UN POSTO IMPERDIBILE: UN GIORNO A CASTELBUONO

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Brusco risveglio per Nanni Parenti. Investigatore privato, amico di Donna Assunta Perego Sammarchi, proprietaria della omonima Sammarchi e Co.
Doveva investigare sulla vita di Giusi Mondello, fidanzata con Gustavo Camillo Sammarchi, figlio di Donna Assunta, la quale aveva sentito dire che era l'amante di Alberto Ludovisi, ex dipendente, contabile, della Sammarchi e co., licenziato perché falsificava i registri contabili appropriandosi indebitamente di somme anche ingenti.
Donna Assunta voleva prove della relazione della donna, per dissuadere suo figlio dalla decisione di sposarla, ed al tempo stesso, confidando nelle capacità investigative del suo amico Nanni, scoprire in quali conti esteri, Alberto Ludovisi avesse trasferito le somme sottratte alla sua azienda.
Quella telefonata alle 7.00 del mattino, da parte di Donna Assunta, lo aveva infastidito non poco. Fino alle 2.00 di notte aveva girovagato nel sottobosco della malavita, bische clandestine, night, per cogliere voci sul tenore di vita di Alberto Ludovisi.
Castelbuono era un piccolo paese situato vicino a Cefalù nel parco delle Madonie, con una splendida vista sul mare, soprattutto dal Castello dei Ventimiglia edificato nel 1316 da Francesco I. A pianta quadrangolare, un misto degli stili che influenzarono l'architettura in Sicilia in quel periodo. Di stile arabo, le torri d'angolo, quadrate, sono di stile normanno, mentre quella rotonda si rifà alle costruzioni militari sveve. I merli Ghibellini, a coda di rondine, andarono distrutti all'inizio del XIX° secolo da un terremoto. Le mura di cinta e gli archi sono oramai andati in rovina. Oggi è proprietà del Comune che ne ha fatto sede del Museo Civico. Un'altra attrattiva di Castelbuono è la Fontana della Vecchia Ciprea, che si trova al centro del corso principale, detto Terra vecchia. Dal XV° secolo decorava l'ingresso dell'antica Ypsigro (antico nome di Castelbuono). E' stata poi ricostruita nel 1614 ed in alto si può ammirare la statua di Andromeda, al centro Venere con Cupido e in basso pannelli di arte greca raffigurano Diana al bagno. Le statue furono ritrovate durante il dissodamento del giardino ventimigliano ed una lapide ne ricorda il ritrovamento. In questo periodo a Castelbuono si svolge l'Ypsigrock Festival e la rassegna Castelbuono Jazz Festival, mentre da poco si era concluso il Divino Festival, uno degli eventi enogastronomici più importanti d'Italia.
Nanni fu sorpreso, arrivando alla villa di Donna Assunta, di trovarsi ad entrare insieme al Commissario Poletti, dirigente della Squadra Omicidi di Palermo.
<<Buongiorno commissario, che ci fa la omicidi a Castelbuono?>>
<<Che ci fai tu, piuttosto, sulla scena di un omicidio?>>
A quelle parole Nanni si rese conto del perché Donna Assunta avesse una voce concitata quando gli aveva telefonato. Donna Assunta li stava aspettando nel salone dei ricevimenti, insieme a tutti gli ospiti ed al personale della villa.
<<Commissario, sono tutti qui, come aveva richiesto. Nessuno è andato via>>
<<Grazie Donna Assunta. Prima che arrivi la scientifica, voglio dare un'occhiata alla scena del crimine. Vieni anche tu, Nanni. Vediamo se il tuo fiuto può essermi d'aiuto>>
Entrarono nello studio situato in un'ala della villa. Un appartamentino, camera da letto e servizi, messi a disposizione del nuovo A.D. della Sammarchi e Co.
Donna Assunta gli aveva consegnato i registri contabili, che voleva venissero esaminati a casa sua piuttosto che negli uffici della ditta. Era Sampieri quell'uomo riverso sulla scrivania, come se si fosse addormentato su quelle scartoffie. Nessun segno di colluttazione, niente fuori posto, solo un foglietto tra le mani di quello che oramai era un morto: solo dei numeri.
