Capitolo 5

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La sveglia suonò puntualmente alle 07:00 AM, così insistente che mi alzai dal letto annoiata. Aprii l'armadio e presi i vestiti che avrei dovuto indossare qualche minuto dopo. Finito in bagno e la colazione, andai a vestirmi. Blue jeans con una felpa arancione abbastanza pesante. Indossai le mie converse bianche, unico e grande amore, dopodiché mi diressi nuovamente nella sala da bagno. Ridefinii la sottile matita blu, che si trovava sopra le palpebre degli occhi, e aggiunsi un gloss trasparente sulle labbra. Mi preoccupai di sistemare i capelli, che vennero ondulati fino alle punte, cadendomi poi sulle spalle.
Aprii la porta del bagno e mi diressi in salotto, mentre estraevo il cellulare dai jeans. Oltre l'orario, notai che vi era un altro messaggio non letto. Anonimo, di nuovo. Fu mandato alle due del mattino, ed io dormivo già profondamente per poter sentire la vibrazione del cellulare. Senza pensarci troppo decisi di aprirlo e leggerlo.

-Che c'è? La bambina non ha più bugie da inventare? Sei una puttana.-

"Cancella quel messaggio, alza la testa e sorridi. Sai che niente di tutto ciò è vero, reagisci." Mi diceva la mia vocina interiore.
Cancellai immediatamente quel messaggio, e il precedente inviato quando ero in dormiveglia. Però non potevo continuare così. Qualcuno sapeva, sapeva benissimo e si divertiva ancora a farmi questi giochetti.
Avevo deciso di trasferirmi a migliaia di chilometri da casa per dimenticare tutto, per lasciarmi ogni cosa alle spalle, ma in un attimo, capii che niente di tutto ciò che era successo era realmente finito.
Alzai le maniche della felpa per via dell'improvviso calore che assalii tutto il mio corpo. Di colpo, sentii le mie guance andare a fuoco e un fastidioso bruciore agli occhi. Delle piccole gocce scivolarono lungo i miei zigomi, cadendo poi dal mento. Dischiusi di poco la mano destra, passandola sotto l'occhio corrispondente, e asciugando la lacrima con l'indice. Stessa cosa feci per il lato opposto. Guardai il mio riflesso nello specchio del salotto, non avevo un bell'aspetto, chiunque avrebbe notato che fosse successo qualcosa. Così aspettai qualche minuto, il tempo di riprendermi e mi catapultai fuori casa, dopo aver afferrato velocemente la borsa con i libri che stava sull'attaccapanni. Cercai di non pensare a tutto quello che era appena successo e mi concentrai su altro.

"Jess! Oh merda." Imprecai.

Avevo dimenticato di avvisare Jess, stamattina non l'avevo vista nemmeno a colazione, chissà cosa stesse facendo. Le inviai così un breve messaggio.

-Jess scusami se non ti ho salutata stamattina, sono uscita di corsa. È tutto okay?-

-Hey buongiorno. Non preoccuparti, va tutto bene. Sto finendo la colazione e poi ti raggiungo al college.-

-Va bene, ci vediamo dopo allora. Scusa ancora!-

-Vai tranquilla, a dopo.-

Raggiunsi il college con molta comodità. Una volta entrata vidi l'orario sul display, erano le 07:40 AM, avevo ancora più di una mezz'ora per rilassarmi.
Decisi così, di andare nella stanza che apparteneva a me e Jess. Percorsi il lungo corridoio del college, scegliendo poi le scale al posto dell'ascensore. Non so perché, ma quella mattina mi andava di farle, e poi erano solo due piani.
Posai la borsa sopra la sedia accanto la scrivania, e rapidamente mi buttai sul letto, ancora intatto. Quando mi tolsi le mani dal viso, notai i miei polsi, completamente vuoti. Avevo dimenticato i bracciali a casa.

"Merda."

Venni assalita dal panico e un senso di nausea si impossessò di me. Presi il mio cellulare e cercai di digitare il messaggio più velocemente che potevo.

-Jess sei ancora in casa? Per favore potresti portarmi i miei bracciali? Li ho dimenticati sul comodino, in camera.-

-Oddio mi dispiace tanto, ma sono a due minuti dal college. Se me lo dicevi prima tornavo indietro, ma sono praticamente arrivata.-

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