Ho sempre sognato di viaggiare,scoprire il mondo e magari trasferirmi in un paese lontano.
Forse perché ero una grande fan di Dora l'esploratrice o forse solo per il semplice fatto di aver visto album fotografici enormi di viaggi che mia nonna ha sempre amato mostrarmi nei momenti in cui ero triste,sin da piccola,il mio desiderio era quello di viaggiare.
Solo la sensazione di conoscere luoghi nuovi,usanze nuove,lingue nuove e persone nuove mi ha sempre affascinata.
Ho promesso a me stessa che,arrivato il momento giusto,avrei viaggiato e mi sarei trasferita. Ma non sono ancora pronta,non adesso.
Qualcuno si chiederebbe "cosa c'entra questo discorso adesso? Cosa c'entra con la tua vita?" Beh semplice: ci trasferiamo.
Non sono pronta per lasciare il paese dove sono nata e cresciuta,non sono ancora pronta per abbandonare tutto questo;avevo pianificato di trovarmi una casa in America una volta trovati i soldi necessari per gli studi e magari per mantenermi senza dover chiedere aiuto a mia madre,che in questi tempi sembrava più mestruata del suo solito;ma non adesso.
Ho una sorella più piccola Isabel di 5 anni e.....i miei genitori...ecco: loro,la causa del mio trasferimento.
Hanno litigato perché mio padre ha tradito mia madre:non è mai stato un con la coscienza pulita,ha sempre avuto qualche altra donna ma mia madre era troppo accecata dall'amore che provava nei suoi confronti per accorgersene.
Non fraintendetemi,mio padre é stato un ottimo genitore nei nostri confronti,ci ha viziate e insegnato ogni piccola cosa che un padre dovrebbe insegnare alle proprie figlie.Hanno divorziato da qualche mese e, visto che siamo affidate a mia madre,dobbiamo seguire lei: io non ho ancora compiuto 18 anni quindi sono ancora sotto la sua responsabilità.
Ha deciso di cambiare aria dice che ci farà bene perché "Londra ha troppi ricordi".Non ho nonni né zii da parte sua così ha deciso di trasferirsi da una sua amica che è partita per l'Australia alcuni anni fa.
Sapete quelle amiche del liceo con cui si passano i momenti più bizzarri e imbarazzanti della nostra vita?Bhe lei era una di quelle da quanto ho capito,era la "sorella che non ha mai avuto".
Già,proprio così andremo a vivere a Sidney in Australia. Ha detto di aver già trovato una casa per noi che è anche abbastanza carina ed è molto vicina alla casa di questa sua amica.
Quindi beh,andremo in Australia.Siamo pronte,le valige sono pronte e la casa è vuota,troppo.
La mia camera,se ancora si può chiamare così,è la stanza che mi mancherà di più: era il mio rifugio."Avete preso tutto?"ci domanda nostra madre accarezzando dolcemente le nostre schiene.
"Si mamma,tutto"diciamo contemporaneamente io e mia sorella girandoci per essere avvolte in un caloroso abbraccio materno.
Devo ammetterlo:per essere una diciassettenne adoro ricevere affetto da mia madre ."Ok,allora possiamo andare. Lo so che può sembrare difficile lasciare tutto ma vi prometto che sarà bello,ci rifaremo una vita e saremo felici" sospira lasciando dolci baci sulle nostre nuche.
Le tipiche parole da trasferimento.Saliamo sul taxi che ci porta all'aeroporto dove ci aspetteranno altre 10 ore di viaggio.
Dopo quasi un'ora ad aspettare chiamano il nostro aereo diretto verso Sidney.
Ho sempre amato i viaggi ma non quelli così lunghi:sono già passate 5 ore di viaggio e non so per quanto resisterò ancora:ho dormito per qualche ora e adesso non ho niente da fare; mia sorella dorme come un ghiro attaccata alla mia spalla e mia mamma idem:MI HANNO IMMOBILIZZATA E IO DEVO ANDARE AL BAGNO. CHISSENE FREGA SE SI SVEGLIANO IO DEVO PISCIARE.
Okok,vi risparmio il viaggio.
Sapete,i miei scleri contro una signora anziana per il suo pessimo gusto televisivo e la scena di un signore arrivato quasi a vomitarmi addosso preferirei evitarle.
Arriviamo a Sidney circa alle dieci.La casa non è molto distante dall'aeroporto:solo qualche chilometro; ma comunque un'oretta ci vorrà sicuramente.
Arriviamo sane e affamate alla nostra "nuova casa";è strano chiamarla così,ma mi ci dovrò abituare
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Paradise
FanfictionSapevo che sarebbe stata dura; sapevo che sarebbe stato difficile; sapevo che avrei sofferto; Ma la mia mente era fusa quindi non pensavo,io amavo e basta.