<<Che ne pensi, Nanni?>>
<<Bé, potrebbe essere un numero di telefono, un numero di conto visto che un pin è di 5 cifre. Questo sta a voi scoprirlo visto che avete gli strumenti per risalire a quel numero, io sono qui per occuparmi di affari di famiglia>>
<<Non fare il furbo con me! Sai bene che se voglio trovo il modo di farti revocare la licenza. Quindi qualsiasi cosa scoprirai investigando, dovrai collaborare con me. Ed ora andiamo a fare qualche domanda a quanti si trovano in questa villa>>
Mentre tutto il personale di servizio ricordava di averlo visto al suo arrivo alla villa nel primo pomeriggio, solo Guendalina, una giovane cameriera, disse di averlo visto ancora vivo quando alle 20.00 circa, gli aveva portato il vassoio con la cena.
<<Cosa gli hai servito?>>
<<Pasta con le sarde>> aveva risposto la ragazza <<Lo aveva richiesto lui espressamente. Quando sono tornata a riprendere il vassoio alle 22.00 l'ho trovato morto e sono corsa ad avvertire la signora>>
Il commissario Poletti lasciò ai suoi subalterni i rilievi del caso e gli interrogatori al resto del personale, mentre insieme all'investigatore Parenti veniva accompagnato da Donna Assunta. In attesa dell'arrivo del medico legale e delle autorità competenti per rimuovere il cadavere, il commissario voleva chiedere alla padrona di casa, informazioni sulla salute e abitudini del Sampieri. Donna Assunta conosce il dottor Sampieri fin dall'infanzia, erano amici ed aveva fiducia e stima di lui, così quando aveva iniziato a sospettare del Ludovisi, lo aveva incaricato di verificare i bilanci dell'azienda. Per questo motivo, dopo aver provveduto a licenziare il Ludovisi stesso, aveva disposto che tutti i libri contabili venissero portati alla villa affinché l'amico Sampieri potesse lavorare più tranquillamente. Per quanto di sua conoscenza, Donna Assunta informò il commissario che il Sampieri non soffriva di malattie, anzi aveva goduto sempre di buona salute, aveva condotto sempre una vita morigerata, dedito al lavoro e non si era mai sposato. Dagli interrogatori delle persone in villa, non era emerso niente di particolarmente interessante, non restava quindi che apporre i sigilli alla stanza del delitto ed attendere il referto del medico legale e la relazione sui rilievi da parte della scientifica, che arrivarono sulla scrivania del commissario il giorno successivo.
Al medico legale sopraggiunto dietro la chiamata di Poletti, non restò che disporre di trasferire il cadavere all'obitorio per l'autopsia.
<<Poletti, sono Camilleri. Ho delle novità per te. Pensavo di chiudere il referto con un semplice: morte per arresto cardiaco. Ma ho trovato tracce di liquidi organici che mi obbligano di verificare se il Sampieri abbia avuto rapporti sessuali.>>
<<Allora il Sampieri non è stato sempre solo! Fammi avere al più presto i risultati, voglio chiudere velocemente il caso, devo portare la famiglia al mare. Ti saluto>>
Non fece in tempo a chiudere la cornetta che Poletti dovette rispondere ad un'altra chiamata. Era il Parenti, il quale avvalendosi delle sue amicizie, era arrivato a scoprire cosa fossero quei numeri sul foglietto nelle mani della vittima. Quei numeri non erano altro che un conto segreto alle Barbados, e piuttosto consistente. Una somma ingentissima: un milione di euro. Poletti non ebbe dubbi, quell'omicidio era dovuto ai soldi. Chi poteva avere un movente così forte da uccidere?
