Not In That Way

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piccola nota autrice (anche se non è necessaria rip)
1. tutta la storia tra Filippo ed Emma è frutto della mia fervida immaginazione
2. OVVIAMENTE Emma non è Emma Muscat lol
detto questo, buon a lettura! :3
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"I'd never ask you cause deep down
I'm certain I know what you'd say
You'd say I'm sorry believe me
I love you but not in that way."


-Irama- chiamò Maria, e Filippo si alzò dirigendosi al centro dello studio, di fronte agli insegnanti. Aveva deciso di cantare Voglio solo te, un inedito che aveva scritto in due giorni e che parlava di una delle sue relazioni passate, forse la più importante.

Come mai non mi sembri più tu? Ma quanti cazzo di problemi ho?

Cantare gli era mancato, erano mesi che non esprimeva sé stesso attraverso le sue parole e le note che accompagnavano la sua vita. Adorava cantare per i ricordi, perché, nonostante alcuni fossero particolarmente tristi, facevano tutti parte della sua vita e lo avevano portato fino a dov'era ora. Cominciò allora a ricordare Emma, la ragazza per cui aveva scritto la canzone: ricordava quanto l'aveva amata e come Lorenzo l'aveva aiutato a fare il primo passo.

Sono giù che grido come un pazzo dove sei, solo tu mi fai impazzire che ti ammazzerei. Ora voglio solo te.

Ricordava quando si erano dati il loro primo bacio, era il 22 maggio e per Filippo non era una giornata emozionante, ma nonostante ciò riuscì a liberare una piccola parte di sé mediante quel leggero bacio che le diede.
Da quel bacio, Filippo ed Emma cominciarono a frequentarsi di più ed il ragazzo sentiva che la vita gli sorrideva di nuovo. Decise di scrivere una canzone per un'amore così, l'ispirazione si faceva strada dentro di lui ogni volta che Emma sorrideva e lui sentiva una sensazione di leggerezza unica, come se stesse per spiccare il volo da un momento all'altro. Come aveva provato con Einar prima che se ne andasse.
Ma poi arrivò quel maledetto giorno.

E la tua pelle è come seta, ma la mia è più dura, sai mi ha protetto dallo schifo come un'armatura e sbagli: l'amore non è cieco, ha solo smesso di guardarci.

-Ehi amore- disse Filippo sorridendo, dopo aver aperto la porta ad Emma. Si diedero un leggero bacio a stampo e Filippo capì subito che qualcosa non andava, aveva imparato sin da piccolo ad osservare e studiare le persone dai loro piccoli gesti. Sentiva che la questione riguardava la loro relazione, e doveva ammettere a sé stesso che si sentì veramente sollevato poiché anche per lui le cose erano un po' cambiate dopo ormai tre mesi.
-Ehi. Ti devo parlare- disse lei andando a sedersi sul divano come fosse casa sua.
-Dimmi- disse Filippo assecondandola.
-Vedi Fil.. Non so come dirtelo, quindi cercherò di trovare le parole giuste. Ecco... Sai, tu sei veramente importante per me e lo sarai per sempre, in questi tre mesi mi hai sempre dimostrato di essere una persona fantastica, pieno di energie e con un cuore d'oro- cominciò. Filippo, che la stava fissando, abbassò lo sguardo interrompendo la ragazza. Nonostante anche lui dovesse parlarle, sentiva comunque quella sensazione di leggerezza mutare in... beh, divenne vuoto. Vuoto, come era la sua fragile anima che tutti credevano inesistente. Sentiva le lacrime che stavano per uscire dagli occhi verde smeraldo, ma come al solito non uscì nulla e trattenne per l'ennesima volta un uragano dentro sé.
-Ti sei chiesta mai cos'è veramente l'amore?- le chiese, ignorando quasi completamente le sue parole.
-Tante volte, forse fin troppe, Fil. Ma perché lo chiedi?-.
-Ti sei mai data una risposta?- continuò. Emma scosse la testa. -Perché è troppo complicato.. Può essere un bene, un male o addirittura entrambi, poi sta a te decidere come interpretarlo. Come lo hai interpretato tu?-.
-Non lo so, ma sono qui con te ora apposta. Sono sicura che insieme potremo riuscire a comprendere quell'enorme complessità. Vedi, inizialmente credo che fossi convinta di essere innamorata perdutamente di te perché tu, fra tutte le ragazze belle che sono a scuola.. Hai scelto me. Piano piano ho cominciato a capire che era solamente un interesse. Credimi, io ti amo... ma non più in quel modo- disse Emma mentre alcune lacrime cominciavano a solcare le sue piccole guance, che Filippo asciugò.
-Sai qual è il problema? Capisco perfettamente ciò che dici, ma c'è una piccola differenza, ossia che il mio sentimento nei tuoi confronti era amore vero... almeno fino a quando non ho capito che qualcosa non funzionava. Non credo che capirò mai cosa c'è che non va, ma sono sicuro che quel qualcosa esiste e prima o poi entrambi lo scopriremo- disse Filippo. -Possiamo rimanere amici, se ti va-. Emma, che ormai stava piangendo, annuì.
-Posso almeno darti un ultimo bacio?- chiese Emma e toccò a Filippo annuire. Si diedero un leggero bacio, entrambi potevano sentire che non vi era più la passione iniziale.

