Immagina 28.

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-Metti la quarta, bimba- ride - mica possiamo fare 60 chilometri orari in terza-.

- Sta zitto- lo rimprovero, trattenendo una risata - sto guidando io, lascia fare a me-.

- È sicuro che la mia BMW non te la faccio guidare eh.- ride ancora e io gli do un colpetto al braccio, così lui mi rimprovera - Tieni le mani sul volante-.

- La tua non posso guidarla appena prendo la patente, genio- rispondo, alzando gli occhi al cielo.

- Ma anche se potessi sarebbe uguale- mi fa un occhiolino falso e io reprimo la voglia di fermare la macchina e soffocarlo.

- Sei un insegnate pessimo- ridacchio - ti prendi gioco della tua alunna, complimenti-.

- La mia alunna è anche la mia fidanzata, quindi posso.- lo sento sorridere - Gira a destra, e ricordati di mettete la freccia-.

Faccio come mi ha detto e sbuffo, vedendo che uno stronzo dietro di me se la sta ridendo.

- Stiamo andando troppo lenti e quello dietro si sta divertendo- mi lamento, come una bambina.

- E che t'importa? Stai imparando, babe- ha ragione, ma mi infastiscono le persone che non portano pazienza e si divertono vedendo una persona fare errori.

- Giona, mi fermo e continui a guidare tu- dichiaro stufa, vedendo che quello dietro sta continuando a ridere.

Potrebbe benissimo sorpassarmi se ha fretta e pensa che io sia troppo lenta.

- Non ti azzardare, ho noleggiato questa macchina apposta per fare le guide a te, quindi guida e basta- sbotta serio il rosso, facendomi innervosire ulteriormente.

- Voglio scendere- la mia voce è rotta. Ok, forse sto esagerando, ma sono tesa di mio per la guida, se la gente si mette a ridere di me e il mio ragazzo mi sgrida, io sbotto.

- Invece no- lui alza la voce - smettila di lamentarti e guida-.

Digrigno i denti per l'urto e fermo la macchina nella prima piazzola di servizio.

- Io non guido più, non mi piace che urli con me- spengo la macchina, mettendo il cambio in folle, e sbuffo.

- Tu stai scherzando, io non ti ho preso a urla- continua ad alzare la voce e io gli lancio un'occhiata malefica.

- No? Stai continuando pure ora!- gli faccio notare, con amarezza - Non so guidare, sono negata... pazienza se non prenderò la patente-.

Il suo sguardo si addolcisce in un attimo e si gira completamente verso di me, per poi appoggiare la sua mano destra sulla mia guancia.

- Piccola mia, smettila con queste paranoie. Sei brava, ti preoccupi troppo di quello che pensano gli altri. Se non fossi brava non ti avrei proposto di farti alcune guide, perché non avrei mai rischiato di morire-.

Sorride leggermente e io sorrido di rimando.

- Quindi credi che potrei farcela?- chiedo debolmente.

- Non è che lo credo, ne sono sicuro, ce la farai- si sporge verso di me e mi lascia un piccolo bacio sulle labbra, facendomi aumentare i battiti cardiaci.

- Ok, allora riparto. Ma basta baci, mi distrai troppo- ironizzo io, mentre lui scoppia a ridere.

- Va bene- ride ancora - sto al mio posto. Metti in moto, piccola autista-.

Annuisco e faccio come mi ha detto, per poi ripartire.

Incredibile come riesce a calmarmi e a darmi la giusta dose di autostima.

È raro, è prezioso... e sapere che è mio mi fa sentire la ragazza più felice del mondo.

Rockstar- Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora