1. Lirya

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Nell'immagine Lirya.

Angolo......angolo
Lo metto qui perché vi devo parlare, guardate assolutamente il video, perché è a quello che mi sono ispirata. Al contrario dell'originale io parteggio per il vampiro (penso si chiami Duke) bhe preparatevi a una banale storia d'amore😊

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Era un lunedì come tutti gli altri. Non c'era nulla di diverso dal solito. La sveglia stava suonando, ma io non le diedi ascolto fino a quando mia madre non salì le scale per farmi scendere dal mio comodo letto. Quei pochi giorni che c'era erano i giorni dove la torbida nebbia nella quale ero costantemente avvolta si dissolveva anche se di poco. Le voglio bene ancora ora, purtroppo però lei davvero, non c'è mai. Mi si era avvicinata e si era seduta sul bordo del mio letto con la sua mano dolce avevo accarezzato i miei capelli e mi aveva sussurrato

- Lirya, tesoro, è ora di alzarsi, non vorrai fare tardi a scuola spero.

Il suo tono era dolce proprio come il suo viso mentre mi sorrideva. Se fossi stata una ragazza normale a quelle parole dette così dolcemente, sarei saltata giù dal letto in quattro e quattr'otto. Peccato che io a scuola non ci volessi andare. Mi girai dalla sua parte a contemplare e ad implorare quel bellissimo viso di non mandarmi in quell'inferno.

- Ti prego mamma, non oggi, ti prometto che domani ci vado, ma non oggi

- Ah, no signorinella non voglio sentire scuse. Su! Forza giù dal letto che devi preparare i libri per oggi. ( N.A. non è per niente riferito al fatto che lo devo fare per davvero e sono le dieci meno 20).

Lei non sapeva del perché non volessi andarci, non le avevo detto niente. Nemmeno con mio padre lo feci mai. Avevo paura, non volevo che si trasferissero per me e rinunciassero al loro lavoro. Soprattutto non volevo che, cambiando città, mi trattassero come mi avevano trattato qui. Per loro rimase sempre un mistero il motivo della mio essere contraria ad andare a scuola. Mi alzai a mala voglia dal letto dopo che mia madre fu uscita. Mi guardai allo specchio. Le occhiaie per i continui incubi notturni si facevano vedere ormai. Mi era difficile nasconderle, nonostante fossi una ragazza non possedevo neanche un trucco e di sicuro avrei fatto un pasticcio se me li fossi messa.
Decisi così di andare giù di sotto a fare colazione e a preparare la cartella. Mi ero appena seduta al tavolo che mio padre e Mrs. Harrison mi chiesero in coro

- Come mai non ti sei voluta alzare dal letto sta mattina?

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