I due decisero di rimanere amici e continuarono a parlare senza sentire l'imbarazzo di essere stati fidanzati. Oramai Emma era diventata la sua migliore amica, oltre a Lorenzo, e per Filippo andava benissimo così. 

Ora voglio solo te.

Il pubblico applaudì e gli insegnanti gli fecero i complimenti, Maria lo fece accomodare e lanciò la pubblicità. Filippo si diresse verso Einar, Simone e Daniele, che subito gli fecero i complimenti.
-Bro, hai spaccato de brutto! Anche questa era n'esperienza che me hai detto poco fa?- chiese Biondo sorridendo e Filippo annuì.
-Tutto apposto?- gli chiese Einar dopo che Biondo e Daniele erano andati dagli altri.
-Si certo, è stata un'enorme soddisfazione cantare davanti a tutti- rispose.
-Beh, io intendevo per la canzone. Vedi, credo che tutti abbiano capito che c'era una storia... Non troppo triste, ma comunque lo era. Vuoi parlarne più tardi?-. Filippo osservò per qualche secondo il suo amico e non poté non pensare quanto invidiava la sua gentilezza. Lui con le persone non era mai stato gentile, anche se ci provava sempre cercando di compiere buone azioni; lui era più un tipo che la gente considerava "bad boy", mentre con Einar era diverso, perché tutti lo ammiravano e tutti chiedevano a lui consigli.

-Se a te non pesa, per me va bene- rispose Filippo ridendo. Rise anche Einar e gli diede delle pacche sulle spalle.
-Trenta secondi e si torna in onda!- urlò un membro dello staff e tutti tornarono ai propri posti, compresi Filippo ed Einar. Tornati in onda, toccò a Carmen esibirsi, e la sua voce aveva incantato tutti per la sua forza. Nonostante l'esibizione, però, Filippo continuò a pensare ad Einar e si chiese se tutta quella gentilezza gli causasse o meno un peso enorme. Si chiese se le persone che gli chiedevano consigli avessero un poco di buono per ricambiare il favore oppure se lo usassero come fosse una semplice valvola di sfogo che accumula pesi e problemi che non dovrebbero essere suoi. Si ripromise di chiederglielo appena tornati in stanza. Carmen finì di cantare ed il pubblico applaudì più o meno come fece con Filippo, e Maria disse che ora toccava ad Einar esibirsi contro Lauren, una ballerina americana con cui Filippo non aveva ancora parlato ma che sembrava simpatica.

Filippo voleva sentire Einar cantare, voleva vedere com'era cambiato nel corso degli anni senza di lui e se era migliorato. La musica del suo inedito partì e non appena Einar cominciò a cantare Salutalo Da Parte Mia il pubblico si mise a cantare con lui. La voce di Einar era la stessa voce che aveva conosciuto sin da piccolo, dolce e che riusciva a far leggere un mondo nel cubano solamente ascoltandolo. Non se lo aspettava, ed invece riuscì a vedere come veramente Einar non era cambiato di una virgola, cosa che riconfermava ancora di più la persona meravigliosa che era. E poi la canzone... Filippo poté capire che era una canzone scritta col cuore che probabilmente piangeva come facevano i suoi occhi, anche se poi sapeva che nonostante tutto sorrideva, cosa che gli avrebbe sempre invidiato.

Einar finì di cantare, il pubblico applaudì la sua esibizione e dopo essere tornato al suo posto guardò Filippo, che gli mimò con le labbra "hai spaccato". Entrambi sorrisero.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 08, 2018 ⏰

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ᴛɪ ᴘʀoᴍᴇᴛᴛo ʟ'ɪɴғɪɴɪᴛo // ᴇɪʀᴀᴍDove le storie prendono vita. Scoprilo ora