e i g h t

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Jungkook era furioso, oh sì, stava uscendo del fumo dalle sue orecchie, ma Jimin gli riferì quello che il veterinario gli aveva detto, e quindi si calmò un pò - ovviamente, senza togliere quello sguardo omicida - e decise che sarebbero andati immediatamente il giorno successivo.

Domenica scorsa, Jimin era stato severamente vietato persino di salutare Yoongi. Quel giorno dovevano andare da Hoseok, finalmente poteva uscire, perciò si vestì, si pettinò i capelli e le orecchie, così come la coda, ed uscì prendendo la mano di Jungkook.

Ogni volta che usciva nella sua forma umana, aveva troppa ansia e paura, immaginava addirittura delle situazioni in cui cercavano di strapparlo da Jungkook.

Ecco perché, mentre lasciavano l'appartamento, era qualcosa di assolutamente inevitabile che prendesse la sua forma animale, aggrappandosi saldamente alla gamba del suo hyung. Jungkook roteò gli occhi e lo sollevò da terra, per portarlo tra le sue braccia.

Quando raggiunsero l'indirizzo che Jimin aveva ottenuto, entrarono, e aspettarono insieme ad altri pazienti. Dopo circa quaranta minuti, furono chiamati, Jungkook si alzò seguito da Jimin e andarono a vedere Hoseok.

-Park Jung Kook?- il corvino annuì, -un piacere, Jung Hoseok, al servizio del tuo animale domestico, che animale è?-

-In realtà... Vengo perché mi ha detto che volevi vedermi e parlare con entrambi,- chiarì Jungkook, ottenendo un esame accurato dal veterinario.

-Sei il vicino di Yoongi?- chiese e l'altro annuì, -Dov'è "MinMin"?-

-Veramente, è J-Jimin,-

Hoseok guardò il ragazzo biondo, che era finalmente uscito dal nascondiglio dietro Jungkook, nella sua forma umana e con la testa bassa.

-Jimin, è un piacere rivederti.- sorrise Hoseok. -Okay, siediti per favore, ho alcune cose da dirti su quello che ho visto l'altro giorno.-

Entrambi i ragazzi si sedettero, Jimin si prese la coda tra le sue piccole dita, stringendola con poca forza e molto nervosismo, mentre Jungkook era disposto a prestare più attenzione possibile.

-Tu sei un suo familiare?-

-Si.-

-Cugino, fratello, zio?-

-Fratello, però abbiamo lo stesso padre ma non la stessa mamma,-

-Quindi devo presumere che la madre di Jimin fosse un ibrido,- concluse Hoseok guardando Jimin.

Il biondo annuì.

-Mamma era un ibrido siamese, proprio come me.-

-Okay, capisco,- sussurrò il ragazzo dai capelli arancioni, avendo abbastanza informazioni per sapere perché Jungkook non era un ibrido. -Quanti anni hai Jimin?-

-Diciannove.-

-Tipo di sangue?-

-0 negativo.-

-Va bene,- concordò, finendo di scrivere tutto. Lasciò cadere la penna e guardò Park incrociando le mani sulla scrivania. -Jimin, quanto tempo al giorno sei nella tua forma umana?-

Jimin aggrottò le ciglia apprensivamente. Non poteva dirlo con certezza, ma era quasi sempre un gatto, per poter stare con Yoongi molto di più.

-Non lo so...-

-Non lo sai?- rispose Hoseok accigliato.

-Beh, quasi sempre sono come un animale.- sussurrò, giocando nervosamente con le dita.

-E perché?-

-Non mi piace la mia forma umana.-

-Davvero? Perché Jiminie?-

-Ho paura che... qualcuno mi guardi male...-

-Jimin, nessuno può farti del male. Ci sono persone cattive, ma è per questo che hai tuo fratello qui e oserei dire che c'è anche Yoongi, per proteggerti,-

-Bene, allora, cosa c'è che non va, dottore, in Jimin?- chiese Jungkook dopo qualche secondo di silenzio.

-Vedete, gli ibridi devono essere entrambi nella loro forma umana e nell'animale. Un ibrido non può essere per sempre come un gatto, nel caso di Jimin, ma nemmeno sempre come un essere umano. Perché? Beh, questo è perché, se sono come i gatti tutto il tempo, perderanno presto la loro capacità di tornare alla loro umanità, e viceversa,-

Jimin deglutì.

-Vuoi dire che Jimin rimarrà gatto per sempre?-

-Ehi, no. Vedete, questo inizia come qualcosa di molto leggero, ma i loro corpi iniziano a reagire ai cambiamenti che si stanno verificando in questo processo. Come, ad esempio, di fronte all'ansia o alla paura, tu ritorni alla tua forma umana, o viceversa. Quindi inizi a trasformarti, fino a quando, semplicemente, non puoi più farlo,- spiegò. -Ma, fortunatamente, ieri sono riuscito a rilevarlo in Jimin, in una fase iniziale.-

-E cosa si può fare a riguardo?- Chiese Jungkook, con palpabile preoccupazione.

-Per il momento, Jimin deve stare più a lungo nella forma umana, perché se continua, inizierà presto a sentire dolore, e credetemi io non voglio, perché fa così male che non possono nemmeno muoversi.- raccomandò Hoseok, sorridendo con calma. -Cerca di mantenerti in un ambiente privo di ansia, perché d'ora in poi, qualsiasi cosa ti farà cambiare. Devi cambiare due volte al giorno, nient'altro, il resto sei umano, solo perché il tuo corpo inizi a tornare alla normalità.-

Jimin annuì, accoppiando il suo sorriso, mordendosi la lingua.

Ciò significava due cose: non vedere più Yoongi o mostrargli cos'era.

E Jimin aveva paura di entrambe le cose.

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❝MinMin❞ yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora