Capitolo 16

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Alla porta c'era il suo maggiordomo, informandolo che il padre lo aspettava in ufficio della sua azienda per parlargli di una cosa.
Jungkook: *muoviti mei, che ti accompagno a casa* dice con tono distaccato e freddo.
Mi ha chiamato mei.
Chissà come mai ha cambiato tonalità da gentile a distaccato. Non ci penso più di tanto ed esco dalla cantina, raggiungendo la porta di ingresso, per poi uscire da quella mega villa.
Salgo sulla limousine con il ragazzo che sembra da tutt'altra parte con la testa. Come se qualcosa lo turbasse, non ne capisco il motivo ma per adesso non me ne importa più di tanto dato che l'unica cosa che voglio adesso è tornare a casa e stendermi sul mio adorato letto.

Durante il tragitto per casa mia,c'è il silenzio più totale in macchina, si sente solo la pioggia picchiettare le finestre, di solito odio situazioni del genere, mi mettono a disagio, ma a volte anche ascoltare il silenzio non fa male.

Dopo non molto la macchina si ferma davanti al mio appartamento.
Dico un semplice "grazie" sussurrando ed esco dal mezzo nero. Cammino velocemente verso il palazzo, per riparami dalla pioggia. La macchina non se ne è ancora andata e noto che lo sguardo di Jungkook mi guarda, i nostri occhi si scontrano, è come se i suoi occhi color marrone scuro, mi penetrano nei miei da farmi venire i brividi lungo tutta la schiena. Stacco questo contatto con i nostri occhi e mi dirigo verso il mio appartamento.

Esco dalla doccia con un asciugamano attorno al collo e con il mio pigiama a forma di unicorno, mi stendo sul mio letto ripensando alla giornata di oggi, e quando penso quando i nostri visi erano così vicini, improvvisamente sento le guance scaldarsi. Metto le mani sul mio viso e inizio a girarmi da destra a sinistra velocemente, come se fossi una bambina appena accorta del suo primo amore.
In realtà è così.
Sta zitta coscienza.
Il suono di un messaggio mi distrae e casco con il sedere per terra.
*ahi cazzo*esclamo dal dolore.
Allungo il braccio per prendere il cellulare, che era appoggiato sul comodino vicino al mio letto e noto un messaggio da parte di taehyung*
Taehyung~
Ciao mei, volevo chiederti se avevi i compiti di geometria. Se li hai fatti, riusciresti a spiegarmeli che non ci ho capito niente? Grazie.
Solo adesso mi accorgo che domani devo andare a scuola e non ho neanche fatto i compiti.
Sei nella merda, alza il culo dal pavimento e mettiti a fare i compiti.
Grazie coscienza. È quello che stavo per fare.
Chiamo taehyung dicendogli che non li ho fatti, e che se per lui andava bene di farli insieme dato che aveva bisogno di un aiuto.
Tra risate e urla di disperazione e stanchezza, abbiamo finito i compiti di geometria. Chiudo la chiamata dicendogli che dovevo andare a mangiare, anche se in realtà non è vero, prendo tutti gli altri libri da fare per domani e inizio la la mia "serata fra i compiti*.

Dopo ben 3 ore di buono studio mi butto sul letto con la delicatezza di un elefante. Piano piano sento le palpebre farsi pesanti e poi buio.

Giorno dopo
La luce che passa tra le tapparelle mi colpisce gli occhi da farli aprire, allungo il braccio per prendere il cellulare mentre mi alzo per stroppiciarmi gli  occhi, ma non appena vedo l'orario mi alzo in piedi come un soldato.
*cazzo, sono le 7:55* impreco ad alta voce.
Mi dirigo velocemente in bagno per lavarmi la faccia, mentre spazzolo i denti, mi dirigo verso il mio armadio e tiro fuori una paio di jeans neri strappati sulle ginocchia e una felpa grigia della thrasher, 3 taglie in più, della mia taglia giusta. Cerco di pettinarmi i capelli ma sembra impossibile dato che mi ritrovo un ciuffo di la e di quá è deciso di lasciarli sciolti. Mi vesto velocemente e prendo i libri delle lezioni che ho oggi e indosso le mie vans nere ormai consumate da tempo e chiudo la porta di casa correndo.

Ovviamente dato che la fortuna non è mai dalla mia parte quando ne ho bisogno, inciampo sul marciapiede.
*ahi* sussurro dal dolore.
Mi alzo dolorata, con il palmo della mia mano che brucia, e stesso lo ginocchio.
Ritorno alla mia "corsa" come si può chiamata tale, dato che ho una gamba fuori uso.

*quindi lei, si è alzata in ritardo, mi sta dicendo* dice guardandomi con un sopracciglio alzato.
*si* rispondo
*vada a sedersi e che non accada più una cosa del genere* dice, anche se praticamente urla.
Mi dirigo a passo veloce verso il mio banco e inizio a tirare fuori il materiale della lezione.
*grazie per i compiti di geometria* dice il mio compagno di banco nonché taehyung.
*figurati* sorrido lievemente e inizio a prestare attenzione alla lezione.

Al cambio d'ora, avviso taehyung che sarei andata un attimo in bagno, se in caso la prof si chiedesse dove sono. Lui annuisce e ritorna a parlare con l'amico. Mi fa felice notare che abbia fatto nuove amicizie.
Esco dalla classe, e mi incammino verso il bagno, ma qualcuno mi ferma tirandomi per il polso e un odore di menta invade le miei narici.

Avevo detto che pubblicavo ogni sabato, ma ci ho pensato, e potrebbe essere che a volte possa pubblicare 2 capitoli in una settimana o anche 3 se ho tempo. Ditemi se vi è piaciuto il capitolo, mi farebbe molto piacere saperlo ^^.

In love with my bully || Jeon JungkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora