Capitolo 11

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Ok voglio  morire proprio adesso. Con tutti i compagni maschi che ci sono in questa classe proprio lui.
"Beh, avrò modo di rendere le cose un po' più divertenti in queste 2 due ore di lezione piccola mei." Dice facendo un sorriderò abbastanza inquietante per i miei gusti.

Deglutisco a fatica dato che mi si è formato un groppo in gola. Oggi la mia voglia di morire è proprio alta.
"Bene ragazzi, adesso che avete un compagno, ascoltatemi bene. Voglio che facciate un disegno su ciò che vi rende felice, su ciò che vi faccia quelle sottospecie di cosa chiamata "sentimento". Dato che voglia che sia fatto bene, la consegna sarà quasi a fine anno, quindi avrete abbastanza tempo, questo ovviamente conclude anche il voto finale di arte e spero che vi mettiate il vostro impegno, invece di altri che non fanno niente in queste stra maledette 2 ore."Dice a denti stretti l'ultima frase per poi indicare con lo sguardo alcuni ragazzi.

"Quindi adesso mettetevi all'opera, mentre io vado a mettere a posto alcuni foglio sulla cattedra." Dice andando verso quella sottospecie di tavolo rettangolare.
"Più merda di così non potevo avere" Dice borbottando il ragazzo a fianco a me.
L'unica volta che ti do ragione.

"Senti sfigata,facciamola breve. Io non ho voglia di fare questo progetto del cazzo, perché collaborare con te equivale a dire, collaborare insieme a una sfigata nerd. Quindi in parole povere per farti capire, fallo tu." Dice poggiando la sua schiena sullo schienale della sedia.
"Mh."

In questo momento mi interessa poco le sue parole che alla fine sono solo lamentele ,che ti fanno girare la testa.
Poggio il gomito sul banco per poi poggiare il mio viso sulla mano.
Disegnare qualcosa che vi rende felici.
Un cazzo. AHAHAHA. Basta.
Qualcosa del tipo:disegnate peppa pig   con suo fratello e i genitori mentre vengo cucinati dalla nonna Grey.
Più semplice no eh. A dirla tutta non mi viene in metta propria  felicità.

I miei sono qual tipo di genitori:"decido io per te." Non hanno mai ascoltato una mia opinione, decidono sempre di testa loro, e questa cosa mi fa fatto sempre irritare, una ragazza di quasi 17 anni non può decidere da sola, almeno un po' di responsabilità ne ho. A volte.

Più penso a qualcosa per il progetto, più le idee non mi vengono. Nel corso della mia vita non ho fatto, cose felici, facevo cose che mi obbligavano i miei genitori, e del tipo:"suonare uno strumento,fare sport,disegnare e ovviamente studiare."

"Oi sfigata ci sei ancora,oppure  stai sognando ad occhi aperti, dove ci sei te e il principe azzurro che viene a prenderti con la carrozza." Dice riportandomi alla realtà.
"Ci sono,e non stavo sognando ad occhi aperti. Stavo pensando qualcosa per il progetto di arte, invece di te che non fai niente dalla mattina alla sera." Dico annoiata.

"Così mi offendi-si porta una mano sul petto- io faccio tante cose dalla mattina alla sera con Jessica."
"Disgustoso" sussurro schifata.
"Come?"
"Niente, lascia perdere."
"Mh"
Strano, di solito ha sempre una riposta da dire.
"Hai già qualcosa in mente tu?" Dico mentre tiro fuori la matita e una gomma dall'astuccio.
"Non so sei mi hai sentito prima, ma io non partecipo a sto cazzo di progetto." Dice a denti stretti.

"Allora,perché hai deciso di partecipare se alla fine non fai niente. Non potevi chiedere alla prof che non vuoi farne parte, che così siamo tutti felici e contenti?" Dico esaspera.
"Non servirebbe a un fico secco, sta stronza non fa mia obiezioni. Quando lei decide una cosa, rimane così."
Faccio un sospiro di frustrazione.

"Che c'è, è così brutto stare con me?" Dice facendo lo sguardo altezzoso.
"Si" Dico secca.
" sai quante ragazze pagherebbero per stare nel banco in cui sei adesso?" Dice indicando con l'indice il banco.
"Ma io non faccio parte di quelle ragazze, e non mi sembra che tu sia un Dio greco sceso in terra" Dico fissandolo.
Ma perché cazzo si è cambiato la maglietta? Adesso questa mette in evidenza il suo petto e la sua tartaruga , che sembravi dei mattoni.

"Ti piace quello che vedi eh?" Dice sorridendo malizioso.
Arrossisco di colpo e mi giro di scatto dall'altra parte.
"No, non mi piace."
Invece si.
Smettila.
Ammettilo che ha un corpo da Dio e che vorresti accarezzare la sua tartaruga mei.
No.
" Beh se vuoi ti posso mostrare qualcosa di più bello." Dice malizioso mentre si toglie la cintura sei pantaloni.

Sono sicura di essere diventata color bordeaux.
"Yah, ma che fai?" Esclamò sotto voce senza farmi sentire dalla prof, e prendendo le sue mani per fermare quello che stava facendo prima.

In love with my bully || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora