Immagina 15.

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-Gionata, rallenta questa dannata macchina- lo guardo terrorizzata - finiremo per ammazzarci-.

Lui alza gli occhi al cielo e cambia marcia, mettendo la sesta. Odio quando fa il contrario di ciò che gli dico.

-Sta un po' zitta, va.- sbotta nervosamente - Hai già fatto abbastanza danni per stanotte!-.

- Io?- chiedo sentendo la rabbia ammontare in me -Dimmi cosa ho fatto di male. Ho solo scambiato quattro chiacchiere con un ragazzo che è stato gentile con me-

- Gentile con te- si lascia scappare una risata senza umorismo - sì, come no! Quello voleva portarti a letto, dev'essere bello provarci con la ragazza di Sfera Ebbasta, e dev'essere ancora più bello quando lei non ti allontana. Non credi?-.

Ma che diavolo sta blaterando? È completamente fuori di sé per la rabbia, la gelosia lo sta accecando. Io amo il suo lato prottetivo nei miei confronti, ma ora esagera.

-Sei fissato.- sbuffo - Non tutti quelli che mi parlano vogliono portarmi a letto.-

-Tu non riconosci i tipi di ragazzi che ti girano intorno- sbatte la mano destra sul volante, con rabbia - dati una svegliata! Cresci, Cristo!-.

Lo guardo sbalordita e nervosa a causa delle parole appena urlate da lui.

-Sai che c'è? Vai al diavolo, Gionata.- ora urlo anche io -Pensa quello che ti pare. Io ti rispetto, perché io ti amo. Pensa pure il contrario, si vede che non tieni abbastanza a me, visto che non mi credi e mi tratti così. Ora però ferma questa macchina, non voglio morire per colpa tua-.

Cerco di trattenere le lacrime che vorrebbero sgorgare dai miei occhi a causa della situazione che si è venuta a creare.

Lui ignora le mie parole e accelera ancora di più, facendomi sentire impaurita.

-Gionata smettila- tento di farlo ragionare - stai facendo una stronzata, è troppo pericoloso correre così-.

-Sta zitta- urla - hai messo in dubbio ciò che io provo per te. Questa cavolo di storia tra noi non ha più senso. Ormai litighiamo solamente. Forse è meglio lasciarsi-.

Sento il cuore spezzarsi in tanti pezzi minuscoli e le lacrime iniziano a scendere, ormai non riesco più a trattenerle.

Nello stesso momento dei fari illuminano l'interno della nostra macchina, qualcuno ci sta venendo contro.

Faccio il nome di Gionata, come per implorarlo di fare qualcosa, ma vedo che lui sta cercando di girare il volante, ma con scarsi risultati, la velocità è troppo elevata per riuscire a gestire adeguatamente il veicolo.

Improvvisamente sento un botto assordante, e la nostra macchina viene sbalzata lontano. Non capisco più nulla, sento solo il corpo indolenzito, mentre Gionata pronuncia il mio nome con voce debole. Non riesco a tenere gli occhi aperti, perciò cedo alla tentazione di chiuderli. Tutto diventa buio e intorno a me ogni cosa si spegne.

Nota autrice: oggi sono tragica, buona giornata a tutti 🖤

Rockstar- Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora