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Iwaizumi si aspettava che Oikawa tardasse, succedeva spesso, ma ormai era passata quasi mezz'ora dall’orario stabilito. Sfogava la noia calciando una pigna qua e un sasso là, mentre si chiedeva cosa stesse facendo quell'idiota del suo capitano.

Beh, ex capitano, ormai. Il loro terzo anno era finito, e quelle erano le loro prime vacanze passate sapendo che non sarebbero più tornati in un club di pallavolo. Continuavano a giocare per passatempo, ma anche se era divertente non era la stessa cosa.

Irritato, estrasse il cellulare dalla tasca dei pantaloni insultando mentalmente Oikawa. Dopo alcuni squilli Tooru rispose; sembrava affannato. Stava correndo?

<Iwa-chan, sto arrivando! Scusami!>
Prima di poter parlare, Iwaizumi sentì in sottofondo un'altra voce femminile e cortese urlare di non correre. Tooru si scusò frettolosamente con lei e si sentirono i suoi passi rallentare.

<Sarò lì fra un attimo, Iwa-chan. Aspettami!>
Stava per urlargli contro che lo stava aspettando già da troppo, ma Oikawa riattaccò subito. Sbuffò e si poggiò ad un muretto mentre aspettava ancora, rassegnato, che quell'idiota arrivasse al parco per poter andare assieme a comprare il regalo per il compleanno di suo nipote. A lui piacevano infatti i videogiochi, che non erano proprio il campo di Oikawa, che perciò aveva chiesto ad Hajime di accompagnarlo e aiutarlo nella scelta. Non c'era stato verso di rifiutare, ovviamente.

Dopo alcuni minuti, ecco Oikawa arrivare a passo svelto con un leggero fiatone.

<Non giochi da meno di un mese e già sei fuori allenamento, Shittykawa.>
<Sei cattivo, Iwa-chan! Sono venuto di fretta!>

Iwaizumi sbuffò poi si incamminò verso il negozio di elettronica poco distante con Oikawa al seguito.

<Dov’è che eri per fare così tardi?> Chiese bruscamente dopo pochi passi.

<Avevo una visita, non è colpa mia se ha tardato il dottore!>
<Una visita per il cervello?> Iwaizumi lo guardò con un sopracciglio alzato. Nonostante la presa in giro, era anche un po’ preoccupato.

Oikawa alzò le spalle, senza guardarlo direttamente. <Dovevo rinnovare il certificato medico.>

Erano appena entrati nel negozio e Oikawa cambiò subito argomento.
<Allora, Iwa-chan, mi affido a te!> Annunciò mettendosi in mezzo agli espositori a braccia aperte.

Hajime inizio a guardare i vari giochi, pensando alle poche cose che sapeva di quel ragazzino. Alla fine, dopo un quarto d’ora circa, optò per una nuova uscita non troppo conosciuta, in modo che fosse probabile che non lo avesse già. Era un gioco a scelte su degli androidi, di qualità piuttosto alta, quindi era abbastanza sicuro che gli sarebbe piaciuto. Si avvicinò a Oikawa per mostrarglielo, e lui indicò la custodia che Hajime aveva in mano.
<È quello?>
<Mhm, credo possa piacergli.>
Tooru sorrise ampiamente e gli prese il gioco dalle mani. Per farlo, gli si gettò addosso, arrivando a pochi centimetri da lui prima di ringraziarlo e correre alla cassa.

Iwaizumi si accorse di essere arrossito, e arrossì per questo ancora di più. Scosse la testa dandosi dell’idiota, ma appena una parte di lui iniziò a chiedersi il perché di quella reazione, Oikawa gli si parò di fronte con la grazia di una valanga.
<Il commesso ha detto che per i ragazzini della sua età è perfetto! Sei fantastico, Iwa-chan! Per ringraziarti ti offro un pezzo di torta a casa mia.>

***

Appena entrati a casa, Oikawa sparì in cucina per prendere la torta promessa.

Come aveva fatto tante altre volte, innumerevoli, da quando erano bambini, Hajime andò a buttarsi sul letto di Oikawa, aspettandolo.

Si guardò intorno, anche se la stanza era sempre la stessa da anni. Sulla scrivania, però notò una cosa insolita; si alzò e prese quella che sembrava la busta di una lettera aperta. Da quanto non vedeva una lettera che non fosse una bolletta? Forse non ne aveva mai vista una. Appena lesse il mittente, però, il suo interesse annoiato divenne bruciante curiosità, e lesse l’interno.

Veniva dal Manager della squadra nazionale, e dentro c’era una richiesta ufficiale per farne parte.

Dall’altra stanza, il rumore del frigorifero che si chiudeva non riuscì a portare altrove l’attenzione di Iwaizumi, che fissava la lettera a occhi aperti.

<Iwa-chan, visto che sono una persona meravigliosa ti lascio la fetta più gran->
Oikawa, appena tornato con due piatti di torta alla frutta, si bloccò appena vide cosa teneva in mano il suo amico, che ora lo fissava a occhi sbarrati.
<Oikawa, cosa diavolo è questo?>

~~Angolo unicorni~~
Heyy
La storia è già scritta, mi resta solo da revisionarla e postarla, quindi non lascerò passare un mese fra un capitolo e l'altro. ~(^з^)~
Spero che questa prima particina vi abbia incuriosito, le prossime saranno più lunghe e dovrebbero essere altre tre + epilogo.
Se vi è piaciuta ricordatevi di lasciare una stellina e un commentuccio, aggiorno fra qualche giorno o a 5⭐

ヾ(@^▽^@)ノ

Sickness •Iwaoi•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora