Nella famiglia Bosco c'era molta tensione, c'era un tradimento al giorno.
Per questo, la famiglia Bosco, stava perdendo potere e dominio a Little Italy. L'FBI si infiltrò all'interno di essa e porto all'arresto dei tre boss più influenti della famiglia.
A piede libero rimase solamente Antonio Blanciforte e Don Bosco.
L'aria si fece molto pesante, talmente tanto pesante che ci riunirono alla villa del Don di Little Italy.«Abbiamo scoperto la talpa, quel figlio di puttana deve morire.» urlò nervoso, Don Bosco.
«Don, chi è il traditore?» domandai.Tutta la famiglia Bosco era in quella stanza, tranne uno, DeAngelis.
Nessuno seppe il motivo per cui non poté partecipare alla riunione.
Don Bosco stranamente non aveva la sua giacca a doppio petto, aveva una camicia bianca, senza cravatta e bretelle.«Tony, tu lo sai. Portati Vince, voglio vedere la sua lealtà verso la famiglia.» si rivolse a me, quando parlò di lealtà.
Iniziai a sudare freddo. Blanciforte prese da dietro i pantaloni la sua revolver ed io avevo una sensazione di ansia. Caricò l'arma e mi fece segno di seguirlo.
Appena usciti dalla villa del Don, mi guardai attorno. C'erano guardie in giacca e cravatta, armati di Thompson.
Restammo in silenzio tutto il tempo, salii in auto, una cadillac, stavolta guidò Antonio, di solito guidavo io.«DeAngelis è tuo amico, vero?» domandò, io feci segno di si con la testa.
Non aggiunse nient'altro.
«Siamo arrivati, Vince. Tieniti pronto.»
«Ma questo è un bordello, il Rose. Che ci facciamo qui?»
«È qui dentro il bastardo, se la fa sempre qui, con le puttane.»Entrambi avevamo un lungo trench nero, io una camicia bianca e lui una camicia rossa, entrambi con la cravatta nera.
Entrammo nel locale con tranquillità, senza destare sospetti.
Mi guardai attorno, notavo gente conosciuta, membri delle famiglie rivali, ma non ci dissero nulla.
Ci fermammo dietro una porta marrone, c'era un cartello sulla maniglia." Do not disturb "
«Non disturbare eh?» esclamò Antonio.
«Sei sicuro che sia qui?»
«Si, lo vedo entrare sempre qui.»Aprii con un calcio la porta, estraendo dalla fondina, del mio trench, la mia Smith & Wesson.
«Tu?» esclamai, deluso.
Il bastardo stava nudo sul letto, insieme alla puttana.
«Esci, veloce.» intimai alla ragazza di uscire.
Antonio stava facendo il palo.«Mi hai deluso, Napoli.»
«Ma che cazzo stai dicendo Vince?»
«Sei uno sbirro, vero?»
«No! Chi te l'ha detto?»Ci rimasi di merda, gli puntai la pistola in testa, gli intimai con la canna della pistola di alzarsi dal letto.
«Woh woh, calmo amico. Possiamo parlarne.»
«Alzati da questo cazzo di letto e fai quello che ti dico. Prima che ti faccio un buco in testa, qui.»Luca DeAngelis non oppose resistenza e fece come gli ordinai.
Lo portai sul tetto, Antonio ritardò un po' a salire.
Lo feci avvicinare al muretto del tetto.«Dimmi la verità, Luca. Perché lo hai fatto?» domandai, mentre lo tenevo sotto tiro.
«Mi dispiace Vince, ma posso sistemare tutto!» cercò di convincermi. «Ti prego!» supplicò.Mentre tenevo puntato Luca, mi voltai con la testa verso Antonio.
Aveva una bottiglia di Whiskey tra le mani.
Mi fece cenno di sì con la testa.
Mi voltai verso Luca.«Vai a farti fottere, traditore.»
Mi avvicinai verso Luca, spingendolo giù dal muretto.
Vidi il suo corpo, nudo, cadere dal quarto piano, fino a vederlo sfracellarsi a terra.«Hai fatto la cosa giusta.» disse Antonio, mentre lasciò cadere sul cadavere di Luca, la bottiglia di Whiskey.
«Torniamo alla villa di Don Bosco, Vince. Domani sera, alla stessa ora, facciamo dormire con i pesci un altro bastardo.» disse Antonio, mentre andavamo verso la macchina.Preferisco un nemico sincero, che un traditore o un amico di merda.
«Vincent Battaglia, hai dimostrato la tua lealtà alla famiglia, proprio come tuo padre, Riccardo. Da questo momento, sarai un membro effettivo
della famiglia, il picciotto.»
«Baciamo le mani, Don.» mi inchinai al Don, baciandogli la mano.
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New York |The Five Families
Ficción GeneralNew York, 1930. Cinque famiglie si contendono il potere assoluto su New York, ma solo uno otterrà il titolo: Padrino.