Day 6 - Affair

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La mano gentile dell'uomo che le carezzava la schiena nuda la risvegliò dal leggero sonno in cui era caduta, le dita rese ruvide e callose dal duro allenamento a cui si sottoponeva ogni giorno tracciavano con un'incredibile delicatezza le linee irregolari e in rilievo che solcavano la pelle candida della ramata, provocandole caldi brividi in tutto il corpo. Un gemito lasciò le sue labbra sottili e rosate quando le attenzioni del corvino dietro di lei si spostarono su una cicatrice fresca e ancora dolorante posta sulla spalla, guadagnata nella spedizione avvenuta appena la settimana prima, insieme agli innumerevoli graffi rossastri che le deturpavano le braccia e il volto. La mano bloccò i propri movimenti e la ragazza percepì un soffio leggero prendere il suo posto, sostituito poco dopo da delle labbra sottili che conosceva fin troppo bene e che la fecero gemere nuovamente. L'uomo continuò a baciare la pelle candida e morbida della compagna, facendola girare su se stessa in modo che la schiena fosse a contatto con il materasso, fino a congiungere le loro labbra in un bacio leggero e delicato, carico delle proprie scuse per aver recato altro dolore a quel corpo già martoriato dalla vita militare. La ramata sorrise, portando la propria mano destra sulla guancia dell'uomo che amava carezzandola dolcemente e passando la sinistra sulle sue spalle larghe e forti, facendola risalire fino ad intrecciare le proprie dita con le corte ciocche corvine del soldato, approfondendo nel frattempo il bacio che si stavano scambiando.

In breve tempo si ritrovarono impegnati nella medesima danza che aveva tolto loro il sonno la notte precedente, i loro corpi perfettamente incastrati, i loro cuori palpitanti all'unisono, le loro anime indissolubilmente legate.

La mattina seguente l'alba sorprese i due amanti ancora abbracciati l'un l'altro, svegliati dal timido raggio di sole che si era intrufolato nella camera da letto. In silenzio si alzarono, lavarono e vestirono senza rivolgersi nemmeno uno sguardo, pronti ad affrontare quel mondo terrificante in cui si erano ritrovati a vivere.

Usciti da quella stanza l'uno svoltò verso destra e l'altra verso sinistra, non una parola di affetto o di saluto risuonò nella fredda aria mattutina.

Usciti da quella stanza loro erano il Capitano Levi e la soldatessa Petra Ral, nulla se non il rapporto di rispetto reciproco vigente tra un superiore e una sottoposta a legarli.

Gli ordini erano chiari: nessuna relazione amorosa tra compagni d'armi.

Nota autrice

Allora, nonostante il mio vergognoso ritardo rieccomi, più che intenzionata a non lasciare questa raccolta incompiuta!

Come avrete notato ho saltato il day 5 per la semplice ragione che per ora non mi vengono in mente idee che non siano troppo scontate e non voglio scrivere qualcosa di cui non sarei soddisfatta...

Comunque appena mi arriverà l'ispirazione divina state pur certi che sistemerò la storia aggiungendo il 'capitolo fantasma'! xD

Un grazie di cuore a chi è arrivato fin qui e a presto 😘

Luna

Rivetra Week 2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora