Aurora's Pov
Ho accettato di andare a casa di Fabrizio. Ma cosa mi é preso? É tutto così sbagliato.
Non é giusto per Niccolò. Si é vero lui mi tradisce continuamente. Ma io non voglio fare la stessa cosa. Non sarebbe da me.
Quando arriviamo a casa sua, lui é così gentile da venirmi ad aprire sia la portiera dell'auto, sia la porta di casa per lasciarmi entrare.
In così poco tempo, mi ha dato un sacco di attenzioni. Più di quelle che ho ricevuto da Nic in sei mesi.
Ci sediamo sul divano.
-Vuoi qualcosa da bere?
Mi chiede con gentilezza.
- Un bicchiere d'acqua, grazie.
Rispondo timidamente e lui mi sorride. Mi sembra che sia sul punto di dire qualcosa, ma non lo fa.
Si alza e va in cucina. Poco dopo arriva con in mano il mio bicchiere d'acqua.
- Ecco, per la mia signorina.
Dice facendomi l'occhiolino e porgendomi il bicchiere.
Si siede accanto a me, e mi osserva mentre bevo qualche sorso d'acqua, per poi appoggiare il bicchiere su un tavolinetto posto vicino al divano.
Guardo a terra. Non riesco ad affrontare il suo sguardo.
- Auró guardame.
Inizio a tremare. Lui se ne accorge e si avvicina a me, cingendomi con un braccio. Sussulto.
-Auró non te voglio fa male. Tranquilla.
Mi abbraccia e mi accarezza i capelli. Mi lascio andare. No, che non mi vuole fare male.
- Calmate, non te faccio niente.
Sussurra mentre comincia anche a posarmi dei baci sulla testa.
-Sei sicura che sei sbattuta con il viso? Se vuoi parlarmi di qualcosa, fallo.
Mi sposto dal suo braccio.
- Te l'ho già detto. Basta.
Dico con tono scocciato. Non posso parlargliene. Ho troppa paura. Se Niccolò lo scoprisse, mi picchierebbe ancora.
-Va bé. La smetto. Però vie' qua. Fatte abbraccià.
Prima che mi muova, lui é di nuovo vicino a me e mi sta abbracciando. Mi appoggio alla sua spalla. Sento il suo profumo, che é qualcosa di meraviglioso. Lo stringo forte. So che é sbagliato. Ma ne ho bisogno. Restiamo in silenzio per molto tempo. Solo a tenerci stretti.
- Auró te va se ordino na pizza?
Chiede all'improvviso. Non ho molta fame ma mi sembra scortese rifiutare.
- Si, va bene.
Lui si alza, sciogliendo l'abbraccio. E io mi stringo nelle mie stesse braccia. Sento come se adesso senza di lui facesse più freddo.
- Non te preoccupà, che dopo te vengo ad abbraccià n'altra volta.
Mi dice sorridendo e facendo sorridere anche me.
Velocemente ordina due pizze. Poi ad ampie falcate si avvicina a me.
-Siedite in braccio a me, così t'abbraccio meglio.
Faccio quello che mi dice, senza pensare. Mi siedo sulle sue ginocchia e lui torna a stringermi.
- Quanto cazzo sei bella Auró.
Arrossisco a quel complimento. Forse non ha idea di quanto sia bello lui.
Ci guardiamo negli occhi. Avvicina il suo naso al mio, facendoli sfiorare con dolcezza. É così vicino a me, che sento il suo respiro addosso. Mi fa rabbrividire. Si sta avvicinando con la bocca. Lentamente. Come se volesse chiedermi il permesso. E io lo lascio fare. La sua bocca é quasi sulla mia quando il campanello suona.
- Accidenti.
Dice Fabrizio. Con riluttanza mi sposta dalle sue ginocchia e si alza per aprire la porta.
Hanno portato le pizze.
Ci sediamo al tavolo della cucina, uno di fronte all'altro.
Lui si avvicina a me e comincia tagliarmi la pizza. Rimango colpita da quel gesto. Nessuno mi ha mai dato queste attenzioni. Mi sfugge una lacrima e di scatto mi alzo verso Fabrizio e lo bacio sulla guancia.
- Grazie
Gli dico e lui rimane perplesso.
- Non me devi ringrazià de niente.
Cominciamo a mangiare, mentre parliamo un pó.
Dopo cena lui si alza. Sembra un pó a disagio. Infila le mani nelle tasche dei jeans e mi guarda.
- Te fermi a dormì stasera? - Lui vede la mia faccia intimorita e continua - Solo a dormì. Non te faccio niente. Te lo prometto.
Annuisco. Mi fido di lui. Ho capito che non mi costringerebbe mai a fare niente.
Mi fa andare in bagno per fare una doccia.
Mi strucco e poi rimango avvolta nella tovaglia. Non ho niente da mettermi. Devo rimettere i panni sporchi.
Fabrizio bussa alla porta del bagno.
- Auró posso entrà n' attimo?
Mi stringo di più nella tovaglia.
- Si vieni.
La porta si apre e lui rimane a guardarmi spudoratamente. Arrossisco.
- Ehm.... T' ho portato sta maglietta per dormì.
Dice mentre mi guarda. Prendo lo maglietta e lo ringrazio.
Poco dopo esce dal bagno, chiudendo la porta.
Il modo in cui mi guardava, mi ha fatto tremare.
Velocemente indosso la maglietta che mi ha dato. É nera. É abbastanza lunga da coprirmi fino a metà coscia.
Metto anche gli slip da sotto e vado nella camera di Fabrizio. É già a letto. Indossa una maglietta uguale alla mia. Rimango sulla porta a guardarlo.
- Vie qua.
Vado verso il letto e mi stendo al suo fianco. Ci guardiamo. La stanza é illuminata dalla luce di un abat- jour.
Fabrizio mi accarezza dolcemente il punto in cui ho il livido. Che adesso senza trucco é ancora più visibile. Mi lascia un bacio in quel punto. Poi i suoi occhi si spostano sulle mie labbra.
- Scusame ma devo farlo.
Dice a voce bassa. Il secondo dopo é sulle mie labbra.
Mi bacia lentamente. Io non lo respingo, anzi lo stringo più forte. Mi bacia ancora a lungo. Sempre mantenendo la sua dolcezza.
Dopo si stacca dalla mia bocca e mi sorride. Allungo una mano, accarezzandogli la guancia. Spegne l' abat- jour, e la stanza diventa buia.
Mi giro sull'altro fianco e lui mi attira a sé. La mia schiena é poggiata al suo petto. Sento il suo respiro sul mio collo. Vorrei che il tempo si fermasse qui.
- Buonanotte.
Mi sussurra nell'orecchio e io sorrido. Ma questo lui non lo può vedere.Note:
Allora c'è stato questo bacio. Che ne pensate?
E adesso Aurora cosa farà? Continuerà a stare con Niccolò?
Scopritelo continuando a seguirci...
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Il ballo delle incertezze.
ФанфикAurora ha solo 17 anni, ma conosce già fin troppo bene il dolore. Quando aveva sei mesi i suoi genitori sono morti in un terribile incidente stradale. Da allora é stata sua nonna a prendersi cura di lei e ad assicurarsi che non le mancasse niente. ...