Il tragitto guidato

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Dopo aver sconfitto Rufus continuarono a camminare.
Trovarono un vecchio luna park abbandonato esplorarono tutte le attrazioni, anche se non erano più in funzione.

Poi videro un piccolo teatrino, era tutto decorato in oro e le tappezzerie di color celesteq, a Josephine le brillavano gli occhi.

Sentirono dei sussurri provenire dagli spogliatoi, dove si cambiavano gli attori.

Le pareti, i corridoi, insomma tutto iniziò a tremare i pezzi di intonaco del soffitto iniziarono a staccarsi.

Provarono ad entrare nello spogliatoio, c'erano dei manichini, ancora vestiti con vecchi abiti di scena, uscirono tre spettri di colore diverso, il colore dipendeva da che morte avresti subito.

I colori scuri avevano subito una morte violenta e i colori chiari avevano subito una morte tranquilla.
Due erano scuri e l'altro era chiaro; Josephine e Hallmos erano molto curiosi del perché quel fantasma fosse chiaro ma non glielo chiesero per educazione e per non ricordare al fantasma della sua morte.

I tre fantasmi rientrarono nei manichini di legno, e uscendo dal circo essi indicarono la strada, alzando un braccio.

Loro tre erano stati molto cordiali con Josephine e Hallmos perché avevano un odio in comune, la bestia, che aveva rubato i tre corpi dei fantasmi, per farcene un disgustoso banchetto, e la pelle usandola per costumi, e riguardo a Josephine le aveva strappato gli zii da davanti ai suoi occhi umidi.

Dopo che si erano incamminati sulla strada indicata, Jsephine si fece una domanda, <e se...i miei zii fossero stati dei quadri ?>

Josephine e Hallmos dopo qualche giorno, che erano i cammino, videro una sorgente di acqua dolce, si fiondarono su di essa e si abbeverarono.

Poi, dopo aver ricominciato a camminare, videro due ombre in lontananza.

Josephine urlò<siete voi, zii?!>.

E dalle due ombre inquietanti nn si sentì nessuna risposta, a Josephine iniziò a imperlarsi la fronte di sudore.

Avvicinandosi, le ombre si fecero sempre più nitide.

Poi, la sagoma femminile disse <Josephine?!>

Josephine rispose di si, dopo un silenzio tombale disse <chi siete?>

E le due sagome che ormai erano persone dissero in coro <i tuoi genitori!>.

Josephine corse da loro abbracciandoli, disse incredula <siete veramente voi?>

E, i presunti genitori, con un'aria minacciosa dissero <NO!> si trasformarono in due creature repellenti, con la testa di pesce gatto e il corpo da uomo.

In un lampo uno di loro estrasse una sfera luminosa dalla tasca e la scaraventò per terra.

Hallmos non sapeva cosa fare, disse <un'alta volta, no!> corse verso quel lampo, prese per mano Josephine e scomparve con loro.

Josephine e la foresta di ArinvelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora