CAPITOLO 18

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Scossi la testa.
Non volevo piú ritornare al passato. Avevo fatto tanto per ricostruirmi una vita e non poteva essere certo lui a far buttare un anno nel water.
Rimisi il biglietto in borsa convinta di buttarlo appena sarei arrivata a casa e nel mentre presi il block notes sul quale avevo segnato disordinatamente le risposte che avevo ricevuto dal ragazzo, erano poche ma sapevo che nonostante tutto sarebbe venuta fuori una presentazione niente male.
Arrivai a casa e mi buttai di forza sul letto sbuffando piú che mai.
Perché non smettevo di pensarlo?
Perché il passato doveva ritornare a torturarmi?
Troppe domande alle quali non ero sicura di voler dare una risposta e senza un niente mi ritrovai a svegliarmi e a prepararmi  secondo la mia ormai frenetica 'morning routine'.
Il progetto lo avrei dovuto consegnare l'indomani perciò avevo abbastanza tempo per preparare un testo come si deve.
Mi fiondai in macchina per percorrere molto velocemente la strada che mi portava in università.
Come al solito non era successo nulla si così ecclatante: i soliti professori che spiegano roba convintissimi che noi, giovani adulti, siamo attenti alle loro metafore senza contare i cazzi nostri.
Fortunatamente la tortura giapponese finí e mi diressi di corsa all' uscita assaporando quell'aria di libertà.
Trovai una macchina nera che mi stava seguendo e questa cosa non fece altro che farmi aumentare il passo per poi finire in una corsa.
Sentí che l'auto si fermó ma non osavo guardare indietro.
'Hey Ryan, Ryan fermati'
Mi fermai di colpo senza peró girarmi
La sua voce.
Quella voce.
'Che ci fai qui? Mi stavi seguendo?'
'Se Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto, no dolcezza?'
'Smettila di chiamarmi dolcezza'
'Ok capo' disse alzando le mani. Per carità, ero al settimo cielo che lui fosse venuto da me, ma allo stesso tempo non mi trovavo a mio agio in quella situazione.
'Cosa vuoi Shawn? Sono impegnata'
'Voglio che questa signorina-disse indicandomi- venga a cena con questo signorino' concluse puntandosi un dito contro.
'La signorina qui presente rifiuta e va a casa, Mendes. Per giunta devo preparare la tua intervista.'
'Beh, allora vengo io a casa tua cosí ti aiuto. So la casa tranquilla, passo per le 19' disse dandomi un bacio sulla guancia e salí sulla sua macchina sfrecciando via
Appoggiai delicatamente la mano su quel punto preciso.
Bruciava.
Eccome se bruciava.

Twitter || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora