Aurora's POV
Parcheggia e scende dall'auto. Mi apro la portiera da sola e scendo. Mi tremano le gambe, rischio di cadere ad ogni passo. Perché mi tratta così?
- Movite, se sta a fa' tardi!
Affretto il passo, tenendomi a un muretto lì vicino, per evitare di cadere a terra.
Apre la porta e mi spinge dentro casa.
Vado in bagno e mi cambio velocemente, mentre inizio a piangere. Lui bussa alla porta e mi asciugo velocemente le lacrime. Entra senza aspettare risposta, ma ho già finito.
- Mettite qualcosa sulla faccia, stai a diventà viola! Io me vado a fa' 'na doccia! - esclama, andandosene e sbattendo la porta.
Mi avvicino allo specchio e mi guardo: ho un livido viola sulla guancia, che arriva fin sotto all'occhio. Trattengo a stento le lacrime e lo copro con un po' di fondotinta. Si vede ancora, ma non posso fare molto altro.
Esco dal bagno e vado verso la cucina. Nic non c'è, sarà ancora in bagno a lavarsi.
Vorrei parlarne con qualcuno, ma ho paura. Ho troppa paura.
Suonano alla porta.
Nic urla dal bagno: - Vai ad aprì, che è arrivato!
Rimango perplessa: chi è arrivato?
Vado ad aprire e mi trovo davanti Fabrizio. Il mio cuore salta un paio di battiti.
E' bellissimo, con quei jeans scuri strappati sulle ginocchia e una camicia bianca, sbottonata fin quasi all'altezza dello stomaco.
- Nun sapevo che ce fossi pure tu stasera...
Rimango in silenzio, spostandomi per farlo passare. Vedo che mi guarda la faccia, così abbasso immediatamente lo sguardo.
- Accomodati. - gli dico freddamente - Nic è in bagno, ma adesso arriva.
Vado in cucina, lui mi segue in silenzio.
Poi si avvicina e mi prende delicatamente per un braccio, facendomi sussultare.
Lui alza le mani in segno di resa, e le mette in tasca.
- Aurò, che hai fatto alla faccia? - mi chiede, sembra pensieroso.
- Ecco... - ci penso per un momento - ... ho sbattuto nella portiera della macchina della mia migliore amica... - farfuglio a disagio - ... sono proprio un disastro, certe volte... - aggiungo, forzando un sorriso.
Lui scuote la testa, non sembra convinto.
Prima che possa aggiungere altro, fortunatamente arriva Nic. Si avvicina e mi da un dolce bacio sulla bocca, poi va a salutare Fabrizio.
Ordiniamo le pizze e, nell'attesa, inizio ad apparecchiare, mentre parlano della loro canzone e del grandissimo successo che ha ottenuto.
Di tanto in tanto guardo Fabrizio di sfuggita. Cavolo, è così bello!
Nic si allontana, perché gli squilla il cellulare. Fabrizio si avvicina velocemente a me.
- Te do 'na mano...
Io annuisco, senza guardarlo. Continuo a sistemare la tavola.
- To chiedo de nuovo, Aurò... che hai fatto alla faccia?
Per un momento, sono tentata di dirgli la verità. Certo, come no, e magari dopo lui mi darà un bacio di quelli che si vedono solo nei film, o mi porterà via da lì, proprio come dice una delle sue canzoni più famose.
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Il ballo delle incertezze.
FanfictionAurora ha solo 17 anni, ma conosce già fin troppo bene il dolore. Quando aveva sei mesi i suoi genitori sono morti in un terribile incidente stradale. Da allora é stata sua nonna a prendersi cura di lei e ad assicurarsi che non le mancasse niente. ...