Oikawa borbottò contrariato quando Iwaizumi si staccò da lui, alzandosi sulle braccia.
<Se non torno a casa entro cena mia madre mi ammazza.>
Disse sconfortato facendo sospirare Tooru, che gli lasciò un altro umido bacio a stampo sulle labbra.
<Ti resusciterò io in qualità di tuo principe azzurro.>
<Allettante.>Iwaizumi baciò un lembo già arrossato della pelle di Oikawa, proprio sotto la mascella, poi si alzò dal letto sistemandosi il colletto della maglietta.
Si avviò verso la porta, percependo lo sguardo contrariato di Tooru su di sé. Si fermò con la mano sulla maniglia, sospirando sconfitto.
<Ohi, Shittykawa.>
<Perché devi insultarmi sempre, Iwa-chan!> Piagnucolò lui, ignorato bellamente da Iwaizumi, che non si voltò nemmeno a guardarlo.
<Domani parto. Vado a trovare i miei zii. Starò via qualche giorno.>
Tooru fissò la sua figura ancora di spalle sorpreso e deluso. Sperava di passare molto più tempo del solito con lui da quel giorno, finché ne aveva il tempo…
<Cosa? E quanti giorni?>
<Non so, tre o quattro. Quando torno,> Riprese, dopo alcuni istanti di silenzio. <Vediamoci. Facciamo qualcosa.>
Tooru lo fissò, poi trattenne una risata riuscendoci solo a metà. Non lo vedeva in viso, ma immaginava che fosse arrossito.
<Mi stai chiedendo di uscire, Iwa-chan?>A questo punto, Oikawa vedeva chiaramente che le orecchie di Iwaizumi erano diventate rosse, e gli venne voglia di baciarle.
Iwaizumi non rispose, ma Tooru lo sentì borbottare insulti vari nei suoi confronti mentre usciva.
Oikawa chiuse gli occhi sorridendo. Aveva scelto la verità giusta da raccontare; forse questa poteva permettergli di dimenticare l’altra. Forse, se Iwaizumi fosse diventato il suo paradiso, sarebbe potuto fuggire dal suo Inferno.
****
Erano passate poche ore da quando si trovava a casa dei suoi zii, a tre ore di macchina da casa sua e da Oikawa.
Gli tornò in mente la sua faccia, con quei capelli scarmigliati, gli occhi semichiusi, le gote arrossate e le labbra un poco gonfie e dischiuse che aspettavano solo le sue. Non aveva mai visto nulla di meglio.
La sensazione che aveva provato a sentire quelle parole, così semplici, così poche, era stata come un puzzle che finalmente si componeva dentro di lui.
“Sono innamorato di te.”
Quattro parole e gli era stato subito chiaro che per lui era lo stesso. Non avrebbe saputo dire quando era successo, né come lo sapeva. Era così e basta, e ora, subito dopo quegli istanti, tre o quattro giorni lontano da lui sembravano un’astinenza insopportabile.Dopo aver salutato gli zii e pranzato con loro, Iwaizumi si buttò sul letto di quella che sarebbe stata camera sua per i giorni avvenire.
Estrasse il cellulare e inizio a scorrere le foto su Instagram, annoiato. Dopo poco si trovò sullo schermo l’avviso di chiamata di Oikawa, e Hajime rispose subito, felice di aver qualcosa da fare e che quella cosa comprendesse Oikawa.
<Yo.>
<Iwa-chan! Mi manchi!> Il solito esagerato.
<Non mi vedi da ieri.>
<Lo so, ma sapendo che non ti vedrò per altri tre giorni mi sembra già troppo!>
<Che bambinone.>La verità era che anche lui si sentiva così, ed era stato contento di sapere che per Tooru era lo stesso.
<Almeno ti diverti?>
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Sickness •Iwaoi•
FanfictionAngst/Fluff ~~Iwaizumi si aspettava che Oikawa tardasse, succedeva spesso, ma ormai era passata quasi mezz'ora dall'orario stabilito. Sfogava la noia calciando una pigna qua e un sasso là, mentre si chiedeva cosa stesse facendo quell'idiota del suo...