Capitolo 7

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Arrivò il fatidico giorno.
La cena con Arianna.
Ansia.
Dovevo fare assolutamente bella figura, niente poteva andare storto.
Mi vestii elegante ma non eccessivamente.
Camicia color salmone dentro i pantaloni neri, giacchetta sopra e dreads legati in una coda normale.
Perfetto.
Mi sento attraente.
No aspetta Ghali, tu lo sei.
Si lo so, sono pazzo perchè parlo da solo.
Sono il re dei monologhi.
Presi un taxi e arrivai al ristorante (senza Leo e Samuel tra i piedi ovviamente).
Pagai e scesi dall'auto.
Sulla soglia d'ingresso vidi lei, la mia dama solo per quella sera.
Era così incantevole.
Indossava un vestitino nero non troppo lungo e i tacchi.
I capelli sciolti mi affascinavano.
Ah giusto parlando di capelli non mi sono ancora sistemato i miei dal parrucchiere.
Mettiamo da parte i pensieri che è meglio.
<<Buonasera>> Dissi cercando di risultare il più galante possibile.
Notai che anche lei mi squadrava, sembrava apprezzare.
<<Ciao Ghali>> Replicò avvicinandosi per baciarmi le guance.
Mi girai e le sue labbra finirono "casualmente" sull'angolo della mia bocca.
Sorrisi già eccitato mentre lei invece mi chiedeva scusa ridendo timidamente.
Entrammo nel locale e prendemmo posto, trovai strano che nessuno mi avesse fermato per un autografo o una foto.
Appena arrivò il cameriere già successe un disastro.
Deve andare tutto secondo i miei piani continuavo a ripetere nella mia testa.
Ma sembrava che più ci pensassi più accadesse il contrario.
Aveva versato tutto lo champagne sulla tovaglia e un po' anche sul vestitino di Arianna.
Come se non bastasse le portate non erano granché e il contorno era arrivato freddo.
Per di più il conto non era stato dei migliori.
Che figura di m**** mi son fatto stasera.
Ma aspettate...non era finita.
Appena uscimmo dal locale Arianna si prese una bella storta causata da quei tacchi vertiginosamente alti.
Per fortuna la presi al volo prima che cadesse a terra.
La risollevai e rimanemmo a guardarci un po'.
Era una bambolina.
Era perfetta.
Così graziosa.
Dio grazie per avermi dato la possibilità di averla incontrata.
<<Vado a casa>> Disse chinandosi per massaggiarsi la caviglia.
<<Non se ne parla, chiamo un taxi e ti accompagno>> Ribattei sicuro di me premendo il tasto della chiamata sul cellulare.

****

<<Grazie di tutto Ghali, ti voglio bene>>
Eravamo seduti sul divano di casa sua e il dolore alla caviglia sembrava esserle passato.
Non che io sia bravissimo con le parole ma me la cavo.
La guardai intensamente negli occhi poi le spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Era il momento di dirglielo.
<<Sai, io non sapevo se esistesse l'amore a prima vista, ma dopo che ci siamo incontrati ho ricevuto una risposta>> Le confessai non andando subito al punto.
<<Quale sarebbe la risposta?>> Chiese ingenuamente.
<<Mi sono innamorato di te Arianna>> Dichiarai con gli occhi leggermente lucidi.
In quel momento però ricevetti una risposta che non avrei mai voluto sentire.
Mi crolló il mondo addosso.
Era molto peggio dell'amore non corrisposto.
Non fare lacrimucce continuavo a ripetermi nella testa.

 Non Fare LacrimucceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora