Capitolo 2

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Ciò che vide, non la sbalordì più di quanto non fosse già. Si trovò di fronte una sala poco illuminata, con un sacco di sedie disposte a semicerchio intorno ad un piccolo palco centrale. Le sedie sulla parte destra erano già tutte occupate, per cui immaginò che quelle a sinistra fossero riservate agli iniziati. Senza indugiare oltre andò a sedersi, seguita da un paio di Guardiani più timorosi, intimiditi dalla folla che puntava lo sguardo su di loro. Una donna salì sul palco, tuttavia non riuscì ad inquadrarla bene, per via della distanza. Con un gesto della mano zittì tutti i mormorii, e nella sala calò il silenzio.

-Benvenuti, Guardiani-esclamò-benvenuti al Mediatorium-ripeté di nuovo-e con questo mi riferisco agli iniziati, che oggi per la prima volta si uniscono a noi nella nostra grande comunità-disse facendo scorrere il suo guardo per tutta la sala-ne approfitto per congratularmi con voi, che avete brillantemente superato il vostro Addestramento. Ora siete a tutti gli effetti dei Guardiani, per cui congratulazioni-.

-Grazie, Direttrice-un coro si alzò dalla sua fila, e Victoria rimase un attimo confusa. Quindi era lei la famosa Direttrice di cui tutti parlavano? Non sembrava così minacciosa come veniva descritta.

-Il nostro mondo ha affrontato varie volte la guerra. Noi abbiamo affrontato la guerra, e adesso, siamo chiamati ad affrontarla ancora una volta. Siamo chiamati a difendere le persone da una minaccia che non possono comprendere. Un'ultima volta, in un'ultima grande guerra. Quella contro la Magia!-esclamò. E un applauso si diffuse per tutta la sala. Tuttavia, Victoria rimase impassibile davanti a quelle parole. Non era la prima volta che sentiva un discorso di incoraggiamento preparato a tavolino la sera prima, e non ne era molto colpita.

-E so, che insieme possiamo vincere questa guerra! So che ognuno di voi ha le capacità per farlo! È nel vostro sangue, voi siete dei guerrieri! Dei vincitori! E non vi arrenderete l primo ostacolo!-disse allargando le braccia. Una ragazza dai capelli rossi, seduta accanto a lei, sbuffò divertita.

-Bah...scommetto che fa lo stesso discorso tutti gli anni. Non ci crede nemmeno lei a quello che dice...-. Victoria sorrise appena, divertita dalle sue parole, ma tornò seria nel momento esatto in cui la donna posò lo sguardo su di lei.

-Le mie parole ti divertono ragazza?-chiese la donna con disappunto. Victoria serrò le labbra, sentendosi una stupida. Diede una rapida occhiata alla sala. Tutti si erano girati ad osservarla. In particolare, un ragazzo seduto nella parte destra la guardava con insistenza, con le braccia incrociate.

-Al contrario, le trovo estremamente incoraggianti-disse senza nascondere l'ironia. Non era mai stata brava a trattenersi. Se aveva qualcosa da dire, brutta o bella che fosse, la diceva senza problemi. E di solito, le conseguenze le venivano in mente dopo.

-Credi che questa sia una perdita di tempo?-.

-Credo, con tutto il rispetto, che non ci sia bisogno di un discorso per prepararci alla battaglia. Ognuno di noi sa per che cosa combatte, e credo ce tutti qui dentro sappiano qual è la minaccia. Perché saremmo qui altrimenti?-chiese alzando le sopracciglia.

-Vai così ragazza!-le sussurrò piano la rossa accanto a lei. La Direttrice la osservò ancora per un attimo, poi riprese a parlare, mentre Victoria traeva un sospiro di sollievo. Nonostante avesse risposto con sincerità e determinazione, sentiva che aveva sbagliato a contraddire la persona più importante di quel posto. Eppure, si sentiva anche tremendamente soddisfatta.

-Accidenti, certo che tu sei proprio in cerca di guai, eh?-le chiese la ragazza accanto a lei. Victoria si voltò per poterla osservare meglio. Aveva i capelli rosso rame, legati in una treccia leggermente disordinata. Il viso dalla forma ovale era cosparso di lentiggini, che spiccavano in confronto ai suoi occhi grigio chiaro, grandi e vivaci. Il suo naso era piccolo e a punta, le labbra grosse e rosee, e aveva un collo piuttosto sottile.

-Ho solo detto quello che pensavo-ribatté Victoria facendo spallucce.

-Condivido appieno i tuoi pensieri-disse la ragazza con un cenno del capo-Mi chiamo Nadia...Nadia Williams-disse abbozzando un sorriso. Victoria fece per aprire bocca, ma la ragazza la precedette-tranquilla, so di queste stupide regole sui "rapporti all'interno del Mediatorium"-continuò facendo delle smorfie strane-la mia Istruttrice me le ha elencate tre volte di seguito...quella ragazza è un pezzo di ghiaccio, dovrebbe imparare a sorridere un po'-disse scuotendo la testa, per poi continuare a guardare la Direttrice che parlava sul palco. Victoria sorrise appena. Nonostante avesse intenzione di rispettare le regole, credeva anche lei che li fossero tutti troppo seri. Non era mai stata brava a relazionarsi con gli altri. A dire il vero, preferiva allontanare le persone. Kassandra era l'unica che fosse mai riuscita ad avvicinarsi a lei, ed era l'unica con cui preferiva mantenere i rapporti. Ora che Nadia aveva parlato però, sentiva di volerla conoscere meglio. Condividevano le stesse opinioni e gli stessi pensieri, non poteva essere poi così male.

-Comunque io sono Victoria...-disse rivolgendosi alla ragazza al suo fianco-Victoria Anderson-.

-Be, lascia che io te lo dica, Victoria Anderson. Sei pazza se credi che dopo quello che hai fatto, la Direttrice ti lascerà andare via senza una sgridata...-disse ridendo appena-rispondere alla Direttrice...-rise tra se-...che coraggio-.

Victoria sorrise alle sue parole, e si sistemò meglio sulla sedia mentre tutta la sala applaudiva un'altra volta.

-Per cui, è mio dovere augurarvi buona fortuna-disse la Direttrice allargando le braccia-voglio inoltre tenere presente, che saremo molto rigidi per quando riguarda la vostra condotta-spiegò, posando il suo sguardo su Victoria-ed esigeremo solo il massimo da voi, niente di meno. Buona giornata. E ricordatevi per che cosa combattete-disse infine unendo le mani. La sala si riempì di brusii e mormorii, mentre le persone uscivano piano dalla porta. Victoria si alzò dalla sua sedia, e aspettò che buona parte delle persone uscisse, prima di dirigersi anche lei verso la porta, seguita da Nadia.

-Victoria Anderson-.

La Guardiana - Il risveglio delle TenebreWhere stories live. Discover now