Haikyuu!! ~ One Shots

Sugawara Koushi x Reader

[t.n.] era una ragazzina di 17 anni, non molto alta, dai lunghi capelli [c.c.] e da degli occhi [c.o.] dentro i quali ci si poteva perder dentro al primo sguardo.
Lei amava la pallavolo: ormai praticava questo sport da 7 anni e non aveva intenzione di lasciarlo per nulla al mondo. Faceva parte della squadra femminile della sua scuola: lei era una banda ed era titolare. Tutte le sue compagne la consideravano come l'asso della squadra perchè era così forte in attacco, da riuscire a sorpassare il muro avversario con facilità. Lei si trovava molto bene nella sua squadra anche se non avevano mai vinto niente e non erano considerate una squadra temibile, ma non sapeva che qualcosa quell'anno sarebbe cambiato.

Era una giornata come le altre a Miyagi, quando, dopo aver completato gli studi, ti diressi in palestra per allenarti come facevi ogni giorno. Arrivata in palestra trovi le altre ragazze raggruppate intorno all'allenatore il quale sembrava un po' teso.

Tu ti avvicini con passo spedito verso il gruppetto: "Eccoti [t.n]-chan, ora che ci siete tutte posso parlarvi." inizió a dire [n.a.]. "Cosa succede?" chiesi curiosa. "Ci saranno molti cambiamenti. A partire da quest'anno tutte le scuole avranno una squadra maschile, una femminile e una squadra mista di pallavolo. Quindi abbiamo deciso di spostare alcune di voi nella squadra mista, come accadrà anche nella maschile: [t.n.] [t.c.] e Yui Michimiya, da quest'anno farete parte della squadra mista, sarete le uniche due ragazze perchè purtroppo quest'anno non ci sono state molte iscrizioni al club di pallavolo femminile."

Non ci potevi ancora credere: giocherai con e contro dei ragazzi! Eri felicissima ma allo stesso tempo un po' scombussolata come lo era anche Michimiya. "Grazie coach per questa occasione!" urlate te e la tua coetanea
facendo un inchino davanti a lui.

Dopo allenamento sei così gasata che torni a casa correndo come una pazza: il giorno dopo avresti avuto il tuo primo allenamento con un nuovo club e non vedevi l'ora, tanto che quella notte non chiusi occhio.

Erano le 16.45 del giorno seguente: tra 15 minuti sarebbe iniziata la tua nuova avventura. Te e Michimiya vi eravate date appuntamento un quarto d'ora prima, ma ovviamente lei era in ritardo. Così ti appoggi al muro della palestra e inizi a guardare il cellulare come tuo solito.

Ad un certo punto senti dei passi. Alzi lo sguardo e vedi un ragazzo, probabilmente un tuo nuovo compagno di squadra, o almeno così speravi. Non era troppo alto, aveva dei capelli color argento e degli occhi color nocciola... Era bellissimo. "Ciao! Mi chiamo Sugawara Kuoshi. Tu dovresti essere una delle due ragazze convocate nella squadra mista giusto?" dice finendo con un sorriso così bello che non ti esprimeva altro che gioia. "Umh... Sì sono io una delle due ragazze, mi chiamo [t.n.] [t.c.] , piacere di conoscerti." così risposi.
Dopo esservi stretti le mani iniziate a parlare dei vostri vecchi club e delle vostre amicizie. "Tu che ruolo fai?" chiese curioso. "Banda, te?" "Veramente? Io palleggio! Perfetto!" non sapevi cosa intendeva con quel 'perfetto', ma la tua chiacchierata si interruppe grazie a Michimiya, arrivata solo con 10 minuti di ritardo.
"Scusa [t.n.]-chan, ho perso l'autobus!" ti disse. "Tranquilla ero in compagnia." risposi guardando il tuo nuovo compagno di squadra, nonché tuo nuovo amico. Dopo le presentazioni tra Suga e Michimiya arrivarono anche gli altri membri del nuovo club e il coach, uno strano tipo.

Il primo allenamento andò alla grande, tutti continuavano a complimentarsi con te per la tua potenza nel braccio, pari a quella di un ragazzo. In più Suga era un ottimo alzatore: non ne sbagliava mai una e quando un attaccante sbagliava o veniva murato si prendeva lui la colpa anche se non era assolutamente così.

Finito allenamento dovevi tornare a casa a piedi, ormai ci eri abituata. Si avvicinò a te Suga: "[t.n.]-chan vai a piedi?" "Sì." risposi. "Vuoi un passaggio? Ho lo scooter, dimmi solo di che zona sei." disse lui con un leggero sorriso. Tu accetti il passaggio, data la stanchezza, e dai l'indirizzo a Suga, il quale dice: "Perfetto salta su, e tieniti stretta."