Lungo la costa

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Stamattina mi sono svegliato veramente agitato.

La luce che traspare dalla finestra mi da un fastidio, se esistesse un bottone per spegnere il sole sarebbe il regalo più bello del mondo.
La prima cosa che faccio è spegnere la sveglia, e controllare i messaggi.
Sgrano gli occhi quando leggo:
"Buongiorno, non mi piantare stasera."
La situazione sembra essere più seria di quanto sembri, e poi è chiaramente frocio.
Mi affretto a rispondere:
"Buongiorno, certo che ci sarò. Alle 18 fuori casa mia, adesso ti mando l'indirizzo"
E una volta avergli mandato la mia posizione, mi alzo dal letto per cominciare un altra giornata di merda firmata da Ian Gallagher.

Ore 17.50
E cosi, sto davvero aspettando sotto casa mia.
Mi starò cacciando in un guaio? Questo tipo lo vedo molto strano, non capisco come due giorni fa mi abbia dato un pugno in faccia e poi accetta il mio invito molto entusiasta.
Che mi stia tendendo una specie di trappola?

I miei pensieri fanno un passo indietro, perché Mickey si avvicina con una stupenda Range Rover nera opaco, e io impazzisco.
Abbassa il finestrino, e mi fissa per qualche secondo. Ha gli occhiali da sole e non possono trasparire i suoi occhi.
"Che fai, resti lì tutta la sera?"
Sorrido forzatamente e entro nell'auto.
Ancora più bella dentro.
"È molto distante da qui?" Mi affretto a chiedere.
"Sta calmo rosso, non avrai paura di me?"
"No di certo, era tanto per chiedere." In realtà si, mi fa paura.

"Bene, comunque sono dieci minuti. Dimmi, c'è un motivo in particolare se mi hai chiesto di uscire? Dopo che ti ho tirato un pugno, per giunta."

"Oh beh, forse un motivo in particolare non c'è"- Bugia pazzesca - "Era un modo per iniziare col piede giusto questa volta."

Dopo 10 minuti esatti, usciamo dall'auto.

Questo posto è meraviglioso.
C'è un porto enorme che affaccia ad un tramonto spettacolare, e questo ristorante sembra una reggia.
Insomma, mi sembra di capire che pagherà lui.

"So che stai guardando una miniera d'oro, non ti preoccupare, pago io." Dice sarcastico.
Ecco appunto.

Mi fa cenno di seguirlo ed entriamo in questo posto di lusso, ed io non sono assolutamente abituato.

"Wow" mi viene da dire.

Il cameriere ci indica un tavolino, e Mickey chiede due calici di Champagne.

"È come se stessimo festeggiando qualcosa" Mi esce spontaneo.

"Una semplice gratificazione, forse perché dopo il pugno che ti ho dato non hai chiamato la polizia" Dice ovviamente sarcastico, è rido a voce rotta.

Non me lo ricordavo così simpatico, come mai si comporta in questo modo?

E soprattutto, come mai è così bello?

"Sai, mi sembri strano. L'altro giorno ti ho guardato un paio di secondi e sei partito con cervello, oggi sembri gentile."

"Era una brutta giornata. E qualsiasi persona mi faceva schifo in quel momento, anche tu che oggi sembri molto carino."

Oh, carino?

"Grazie. Scusami la domanda ma..."
Mi interrompe.

"Vuoi chiedermi se sono gay. Bisessuale per l'esattezza."
Arrossisco, quest'uomo mi intimidisce parecchio.

"Oh, beh, a me le donne non piacciono proprio." Dico quasi ridendo.

"Sono molto belle le donne. Hanno sempre un buon profumo, e hanno le forme giuste. E gli uomini, beh, quando sono timidi mi fanno impazzire. Oppure quando sorridono sempre."

Rimango senza parole.
Mi ero fatto un idea di lui totalmente diversa.

"Hai mai avuto esperienze con donne?" Mi chiede dopo un po' di silenzio.

Tentenno un po', e intanto il cameriere ci ha portato il vino.

Afferro il mio calice, senza bere ancora, e rispondo:

"Si. In realtà, la mia priva volta è stata con una donna. Ma posso solo dirti che non ero d'accordo."
Muoio dall'imbarazzo, ho detto una cosa molto seria.

"Fammi capire...sei stato stuprato?" chiede a bassissima voce.

"A sedici anni. Non è bello dirlo, ma purtroppo è cosi. Lei ne aveva 28, quindi adesso ne avrebbe 36, se faccio bene i conti."

"Non l'hai più sentita o vista?"

"Ti spiego, era la mia insegnante alle superiori. Dopo quell'episodio cambiai scuola."

Mi fa molto strano dire tutto ciò, e vorrei che non mi chiedesse nient'altro.

"È terribile. Vuoi che ti racconti un po' la mia di vita?"

Annuisco, se lui è disposto.

"Okay, mia mamma è morta quando avevo diciannove anni, beveva troppo e le è scoppiato il fegato in pratica. Papà è morto l'anno scorso a causa di un incidente stradale. Io non ho nessuno dei genitori, capisci? E crescere in un ambiente ricco si, però ostile mi ha segnato molto. La mia prima esperienza è stata con un ragazzo, avevo diciassette anni, lui era un gran figo. Quando mia madre lo scoprì iniziò a bere, e ora ti stai chiedendo perché io ti dica tutto ciò al primo appuntamento."

Appuntamento, per lui era un appuntamento?

"Mi dispiace molto per tutto. È una situazione terribile." riesco a dire solo questo, mentre osservo il fondo del bicchiere vuoto.

Ci alziamo dalle sedie e andiamo vicino al mare, precisamente su una panchina sperduta.

Lui mi sembra essere molto vicino, e ci guardiamo per un po' di secondi.

Dio mio, è fantastico. Davvero bellissimo.

"Sai, Ian. Probabilmente ho accettato quell'invito perché mi ricordi una persona"

Rimango perplesso.

"Chi?"

"Il ragazzo con cui ho perso la verginità a diciassette anni."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 24, 2018 ⏰

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