5. White Lily e la seduta

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White Lily non è un gatto che ama molto essere accarezzato, eppure le grandi mani del suo padrone, fasciate da guanti di pelle nera, sembrano calmarla.

Quando ho scoperto il suo nome, mi ha pervaso uno strano impulso di urlare a tutti che quello in realtà era il gatto di Baudelaire! Un impostore peloso dedito all'assenzio!

Poi però mi sono morsa la lingua.

Non so come spiegarlo, ma in effetti il gatto si è trasformato davanti ai miei occhi.

Quindi ora, quello davanti a me, è un altro gatto?

A volte non capisco bene come funzionino le cose.

È come se spalancassi gli occhi il più possibile per vedere, ma vi entrasse troppa luce, e allora un pezzo essenziale del disegno che mi circonda si celasse ridendo.

Anche noi a volte cambiamo così violentemente da non riconoscere più le stanze che ci abitano. Sembra che qualcuno sostituisca di nascosto tutte le nostre serrature.

A volte ci becchiamo sguardi accigliati, dita inquisitorie e urla, dalle persone che sempre ci sfiorano.

E cosa sentiamo quando con rabbia ci gridano contro che non siamo più gli stessi?

Immersi nella loro paura, percepiamo lo spaesamento ghermirci lo stomaco, una corda stringersi lenta attorno alla gola.

Temiamo di vedere nel buio cose pericolose a cui non dovremo assistere.

Siamo bombe con discariche da bonificare nel cuore e siamo fiori che, se recisi, danno solo il latte più nutriente, ma loro continuano a gridare che qualcuno ci ha saccheggiato, ci ha cambiato!

Che tremendo disastro!

Come spiegare loro che siamo noi i ladri stessi?

Ma sopratutto, cosa diventeremo ora che abbandoniamo tutto quello che ci è più familiare?

Un grande freddo ci isola e sì, è vero, qualcosa in noi, un enorme ingranaggio pulsante, un osso spezzato, un frammento di pelle, si è spostato irrimediabilmente, sfigurandoci.

Quindi, siamo tutti un po' impostori come quel gatto?


Fisso White Lily che tiene gli occhi socchiusi in un leggero tepore, i guanti neri le accarezzano lentamente il manto lucido.

Un po' stride nella mia testa il contrasto che arde in quest'uomo sedutomi davanti. Non è un contrasto evidente, ma sottile e cangiante.

Eppure c'è qualcosa di poetico nel suo completo grigio perfettamente stirato e questo giglio bianco, adagiato con grandi occhi gialli sulle sue gambe.

Rimango perplessa quando vedo il terapeuta (fatico ancora a credere sia un terapeuta!), estrarre un fazzoletto bianco dalla tasca della sua giacca e togliersi la fascia di trucco nero dal viso.

Si strucca, ma non capisco per quale motivo.

Restano due sottili strade nere sotto i suoi occhi, e un po' mi irrigidisco quando questi si appoggiano lenti su di me. Solo allora mi accorgo che il suo volto è senza sopracciglia.

Non so perché non l'ho notato prima! Eppure è una cosa così evidente!

I guanti fermano le carezze d'improvviso.

"Sarà White Lily a scegliere chi inizia la seduta", dice, pressando appena le labbra incipriate tra loro.

Le sedie in circolo attorno a me si riempiono velocemente, e sento già le pareti della mia gola seccarsi, mentre la mia bocca diventa un'enorme caverna piena di sabbia.

Ciscandra - Personality Disorders  || 2° LibroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora