Il mio finale

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Fino ad allora non chiese di conoscere la mia identità, anche se io ero già pronta a mostrare l'identità di un'altra ragazza.

Lo so. So che ci teneva a quella page di sfogo. Quando gli dissi che dovevo chiuderla lui mi chiese "E io con chi mi sfogo?". Vi giuro che quella frase mi colpì molto. Sembrava un bambino bisognoso di affetto. Non credevo che anche i maschi si sfogassero.
Lui non lo sapeva. Gli avevo accennato di stare male, ma come al solito gli avevo mentito. Quando mi chiese cosa avevo gli dissi che ero triste per i miei genitori, i quali avevano problemi economici. In parte era vero, però non era questo il motivo per cui stavo male.
Forse voleva consolarmi e per questo mi rivelò che anche i suoi avevano problemi di questo tipo. Quando scrisse alla vera me, la prima volta, parlammo di droga, di mafia,di furti tranne che di problemi familiari e non mi aveva nemmeno detto di avere una sorella. Forse a lui piaceva parlare più con il personaggio che stavo interpretando adesso e non con la vera me.
La verità è che io non avevo eliminato subito questo profilo fake perché in quel periodo stavo male, stavo di nuovo cadendo in depressione e lui mi faceva guarire inconsapevolmente ogni volta che ci scrivevamo.

Era giunto il momento di eliminare la mia falsa page.
Gli scrissi che mi era apparso abbastanza simpatico e mi aveva fatto piacere scambiare quattro chiacchiere con lui.
Era pomeriggio. Non eliminai subito la page.
Lui mi scrisse quest' ultimo messaggio: "Aspetta...voglio sfogarmi per l'ultima volta. So che ti ho detto che mi piaceva la ragazza di cui ti parlavo sempre. In realtà pochi mesi prima avevo scritto ad una ragazza della mia età. Non vive nella mia stessa città, ma più lontano. Sapeva ascoltarmi e sembrava interessata a me. Un giorno mi sono scocciato e non le ho più scritto. L'ho cercata su Instagram. Credo abbia eliminato il suo profilo. Ma ti giuro che vorrei di nuovo parlare con lei e stavolta non farei lo stesso sbaglio. Andrei a trovarla.
Non era bellissima, ma per me era perfetta.
Mi sono sfogato. So che non puoi farci niente, ma ci tenevo a dirtelo".

Non era bellissima, ma per me era perfetta.

Anch'io avevo pensato questo di lui.

Non gli ho mai risposto. Non ho mai eliminato quel falso profilo. E per questo Matty97 continuava a scrivermi pensando avessi cambiato idea.
Si sbagliava. Io la page non l'avrei mai più utilizzata.
Lui non ha mai saputo che fossi io quella che cercava ancora. E io non ho mai saputo che cercava ancora la vera me.

Altrimenti non l'avrei fatto.

Ero caduta di nuovo in depressione e decisi di farla finita.

Sono passati dieci anni.
Sicuramente il mio ragazzo perfetto si sarà sposato e io sarò tra i suoi vecchi pensieri adolescenziali.
Non sa, invece, che io sono morta pensando a lui e alle poche cose belle che la vita mi ha donato. Quando mi hanno trovata, ero nella mia cameretta, in fin di vita e con una lacrima sulla guancia destra.
Era una lacrima nata tra la fusione della tristezza e della felicità.

Quando piangevo, a volte, mi guardavo allo specchio e mi vedevo abbastanza carina.

Quel giorno non ero bellissima, ma ero perfetta per me.

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