VI

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Dan's pov

A dire la verità anch'io avevo passato la più bella giornata assieme ad Andrea, ero felice con lei, avevo sempre una strana sensazione quando mi stava affianco, era come se avessi ripreso a vivere.

*una settimana dopo*

Avevo passato tutta la settimana a provare con i ragazzi per il nuovo album ed era fatta, l'avremo fatto uscire a momenti, ero così felice, lo stesso giorno avevamo festeggiato.
Dovevo farlo sapere ad Andrea, ci teneva tanto a saperlo, ma decisi che lo avrei fatto la mattina dopo.
Era una domenica soleggiata dopo che ha piovuto tutta la settimana, mi alzai e come solito fare andai in cucina a preparare un té, mi sedetti e lo sorseggiai, dopodiché andai a vestirmi, una maglietta ed un pantalone nero sarebbero andati bene, presi la felpa ed uscì di casa.
Mi incamminai verso casa di Andrea, quando arrivai bussai più volte, avevo il timore che stesse dormendo, allora decisi di andarmene deluso, ma parlai troppi presto, mentre stavo scendendo le scale alle mie spalle si aprì la porta, e una voce addormentata ma con stupore, mi disse

-Dan!

Mi girai, indossava dei pantaloni della tuta grigi, e la mia maglietta, era molto larga, ma era così tenera in essa, i capelli erano scompigliati legati in uno chignon, deduco che stesse dormendo, allora le risposi

-Hey Andrea! Scusami, ti ho svegliata?

-no, non ti preoccupare, era ora di svegliarsi prima o poi

-hai ragione, posso entrare?

Dissi indicando l'entrata

-certo, prego accomodati

Non ero mai stato a casa sua, era accogliente, spostò lo zaino che era sul divano ed io mi sedetti.
Scomparì sopra le scale e poi tornò, si sedette di fronte a me ed iniziammo a parlare di ciò che avevamo fatto la settimana in cui non ci sentimmo, non dico che mi sarei aspettato la sua reazione, ma era molto entusiasta.
Volevo invitarla a cena, avevo pensato a lei tutta la settimana, perciò mi feci coraggio e le chiesi

-ehm...non è che vorresti venire a cena?

Ci pensò su un paio di secondi e poi accettò, ero molto felice della sua risposta, non era un appuntamento da giacca e cravatta, volevo portarla in un posto che piaceva anche a lei, optammo per una pizzeria.
Passamo fino alle tre a parlare del più e del meno e poi dovetti tornare a casa per prepararmi, la salutai.
L'appuntamento sarebbe stato per le sette, dovetti muovermi, dovevo ancora sistemare un paio di cose con il nuovo album e sarebbe stata fatta, l'avrei portata a cena e poi magari a fare anche una passeggiata per Las Vegas.
Tornai a casa e iniziai a lavorare.

...

È un capitolo corto, solo dopo capirete il perché, ho un idea che forse vi piacerà (almeno spero)
🤗🏳️‍🌈

Remind Me To Forget 》Dan ReynoldsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora