Da quell'episodio Jimin si sentì completamente risucchiato dall'oscurità.
Non riuscì a dormire per settimane, rimaneva in salotto pur di non incontrare nessuno durante le sue veglie notturne per casa, né di disturbare Hoseok o magari fargli dubitare che fosse successo qualcosa. Non aveva assolutamente il diritto di puntare il dito contro Yoongi, era stato lui ad iniziare, ad iniziare tutto e il più grande glielo aveva pure detto che avrebbe sofferto. Eppure non riusciva a pentirsene, era stato tutto così dannatamente bello che lo avrebbe rifatto mille volte.
Ma no, Yoongi non era il tipo da relazioni e lui lo sapeva anche bene, perché proprio al più piccolo Yoongi lo aveva confessato, la storia dell'anima gemella, il non sentirsi fatto per le relazioni amorose e il non sentirne il bisogno. Però poi Yoongi gli sedeva a fianco, lo coccolava e gli lasciava piccoli baci su qualunque strato di pelle.
L'unico modo per andare avanti era di convincersi che in realtà quella di Yoongi era pura attrazione fisica, che non ci fosse niente di più profondo perché altrimenti, tutta questa situazione, avrebbe distrutto totalmente Jimin. Gli avrebbe fatto credere che non era abbastanza, che nonostante magari il sentimento che Yoongi provava per lui, non riusciva comunque a sbloccarsi perché solo lui non bastava.
Ma nonostante cercasse di convincersene ogni giorno, si sentiva sempre più inutile, sempre più insufficiente e sempre più ridicolo nel sentirsi in tutti questi modi. Ebbe molti attacchi di panico da quel momento in poi, un po' dovuti ai giramenti di testa per la stanchezza, un po' dovuti al fatto che la voce non uscisse più, che tutti i miglioramenti fatti erano improvvisamente spariti, non mangiava più ma al contrario, invece che riposarsi, restava per ore intere in sala, da solo.
Era lì che Jimin vedeva il vero sé, come si era ridotto e come continuava a ridursi, senza darsi controllo. Ma non poteva fare altrimenti, più si guardava allo specchio, più gli faceva schifo ciò che vedeva, e la sala da ballo era piena di specchi.
Molte volte Namjoon lo trovò in un angolino cieco, dove lo specchio non arrivava, con il viso contro il muro e il corpo che si muoveva a scatti, probabilmente a singhiozzi. Era l'unico ad aver capito la maggior parte della situazione. Quindi, cercò di prendersi cura di entrambi. Sapeva benissimo che in realtà Yoongi stava soffrendo tanto quanto Jimin, ma non lo avrebbe mai ammesso quindi tanto valeva non chiederglielo.
In realtà anche Jimin si mostrò molto taciturno, normalmente avrebbe raccontato ad almeno uno di loro l'accaduto, per sfogarsi non per altro, ma era rimasto zitto, aveva inghiottito il magone e si era fatto inghiottire.
Il leader cercò di parlargli, ma non riuscì ad estirpargli chissà quante parole, Jimin aveva davvero perso tutta la sua lucentezza. Ma in quel gruppo ognuno di loro aveva bisogno di Jimin, e soprattutto Jimin aveva bisogno di sé stesso, quindi iniziò a concentrare le attenzioni su di lui.
Faceva sì che mangiasse e non lo lasciava andare neanche un attimo, se non il tempo per andare in bagno, si premurava che mangiasse e se lo trascinava dietro quando lasciava la sala da ballo. Lo aveva addirittura obbligato a dormire in camera con lui, non dando spiegazioni a nessuno di quel cambiamento, semplicemente lo aveva fatto"Hyung, sto bene davvero posso andare a dormire nel mio let-"
"Jimin. Vieni qui"
Il biondo sospirò e si distese affianco al ragazzo, il quale era seduto con un'ingente quantità di fogli in mano, tutti scarabocchiati
"Non ti lascio da solo, men che meno ti lascio nelle grinfie degli altri, sarebbero capaci di torturarti con le domande per tutta la notte e tu hai bisogno di dormire"
Scandì bene le parole dell'ultima frase e cominciò ad accarezzargli i capelli, il più piccolo cercò di tranquillizzarsi sotto il suo tocco e poco dopo riuscì ad addormentarsi.
Qualche ora dopo Jin bussò alla porta della stanza del leader"Disturbo?"
Il ragazzo sorrise al più grande del gruppo e scosse la testa
"Ciao"
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The Truth Untold | Yoonmin
أدب الهواةYoongi era sempre stato convinto di non averne bisogno, di non meritarsi una cosa tanto bella quanto quel sentimento. Insomma, stiamo parlando di Min Yoongi, la sua unica vita è la musica, la sua musa era essa stessa e per lui non c'era nessuno olt...