Capitolo 6

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Quella domenica mattina Mathias si svegliò strano, come se fosse stato osservato per tutto il tempo.

Sbadigliò, ma ancor prima di aprire gli occhi toccò il corpo che aveva sotto le mani e sorrise, Theios era lì come sempre senza maglia perché, a parer suo, "è più bello dormire senza restrizioni", come se il pigiama lo fosse, pensava sempre Mathias sorridendo.

Rimase ancora ad occhi chiusi volendo toccare quel corpo che lo faceva impazzire, scese in basso verso gli addominali, facendo percorsi lenti e poi tornò nuovamente su, verso il petto, poi le spalle larghe e infine il viso, la mascella scolpita, il naso lievemente all'insù e le labbra, le labbra che lo facevano sognare e Mathias aprì gli occhi per osservarle.

Theios sorrise, segno che si era svegliato e inclinò la testa dalla parte di Mathias aprendo gli occhi.

-Buongiorno.- mormorò baciando l'indice di Mathias ancora posto sulle sue labbra.

Mathias lo guardò nelle sue iridi chiare e si avvicinò a lui quel tanto che bastava per baciarlo.

Quando si staccarono Theios sorrise malizioso, spostò le coperte alzandosi in piedi, fece il giro del letto e levando le coperte anche dal corpo di Mathias che protestava, lo caricò in spalla e lo portò al piano di sotto.

-Principessa da qui ho una vista stupenda.- disse Theios riferendosi al sedere di Mathias, sul quale poi tirò una pacca.

-Ma smettila, però devo dire che anche la mia non è male.- disse osservando ciò che poteva di Theios.

Quando arrivarono in cucina Mathias venne finalmente messo giù.

-Fatevelo dire, voi due non siete del tutto normali.- disse Frida bevendo il suo caffè nero e osservando i due che si sedevano al tavolo già pronto per la colazione.

-Sei solo invidiosa, noi siamo ancora giovani e belli invece tu...- disse Theios guardando di sbieco la sorella.

-Invece io cosa? Io sono giovane e bella!- disse stizzita.

Mathias scosse la testa ormai abituato a questo genere di scene e addentò la sua fetta biscottata con la marmellata.

-Vedrai piccolo ingrato di un fratello, mi troverò qualcuno e poi pregherai che io non lo avessi fatto perché non riceverai più tutte le attenzioni e la colazione pronta come adesso.- disse Frida sedendosi accanto a Mathias.

-Fossi in te, mi rimangerei quello che hai detto.- disse appunto Mathias guardando Theios, perché sapeva quanto l'altro amasse le colazione abbondanti che gli preparava la sorella.

-Passando alle cose serie, ieri sera era sul molo e avevo acceso un falò, poi di punto in bianco, dal nulla, dalle fiamme è uscito un biglietto con la carta tutta intatta che sapeva di zolfo.- raccontò Frida ricevendo l'attenzione del fratello.

-L'Inferno.- sussurrò Theios più come un'affermazione, ma Frida annuì lo stesso.

-Si, sul biglietto c'era scritto che sono richiesta, devo tornare, ma non per sempre da quanto ho capito devo fare da messaggero, quindi sarò presto di ritorno.- disse portando la tazza al lavandino.

Mathias se ne stava in silenzio ascoltando la conversazione, era ancora tutto nuovo per lui, quel mondo adesso era anche il suo e la cosa lo metteva un po' a disagio, Lucas era morto per quello, sospirò profondamente nascondendo il volto nella tazza.

-Quando partirai?- chiese Theios osservando prima l'espressione strana di Mathias e poi la sorella.

-Credo questa sera, se hanno bisogno di recapitare un messaggio nel mondo dei mortali, significa che è importante e prima viene fatto meglio è.- disse Frida seria, la realtà dei fatti era che qual messaggio le aveva messo addosso molta agitazione, era da parte di Lucifero in persona e questo non voleva dire niente di buono, era molto preoccupata.

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