Josephine Olduen

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Josephine aveva 17 anni quando tutto questo capitò, viveva con i suoi zii Albert Olduen e Mery Olduen, era bello per lei vivere con loro erano molto dolci forse un pò taciturni, perché i suoi genitori erano morti quando lei aveva solo 8 anni.
I suoi zii erano ormai anziani con la pelle cadente che gli pendeva dal collo, gli occhi scoloriti apparentemente appannati e rughette che invadevano loro il corpo.
Josephine era solitaria, aveva una maschera che portava per non far vedere il suo viso triste e sconsolato per la morte dei suoi genitori; aveva dei bellissimi capelli mossi biondi quasi dorati e gli occhi le brillavano di un azzurro celeste, era una ragazza molto magra con le braccia e le gambe che alla vista apparivano stecchini.

Abitavano a Buncamps, una cittadina lontana dal centro, a lei piaceva la sua casa, anche se ormai andava a pezzi, con un giardino curato e un altalena arrugginita con la vernice che si squamava.

Josephine un lunedì mattina si sveglio verso le 9.00, andò in giardino e vide i suoi zii che facevano un passeggiata sul sentiero che portava alla fontana, non appena si avvicinò per raggiungerli un lampo blu elettrico attraversò il cielo e li colpì. Scomparvero nel nulla.

Josephine aspetto 2 o 3 giorni fissando l'orologio che avevano in cucina per vedere se facevano ritorno ma cosí non fu, scappo di casa e andò nella foresta di Arivel chiamata anche la foresta oscura.

In quella foresta trovò un sentiero che portava a delle rovine di un castello. C'era una porta di legno sorretta da due colonne corinzie piene di edera e altre pianti rampicanti, c'era qualcosa di strano in quel castello, perché ogni quarto d'ora, attorno al castello cambiava stagione.

Josephine si avviò alla porta del castello, entrò e non vide delle normali rovine che avrebbe dovuto vedere ma trova completamente un'altro mondo.

Josephine e la foresta di ArinvelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora