Capitolo I- Presentazioni

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«Benvenuta Andrew.» dice un uomo, il classico agente dell'FBI: aria sicura di sè, determinazione e coraggio. Sicuramente lui è il capo da queste parti. «Questo è la sezione dell'analisi comportamentale. Noi siamo dei profile. Io sono Aaron Hotchner e sono il capo della squadra; Lei è Jennifer Jareau...» e così indica una donna piuttosto giovane, dai capelli biondi e lisci, che mi saluta cordialmente . Poi aggiunge: «anche detta JJ; Lui è il dottor Spencer Reid;» e indica il ragazzo che sembra uno studente, che in risposta mi sorride. Hotchner intanto continua le presentazioni: «Lui è Derek Morgan...» dice indicando un giovane dalla carnagione piuttosto scura con degli occhiali da sole, che mi fa un cenno amichevole. «Stop, stop stop.» lo interrompo io, diffidente. «Come mai sono qui? Perchè tutte queste gentilezze dopo che mi avete sbattuto in una lurida cella? Eh?» chiedo stringendo i pugni. Ma resto in me, Andrè non arriva quasi mai davanti agli sbirri. Hotchner mi guarda e sorride, poi afferma asciutto: «Perchè abbiamo bisogno di te.» Ridacchiando tra sè e sè per la mia espressione allibita continua le presentazioni. «Allora.. Eravamo rimasti a... Ah! Lui è David Rossi...» e indica un uomo più anziano, probabilmente il piú avanti con l'età della squadra, che mi fa un inchino. Io li continuo a guardare, sospettosa di chissà cosa. Poi è il turno di una donna dai capelli piuttosto scuri, con la faccia di chi ne ha passate tante. «Lei è Emily Prentice...» dice Hotchner e la donna mi sorride facendo "ciao ciao" con la mano, come se fossi una bambina. In effetti sono più piccola di lei... Poi la giovane di nome JJ predispone un computer e attiva una video chiamata. Dall'altro lato c'è una donna piuttosto in carne, dai capelli biondi e dagli orecchini piuttosto strambi. Inizio subito a nutrire una forte simpatia nei suoi confronti e così le sorrido. Hotchner fa per presentarla, ma lei lo interrompe: «Hotch... Se non è un problema mi vorrei presentare da sola...» e quando vede l'agente scrollare le spalle indifferente continua: «Ciao, io sono Penelope Garcia, sono la ragazza-computer della squadra... Se cercate informazione, entro subito in azione!» esclama ironicamente la donna, conquistandosi la mia più totale stima. «Ora veniamo al motivo per il quale tu sei qui...» inizia Hotchner, che lascia poi la parola a Derek Morgan: «In pratica... Prima di finire dentro per furti eri un'appassionata del crimine, molto intuitiva e deduttiva... Beh.. Eri una moooolto giovane Miss Marple, ecco. Beh noi abbiamo bisogno di te per un caso... Un caso molto simile ad uno di quelli che risolvesti tanto tempo fa... Solo che non abbiamo alcun indizio...» JJ prende la parola e chiarisce le parti legali: «Sarai in libertà vigilata per il tempo delle indagini e se collaborerai e dimostrerai di non essere una criminale, potresti anche entrare nella squadra. Per ora potrai alloggiare nella stanza degli ospiti in casa mia e, se avvertiremo delle tendenze criminali in te, ti riassegneremo al carcere» Inizio a capire e mi sento piuttosto felice, vorrei proprio poter vivere normalmente, in una città e poi l'idea di entrare in una squadra di super-profiler mi alletta tantissimo. «Va... Va bene. Grazie per questa opportunità...» balbetto, ponendo il mio sguardo su Spencer.

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