Capitolo 1

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La folla di ragazzi sembrò zittirsi non appena un uomo salì sul piccolo palco. Sembrava sulla cinquantina, e con aria seria scrutava ogni persona con attenzione. Victoria lo guardò a sua volta, e attese con ansia che iniziasse a parlare.

-Buongiorno a tutti-disse lui cordialmente-oggi è n giorno speciale per tutti noi. È il giorno in cui i nostri allievi termineranno l'Addestramento e diventeranno a tutti gli effetti dei Guardiani!-. Dalla folla si levò un grido di esultanza generale, tutti i presenti erano emozionati all'idea di poter terminare l'Addestramento- Adesso, chiameremo uno ad uno i nostri iniziati, e daremo loro il Sigillo di Sangue-disse mentre un applauso si faceva sentire. Victoria sorrise, aveva aspettato quel momento per tutta la vita. E ora che era arrivato, le sembrava così irreale.

-Victoria Anderson-disse l'uomo mentre guardava la folla in cerca di lei. Alcuni si girarono nella sua direzione, mentre un varco si apriva tra la folla. Lentamente e a testa alta, Victoria si incamminò verso il palco. Salì i tre gradini che la separavano dall'uomo, e fece un piccolo inchino in segno di rispetto. Poi si inginocchiò di fronte a lui, e abbassò il capo, come le avevano insegnato. L'uomo le prese la mano, e la ragazza sentì una piccola puntura sul dito, poi qualcosa di caldo scorrerle lungo l'indice. Sangue. Sentì un fazzoletto intorno al dito, e si affrettò a tenerlo stretto per poter proseguire. Si tirò su la manica destra, e un attimo dopo sentì un bruciore invaderle il polso. Strinse i denti, non pensava sarebbe stato così doloroso. Qualche attimo dopo, il bruciore sparì. Vide sul suo polso il Sigillo di Sangue, il simbolo dei Guardiani che veniva impresso ad ognuno con il proprio sangue. Il Sigillo era una stella a cinque punte, simbolo della magia, racchiusa da due spade incrociate. Si alzò in piedi, e fissò con aria solenne di fronte a te, senza osservare qualcosa in particolare.

-Tu, Victoria Anderson, giuri di difendere la società dal pericolo della Magia, a costo della tua stessa vita?-chiese l'uomo.

-Lo giuro-rispose lei con voce ferma.

-Giuri di svolgere il ruolo di Guardiana con coraggio e determinazione, al massimo delle tue capacità, senza mai sottrarti al tuo compito?-.

-Lo giuro-.

-Giuri di portare a termine il tuo incarico, per poter finalmente eliminare la Magia dal mondo?-. Victoria trattene il fiato. Eliminare la Magia dal mondo. Suonava così bene, eppure sembrava anche qualcosa di così irraggiungibile. Troppe persone continuavano a morire ogni giorno, troppi Guardiani perivano in battaglia, senza che la situazione migliorasse. Si accorse che non aveva ancora risposto e si affrettò a farlo.

-Lo giuro-disse piano.

-Victoria Anderson, è con piacere che ti nomino Guardiana di Primo Livello, e ti assolvo dal tuo Addestramento. Ora, sei una Guardiana a tutti gli effetti, disse lui guardandola con orgoglio- congratulazioni-. Un applauso si levò dalla folla, e Victoria guardò sorridente tutti quei visi di fronte a se. I suoi genitori, non c'erano. Come potevano esserci? A volte si dimenticava del fatto che fossero morti e che non li avrebbe più rivisti. Scese dal piccolo palco, mentre ascoltava il giuramento che ripeteva uno dei suoi compagni, e si diresse verso l'entrata dell'edificio di fronte a se. Il Mediatorium. Sembrava così imponente, faceva quasi paura. Da quel momento in poi avrebbe dovuto sottostare a regole abbastanza rigide. E nonostante la sua dedizione nell'incarico che aveva, non le piaceva che le si dicesse cosa fare o non fare. I cancelli si aprirono per farla passare, e poco dopo si ritrovò di fronte alla porta metallica d'ingresso. Ad attenderla, vide una ragazza della sua età che le sembrava molto familiare. Aveva la corporatura esile, la pelle rosea e chiara, il viso minuti. I capelli del colore del grano le ricadevano morbidi lungo le spalle, ricci e perfetti. I suoi occhi castani brillavano di gioia, e le sue labbra sottili erano incurvate in un lieve sorriso. Indossava una tuta come la sua, ma di un blu scuro. Kassandra Hale, la sua migliore amica, era di fronte a lei e la attendeva a braccia aperte. Victoria camminò veloce nella sua direzione, stringendola a se in un forte abbraccio e trattenendo le lacrime. Non la vedeva da anni, da quando aveva iniziato l'Addestramento.

La Guardiana - Il risveglio delle TenebreWhere stories live. Discover now