<<Accidenti! Ora chi glielo dice a mia moglie che devo rimandare le vacanze?>>
Poletti lo chiedeva a Parenti, ma sapeva che una scoperta del genere avrebbe comportato l'attesa delle analisi del DNA, che avrebbe dovuto chiedere al magistrato l'autorizzazione a fare il test di tutto le persone che, direttamente o no, erano coinvolte nelle indagini. Ma l'investigatore, abituato a lavorare fuori dagli schemi istituzionali, gli venne in aiuto con un suggerimento prezioso: <<Semplice! Invece di procedere come uno sbirro, perché non procedi alla Poirot? Non leggi i gialli? Convoca di nuovo tutte le persone alla villa, lascia intendere che sai più di quanto dici, mettili l'uno contro l'altro, vedrai che qualcosa di utile ne verrà fuori>>
A Poletti dispiaceva dover ammettere che era una buona idea, anzi aveva sempre pensato che un investigatore così sarebbe stato utile nella sua squadra, ma conosceva bene lo spirito libero del Parenti.
Convocò personale ed ospiti, nel salone della villa di Donna Assunta e mise in atto il piano concordato il giorno prima.
<<Signori, non voglio perdere tempo! Ho tutti gli elementi per concludere le indagini e passare il tutto alla magistratura. Potrei disporre il fermo cautelativo per alcuni di voi e richiedere le analisi del DNA di tutti. Sarebbe solo una questione di giorni, una volta accertato chi ha avuto rapporti, anche intimi, con la vittima verrà incriminato per omicidio, dato che Sampieri non è morto per cause naturali>>
A quelle parole Giusi Mondello ebbe un sussulto. Era lei che aveva avuto un rapporto con Sampieri, ma non l'aveva ucciso. Confessò di essere lei la persona che aveva visto per ultima la vittima viva ma non l'aveva ucciso, non ne aveva motivo. Si era prestata a circuire il Sampieri dietro richiesta del suo amante Alberto Ludovisi, per sapere se avesse scoperto degli ammanchi che avevano provocato il dissesto finanziario della Sammarchi e Co.
<<Potete accusarmi di essere una poco di buono, un'arrampicatrice sociale. Mi ero fidanzata con Gustavo solo per i soldi e per lo stato sociale. E' stato lui a dirmi che Donna Assunta aveva dato incarico ad un investigatore di scoprire dove Alberto avesse trasferito i soldi, visto che cifre del genere non svaniscono nel nulla. Per questo mi sono avvicinata a lui. Volevo la mia parte, perciò sono andata da Sampieri con una bottiglia di Corvo di Salaparuta che Alberto stesso mi aveva dato per farlo ubriacare. La bottiglia è ancora nella mia auto. Dovevo riportarla a lui, così mi aveva detto, per non far capire che c'era stato qualcuno in camera con Sampieri>>
Nessuno parlò, soltanto Ludovisi mentre Giusi parlava, era scivolato dietro tutti diretto alla porta. Colti di sorpresa, nessuno riuscì a fermare Ludovisi che, corso giù per le scale, salì sulla 126 che usava per muoversi per le strette vie di Castelbuono, e si dette alla fuga. Ma proprio quelle strade gli furono di impedimento. Una volante lo fermò all'uscita dal paese. Il suo sogno di una vita da nababbo, svanì in quella piccola utilitaria che usava quando girava per Castelbuono. Mentre la Maserati, che il Parenti aveva scoperto fosse di sua proprietà, era custodita in un giardino di una vecchia zia che mai l'avrebbe usata. Dall'esame tossicologico risultò che Sampieri era deceduto perché nel vino vi era della digitale. Cosa che solo Ludovisi poteva aver iniettato nella bottiglia. Cosa che, come aveva confermato Guendalina, la cameriera che aveva portato la cena, non aveva recato lei nè avevano trovato dopo. Il suo amico Parenti gli aveva confermato che il Ludovisi, attraverso internet, aveva acquistato on line. Tutte cose che quel nerd aveva tirato fuori dal computer del Ludovisi.
"Hacker o no, grazie alla tecnologia" pensò Poletti mentre gettava uno sguardo su quel panorama che arrivava fino al mare.

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