Capitolo 13

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Jungkook pov
Ecco che ci risiamo di nuovo.
Sono nel così detto ufficio di mio padre che proprio adesso mi sta parlando di nuovo della sua idea di avere la eredità della sua azienda, che a me  non interessa un granché.

Voglio vivere la mia vita,la mia gioventù, mica passare tutte le giornate e controllare fogli e firmate e fare avanti e indietro in quest'azienda di merda. Anche  se è una delle più importanti di Seoul non ho la minima idea di diventare "l'erede" di mio padre.

"Jungkook mi stai ascoltando?" Dice guardandomi serio.
"No." Sbotto infastidito.
Ogni volta mi chiama solo per parlare di questa questione, quando invece io ho ben altro da fare.
"Smettila si rispondermi così" Dice arrabbiato dando un pungo alla sua scrivania.
" e tu smettila di chiamarmi ogni volta per parlare di questa merda. Perché non prenderò mai l'eredità di questa azienda , e se vuoi proprio saperlo non me ne può fregar proprio nulla dei soldi, quindi lasciami in pace" Dico arrabbiato mentre raggiungo la porta per poi uscire e sbattere la porta violentemente.

Cammino a passo svelto e deciso verso l'uscita di questa cazzo di azienda e vado a casa di Jessica per sfogarmi. Ho proprio bisogno di una bella scopata.

Quando sono fuori noto che sta piovendo. Meglio di così non poteva andare. Chiedo un ombrello a quelle signore che stanno sempre dietro a un bancone, con sempre quel uniforme che perfeziona il loro corpo e scarpe nere con il tacco. Me ne danno uno di quelli piccoli e me ne torno a casa.


Durante il tragitto non presto attenzione a nessuno. Voglio soltanto fare una bella scopata e niente di più. All'improvviso mi sento dare una spallata, e avrei voluto veramente mandare all'inferno queste persona. Ma quando il mio sguardo si posiziona su chi ho davanti mi stupisco.
Mei.

Prima che lei si trasferisse in questa scuola prendevo di mira le ragazze nerd o sfigate che portavano gli occhiali e l'apparecchio. Ma quando è arrivata lei ho smesso di prendere in giro le altre e ho prestato attenzione solo a lei. La chiamo sfigata solo per stuzzicarla, ma lei è tutt'altro. Capelli neri con le punte leggermente ondulati, pelle candida, occhi marroni così innocenti e le labbra sottili rose. Il corpo snello, e le curve che solo a guardare mi viene la voglia di poggiarci le mani. Non penso che mi piaccia, ma provo un attrazione verso di lei, giusto?

"S-scusami" Dice sussurrando.
Vedo che è bagnata fradicia e si può notare il suo reggiseno di pizzo sotto la maglia bianca.
Cazzo, i reggiseni con il pizzo sono il tuo punto debole bello.
E tu come fai a saperlo?
Sono la tua mente stupido, e poi le stai guardando il seno in continuazione se non te ne sei accorto.
Cazzo.
Alzo lo sguardo da quel paradiso e cerco lo sguardo dei suoi occhi.
"Lascia stare." Dico guardandola bene.
Noto che sul ginocchio ha una sbucciatura e sta uscendo abbastanza sangue.
"T-ti serve una mano?" Dico indicando la sua ferita.
Ma perché cazzo balbetti? Che figura di merda stupido.
"Eh?" Dice stupita.
Minchia con questa sua espressione si vede che non la aiuti mai stupido.
Ok ok ho capito e smettila di chiamarmi stupido.
Sei nato stupido.
Smettila ho detto.

"Ti ho chiesto se vuoi una mano" Dico questa volta cercando di non balbettare.
"Ehm, s-si grazie" Dice arrossendo.
Dio, che carina.
Prendo il telefono e chiamo il mio autista personale, con questa pioggia, in due su questo mini ombrello, non penso che c'è la faremo prima di domani mattina.
Intanto che arrivi cerco di fare una conversazione.
Ma che mi prende? Di solito non so mai così, figuriamoci con lei. Ma ogni volta che la vedo mi sembra così indifesa e piccola.
"Ti sei fatta male anche da qualche  altra parte?" Dico mentre cerco di coprirla con l'ombrello.
"Mh,Sì sulla mano" Dice mostrandomi i mini tagli.
"Capito." Dico non sapendo cosa aggiungere.
All'improvviso cala il silenzio totale tra noi due e si sente la pioggia battere sul l'ombrello e sul cemento del marciapiede.

"Se hai da fare, lascia stare posso farcela a sola."  Dice rompendo il silenzio che si era creato prima.
"No" rispondo secco. Al sol pensiero di quel discorso con mio padre mi viene la rabbia.
"O-ok"
Forse l'ho spaventata.
Stupido.
Smettila.
Allora dimmi perché hai spaventare la persona che ti piace!
Non mi piace,ho solo detto che ho delle attrazione verso di lei.

Almeno questo è quello che penso io.
Non hai mai avuto un attrazione così forte in una ragazza e non mi pare che sia Solo attrazione bello, ti sei preso una bella cotta. E ammettilo.
Ma ti sei mangiato cavallette per colazione o cosa? Anche se sei il mio cervello penso veramente che tu sia strano e pazzo. Te l'ho già detto e te lo ripeto Ho Solo Attrazione. Niente di più.

"P-penso che sia arrivato l'autista che hai chiamato , ha suonato il clacson quindi penso che sia lui." Dice indicando un auto nera.
"Oh si andiamo. Ti porto a casa mia."

In love with my bully || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora