CAP 6

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Papà finalmente potremo restare insieme.

Già pensavo a questo finche una mano mi prese e mi portò a riva.Sembravo una fontana,qualcosa mi bloccava non riuscivo a respirare.

Ecco perché mio padre mi insegnò a nuotare,perché un giorno potevo raggiungerlo.

Era cambiato tutto dal blu intenso al bianco carcerale.

Ero in un pronto soccorso,mm bella cosa per il mio primo giorno di "vacanza"fuori dalla mia vita. "Hey,ti sei svegliata finalmente,sei una tale dormigliona".

La sua voce era bella,uguale a quella di un adolescente ancora increscita.

"Ehm,ciao."

"Non mi ringrazi neanche?"

"Per cosa?i pesci mi stavano invitando a casa loro e tu mi hai portata via".

Mio dio,la sua risata come quella di un bambino. "Si vede che non hai ancora dormito abbastanza eh,comunque Stasia mi ha detto di portarti questo e che dalla camera ci ha già pensato lei,sai tu sei nel corridoio opposto al mio"

"Oh perfetto,ora lei avrà preso il letto vicino alla finestra,mannaggia a me e alla mia voglia di blu"

Finisce la conversazione in una sua risata profonda,pur avendo l'apparecchio dio era il sorriso migliore mai visto.

"Leggi il libro,quando sei arrivata in fondo chiamami"

"Maah..."

"Oh mi chiamo Ralf,ora riposa ci vediamo".

Non capivo come facevo a chiamarlo finito il libro,so solamente che lui era così sexy... diverso dagl'altri,era un disastro,il disastro più bello.

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LA FELICITÀ NASCOSTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora