14 capitolo

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" Allora ragazzi lei è Millie , la nuova ragazza"
È lei. La ragazza con cui mi sono scontrato. Cazzo.
Lei roteó gli occhi mentre la professoressa parlava lodandola continuamente. Lontano da un miglio si vedeva che non era molto socievole , la solita stronza di turno.
" perché non vai a sederti vicino a..hmm" stava pensando
Non chiamare me, non farlo. Per favore.
" Wolfhard! " disse ad alta voce la prof
Merda.
La ragazza, Millie, quando capí che il ragazzo in questione ero io sbuffó , si avvicinò e si scaraventó sulla sedia accanto a me. Era incazzata,infastidita da me.BAH.Per tutta la lezione non parlammo, a volte incrociammo i nostri sguardi , tutto qui. Lei non mi interessava quindi poteva anche starsene zitta tutto l'anno. Le lezioni sembravano infinite  e quando suonò la campanella mi sentivo libero.  Misi apposto tutti i libri  nello zaino e alcuni ne posai  nell'armadietto. Uscì fuori , scesi le scale e mi avviai verso  casa. Quando ritorno a casa sono quasi  sempre solo, apparte quando c'è Caleb, purtroppo oggi la mamma è passato a prenderlo. Apparte noi nessuno percorre questa strada, intendo quelli della nostra età non fraintendete. Anche se io oggi sentivo dei passi , dietro di me , sempre più vicini.  Mi girai,di nuovo lei, MILLIE. La ignorai.  Dopo qualche secondo , BUM!!! Un rumore riecheggió nell'aria,le erano caduti tutti i libri.  Inizialmente non sapevo cosa fare , restai a fissarla  mentre lei con la faccia perplessa guardava quello che aveva combinato. Mi resi  conto che aveva bisogno di una mano , mi avvicinai, posai il mio zaino a terra  e iniziai a raccoglierli nel modo più ordinato e veloce possibile.
"Lascia stare " mi disse calma
La ignorai, continuai comunque.
"Lascia stare ho detto ,cazzo!"  Disse urlandomi contro
Mi fermai. Ero Perplesso.Posai alcuni fogli che avevo in mano  e la fissai per qualche secondo. Presi il mio zaino , lo misi sulla spalla e mi incamminai. Mi rigirai e le dissi  puntualizzando.
" scusa se volevo solo aiutare" la guardai furioso
girai le spalle .
"Finn aspetta" urlò.  Era dispiaciuta. 
Adesso se li raccoglie da sola quei cazzo di fogli. La ignorai e mi incamminai verso casa, mentre lei non si muoveva, era lì , IMMOBILE.

Easy boy -Finn Wolfhard Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora