Vampire Love

4.Valter

Nell'immagine: il castello di Valter

È passato quasi un mese da quando è arrivata qui. Il vero problema è che non si vuole sottomettere. Ha accettato il fatto che è in gabbia e si è adattata perfettamente ai nuovi ritmi notturni. Non vuole, però, accettare il fatto di sottomettersi a me. È divertente, vero, ma a volte è estenuante il fatto che continui a resistermi. Mentre sto sistemando alcune scartoffie sul tavolo, sento qualcuno bussare alla porta. Da lì fa capolinea Robert. I suoi capelli rossi sparati in aria e il fatto che sia un morto vivente, fanno sembrare che gli siano esplose le cervella.

-Padrone, è pronta quella cosa per Milady?

- Ti rifersci alla sua iscrizione alla scuola serale? Si, si è pronta non ti preoccupare. Chiamala e falla venire qui, che ora gliene parlo.

Lo liquidai con fare sbrigativo e accompagnai la cosa con un gesto della mano che stava a significare "sparisci". Poco dopo sentii bussare di nuovo. Era di sicuro lei. Le diedi il consenso di entrare.

-Mi hai chiamata?

- Si, ti devo parlare di una cosa.

- Se vuoi parlare di una cerimonia o di qualcosa del genere rifiuto a prescindere.

Il suo sguardo serio e inespressivo faceva risultare il tutto come una grave offesa o una cosa totalmente fuori di testa. Di quello però gliene avrei parlato più tardi, molto più tardi.

- No, mia cara, di quello ne riparleremo più avanti. A differenza di quello che vuoi tu. Quello di cui parleremo sta volta è invece della tua vita scolastica. Ho notato che avevi parecchi lividi quando sei venuta qui. Come ho potuto constatare in questi giorni non sei un tipo violento, per cui ne deduco che quei lividi te li sei fatti a scuola. I tuoi orari sono completamente sballati rispetto a come erano prima, per cui mi sono preso la briga di iscriverti a una nuova scuola serale. Sei contenta?

Nel mentre mi ero avvicinato a lei e le avevo preso il volto tra le mani. Mi scostò la mano con sdegno e fissò i suoi bellissimi occhi viola nei miei vermigli.