"Te l'ho detto mille volte, devi stare attendo a dove ti appoggi! Non vorrai mica essere eliminato!?"
"So bene cosa mi raccomandi Mamma, ma non sono un bambino e sai bene quanto io sia attento. Sono passati anni ormai!"
"Sono passati anni dalla teoria, questa è pratica ed è la tua prima volta. Non si può mai star tranquilli, conosci le regole in vigore della gerarchia!"
"C'è sempre una prima volta a tutto, non è così? ...E a tal proposito, dobbiamo andare al raduno!"
-----------------------------
Il parquet in legno di ciliegio stava consumandosi negli anni, mostrando profondi solchi scuri oltre a qualche pezzo mancante. Tuttavia la sala da pranzo non sembrava messa peggio, era un luogo perfetto per quell'incontro. Il raduno si sarebbe tenuto lì.
Fu un raduno grande, che ci costrinse ad occupare quasi l'intera casa. Vennero quasi tutti quelli che eravamo soliti incrociare in quel quartiere.
"Mamma! Mamma! Mamma!"
"State calmi, mancano solo pochi giorni all'assedio. Stiamo attuando gli ultimi piani. A seconda delle vostre abilità e qualità, sarete smistati nelle differenti mansioni che già lungamente conoscete."
Fece una breve pausa, interrotta solamente da qualche fischio d'incoraggiamento.
"So bene quanto alcuni di voi stiano fremendo, ma l'attesa ci fortifica. Ogni giorno le nostre fila raddoppiano."
"Attacchiamo subito!!" - un grido si levò dalla folla, incitando una manciata di fanatici.
Mamma alzò un solo arto per fermare sul nascere quell'incipit di fame e ira.
"Non se ne parla! Voi che avete parlato disturbando così il nostro raduno vi apposterete in bagno!"
"In bagno? Quello è un lavoro sporco.."
"Non voglio sentir storie! Voi, alla mia sinistra, andrete in cucina. Entrambi questi luoghi dovranno essere attentamente presidiati e colonizzati, sarà proprio qui che ingigantirà la nostra epica rivolta."
Passarono circa tre giorni, nel frattempo nessuno di noi aveva dato cenno di mollare, triplicandosi nelle mansioni assegnateci in origine. Eravamo pronti, lo avvertivo. Nessuno aveva abbandonato l'appartamento, nemmeno gli inquilini ignari di tutto.
Ero venuto a conoscenza del fatto che anche altri edifici erano stati presi d'assalto sulla nostra stessa scia di pensiero e azione. Non c'erano dubbi, non avremmo fallito, nemmeno questa volta.
Nel frattempo io ero stato collocato in cantina, tutte le matricole passano dalla cantina prima che altrove. Non era di certo un luogo amato, ma era di certo uno dei più sicuri, "meno bazzicati" da Loro.
"Voi qui di fronte, andrete al piano superiore, nelle camere da letto. Soffocherete notte dopo notte gli ignari inquilini di questa casa. Anche il gatto, si, dato che ci siete rompete le palle al gatto!"
Ognuno fece del suo meglio per attuare il proprio dovere; arrivò notte fonda e nemmeno ci rendemmo conto che tutti indistintamente dal ruolo importante o meno che potessimo avere. In men che non si dica, avevamo colonizzato ogni superficie calpestabile e non. Molti di noi perirono contro le tecnologie moderne. Alcune riescono a debellarci, altre addirittura a prevenirci. Tuttavia morire non è stato e non sarà mai un problema per quelli come noi, poiché la prossima generazione sarà ben più potente e corazzata.
"Ce la faremo!" - urlò Mamma.
"Si" - rispondemmo infine noi.
"Anche questa missione è andata in porto. Benché molti di noi sono periti alle armi del nemico, noi saremo quelli che chiamano la generazione successiva.. coloro che porteranno potenziamento avanzato per il prossimo grande raduno."
"Mamma! Mamma! Mamma!"
"Oh si.." - sogghignò infine Mamma - "Noi Batteri conquisteremo il Mondo."
![](https://img.wattpad.com/cover/149035670-288-k306644.jpg)
STAI LEGGENDO
Tales of Nowhere
Short StoryRaccolta di racconti e di esercizi di scrittura. Un misto di generi che si intreccia con una sola ed unica impronta, quella dell'assurdo e del malinconico. Un timbro che li rende innegabilmente opere personali. Buona Lettura!! ------------ PROLOGO ...