Un furto di ricordi

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"Dal diario di Elizabeth Margaret Jones, deceduta."

Millie si sedette sullo scomodo letto a una piazza, dove sua nonna aveva trascorso più della metà della sua vita, ovvero quarant'anni. Afferrò la cartella clinica dell'anziana parente e la sfogliò fino a imbattersi nelle pagine del diario ritrovate pochi giorni dopo la sua morte. Erano raccolte in un voluminoso fascicolo racchiuso in una cartellina blu.

Sulla prima pagina erano stampate quelle sette parole:

"Dal diario di Elisabeth Margaret Jones, deceduta."

Millie si guardò intorno con aria furtiva e, fulminea, infilò il fascicolo blu nella propria borsa capiente. Dopodiché si stampò sul viso un sorriso, comprensivo ma anche triste, e uscì da quella camera.

In corridoio incontrò un paio degli psichiatri che avevano avuto in cura sua nonna Elisabeth, per tutti Lizzie, e li salutò con un gesto della mano o un sorriso cortese.

Poi si lasciò alle spalle la Clinica di Salute Mentale "Kingston Hill" e si diresse alla sua macchina, con la coscienza non immacolata e il diario di sua nonna nella borsa.

*****

Millie si sedette sullo sgualcito divano rosso, accanto al finestrone che forniva la luce al soggiorno del suo appartamento a Manhattan.

Aveva il fascicolo sulle ginocchia e un blocco per appunti e una penna in mano. Era pronta a fare luce sui motivi che avevano portato sua nonna in quella clinica. Tolse il tappo alla penna e iniziò a leggere.

The strange events in the October 1961.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora