Devo proprio?

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Una piccola casa in mezzo al verde, due ruote di gomma appese agli alberi a fare da altalene. Un ruscello che sfocia in un piccolo laghetto ormai disabitato. Questo è ciò che fino ad ora ho visto. Il solo pensiero di partire quest'estate per raggiungere una meta a me ancora sconosciuta mi rende felice ma ansiosa allo stesso tempo. Mi parlano di New York, di quanto è bella, di quanti enormi palazzi e negozi ci sono e mi chiedo invece dov'è il verde al quale sono stata abituata fin da piccola. Tutto comincia una sera di aprile quando mia madre entra in camera. "Clelia devo parlarti" dice con tono più duro del solito. L'ansia cresce, chissà cosa dovrà dirmi di così tanto importante, così mi siedo nel letto e ingoiando la saliva e con voce tremolante dico "si mamma...dimmi pure", mia madre prende il respiro e continua "io e papà abbiamo deciso che ormai hai

diciannove anni, stai diventando grande e il modo migliore per assicurarti un futuro migliore sarebbe mandarti a studiare negli Stati Uniti." al suono delle parole MANDARE e STATI UNITI sobbalzo "cosa?! mamma stai dicendo davvero? perché? io voglio crescere qui, questa è la mia terra è qui che sogno il mio futuro!" "basta Clelia! ti ho detto che abbiamo deciso! un giorno ci ringrazierai di questa nostra scelta! E

poi verremo a trovarti quando il lavoro lo permetterà!". No, non ci posso credere! i miei avevano preso questa decisione senza dirmi nulla! il nervoso è l'unica emozione che mi pervade in questo momento. Tra poco più di un mese dovrò dire addio alla mia verde terra per abituarmi ad una città della quale non so nulla, partire da sola. Sarà una grossa sfida... Non sono così sicura di farcela.

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