Aurora's Pov
Me ne sto sul divano a pensare.
Sono io che sbaglio? Insomma se Niccolò si comporta così é anche colpa mia.
Dovrei lasciarmi andare di più, ma non ci riesco.
Certo ,lui non si sforza minimamente di aiutarmi a farlo.
Però in fondo lo amo.
-Dove fa il concerto stasera il tuo Nic ?
Chiede mia nonna, improvvisamente, distraendomi dai miei pensieri.
- Non molto lontano da qui.
Ora che ci penso in effetti, non é molto lontano da casa.
Potrei fargli una sorpresa. Gli farebbe sicuramente piacere e magari capirebbe che io tengo davvero a lui.
-Anzi sai una cosa nonna? Ci vado. Sono sicura che ne sarà felice.
Mia nonna mi sorride, mentre io corro in camera a darmi una sistemata.
Subito dopo esco di casa. Stamattina per caso ho sentito dire che c'è un pullman che porta nel luogo del concerto. E fortunatamente mancano ancora cinque minuti prima che parta. Se mi sbrigo riuscirò a prenderlo.
A passo svelto mi reco alla fermata del pullman. Giusto in tempo per fortuna. Riesco a salire un momento prima che il pullman vada via. Sospiro di sollievo, mentre mi lascio cadere su uno degli ultimi posti rimasti liberi.
Il luogo dove si terrà il concerto non é per niente distante e venti minuti dopo il mio viaggio é già terminato.
Sento il mio telefono squillare. É Niccolò. Accidenti. E adesso?
Rispondo al terzo squillo.
- Ndo' stai?
Chiede brusco, come sempre.
-Ehm....sono a casa.
Decido di mentire. Deve essere una sorpresa.
- Brava, così annamo d'accordo. Forse dopo il concerto passo a trovarte e magari famo pure qualcosa che me pare sia arrivato il momento, sa.
So a cosa si sta riferendo quando dice " famo pure qualcosa".
-Nic...io.
Ma non mi fa nemmeno finire di parlare che riattacca.
Non mi ha mai obbligato a farlo, però mi mette continuamente sotto pressione. Io non ce la faccio. Ho bisogno di più tempo.
Mi avvio verso la piazza dove stasera canterà Niccolò. É già gremita di gente.
Mi faccio strada tra tutte quelle persone, con molta fatica.
Dopo vari spintoni, riesco ad arrivare nel backstage.
Entro timidamente. E se stessi disturbando? Valuto l'idea di fare marcia indietro, ma mi costringo a rimanere. Devo far capire a Nic che lo amo. Deve solo darmi più tempo.
Niccolò é girato di spalle e sta parlando con un ragazzo. Poco dopo quest'ultimo se ne va. Nic si gira e finalmente mi vede. Gli sorrido. Lui rimane per un attimo fermo a scrutarmi. Ma poi si avvicina a me e dal suo sguardo non mi pare molto contento.
- Che cazzo fai qua?
Rimango paralizzata. Sta urlando ancora. Perché deve sempre urlami contro?
-Rispondime cazzo.
Urla ancora.
-Volevo farti una sorpresa.
Dico tremando. Lui mi guarda furioso. É davvero fuori di sé.
-Te avevo detto de rimané a casa. T'ho chiamata poco fa, m'hai detto na' bugia quindi?
- Nic io..scusa..pensavo che ti facesse piacere.
Mi avvicino a lui per baciarlo. Magari così si calma un pó.
Lui risponde al bacio con rabbia, ma poi mi stacca con uno strattone.
- Non me devi dì bugie. Capito?-dice puntandomi un dito contro - E devi fa quello che dico io.
Mi vengono le lacrime agli occhi. Perché mi deve trattare così?
-Non te mette a piagnucolà, che me fai girà i cojoni. Piuttosto stasera te decidi a lasciarte annà con me?
Sempre la stessa storia.
- Nic, ti prego. Non mi sento pronta lo sai.
Lui sospira furioso e comincia a gridare di nuovo.
-E allora non te lamentà se vado con qualche troia. - mi afferra il polso facendomi male - Mo vattene nel mio camerino e non te move di lì. Perché sennò quando vengo te meno e stavolta non me faccio scrupoli. Capito?
Annuisco tremando.
- Dillo.
Mi urla addosso.
-Non mi muoveró di lì, Nic
La mia voce trema, proprio come le mie mani.
Lui mi sorride soddisfatto.
Mi fa entrare nel camerino e mi fa sedere.
Comincia ad accarezzarmi una coscia e a baciarmi il collo.
-Non hai idea di cosa te farò - poi mi accarezza la guancia e mi lascia un bacio - Fai la brava adesso.
Esce dalla camerino lasciandomi lì.
Mi fa così paura a volte. Però io lo amo. Perciò non posso lasciarlo.
Due ore dopo circa sento la sua voce, sta parlando con un'altra persona. La porta si apre.
- Ciao amore mio, come stai?
Mi chiede con una premura che non usa mai. Mi bacia con dolcezza sulle labbra. Con lui c'è un uomo. Lo riconosco é Fabrizio Moro, il suo collega.
-Fabbrí questa é Aurora la mia ragazza.
Lui si avvicina e mi fa un sorriso caloroso. Stringe la mia mano. A quel contatto sento uno strano calore spargersi in tutto il mio corpo.
- Ciao. Io so' Fabrizio.
La suo voce é dolce.
- Io sono Aurora.
Rispondo imbarazzata.
Dio é così bello. La foto che ho visto prima di venire quí, non gli rende minimamente giustizia.
Niccolò viene vicino a me e mi cinge con un braccio. Di tanto in tanto, mi lascia qualche bacio sulla guancia. Non é mai così dolce con me.Perché lo fa? Ah ma certo! Lo fa perché c'è Fabrizio.
Ad un certo punto il telefono di Niccolò squilla. Si allontana da noi per rispondere. Rimango da sola con Fabrizio.
Mi guarda.
Non so per quale quale motivo, ma mi sento agitata.
- Tutto bene? C'è qualcosa che non va?
Mi chiede lui all'improvviso.
- Si...va tutto bene.
Gli sorrido, ma in realtà vorrei solo piangere.
Nic torna da noi.
- Auró io devo annà da un mio amico. Non gli parte più la macchina ed é rimasto bloccato sulla strada.
Mi bacia sulla bocca.
- Fabbrí la puoi accompagnà tu n'attimo a casa?
Mi si ferma il cuore.
- Si non te preoccupà, ce penso io a lei.
Risponde Fabrizio, dando una pacca sulla spalla a Nic.
- Bene allora io vado.
E così dicendo Niccolò va via.
Pochi minuti dopo mi ritrovo da sola nella macchina di Fabrizio.Note
Cosa succederà adesso tra Aurora e Fabrizio?
Continuate a seguirci...❤
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Il ballo delle incertezze.
FanficAurora ha solo 17 anni, ma conosce già fin troppo bene il dolore. Quando aveva sei mesi i suoi genitori sono morti in un terribile incidente stradale. Da allora é stata sua nonna a prendersi cura di lei e ad assicurarsi che non le mancasse niente. ...