Le mie braccia affondarono nella sua felpa spessa e potevo sentire la durezza del suo addome scolpito, strizzai gli occhi scacciando via la visione del suo corpo perfetto e appoggiai la testa sulla base del suo collo. Dallo specchietto potevo vedere il riflesso del suo volto compiaciuto e soddisfatto che mi infastdì un po', ma ero troppo in tensione per pensare a simili sciocchezze e il mio sguardo ricadde sull'asfalto grigio che scorreva sotto di noi. Dopo un po' mi abituai alla velocità, la mia testa pareva così pesante nonostante non stessi pensando a nulla, ero così in pace e niente sembrava avere più importanza mentre il vento ghiacciato mi travolgeva facendo muovere freneticamente i miei capelli ondulati.
I capelli ricaddero di colpo sulle mie spalle, sussultai a questo improvviso cambiamento: ci eravamo finalmente fermati. Sfilai il casco e scesi dalla moto un po' goffamente, feci qualche passo all'indietro mentre scuotevo a arruffavo i miei boccoli castani. Kyle fu subito di fianco a me e mi prese per mano, lo guardai stranita e lui ricambiò con un enorme sorriso -andiamo dai!- esclamò mentre correva verso una deliziosa baita. Non avevo neanche avuto il tempo di guardarmi attorno che mi trascinò via con sé ed io non potevo far altro che seguirlo a grandi passi -Kyle, aspetta- dissi ridacchiando e cercando di non perdere l'equilibrio.
La porta si aprì e strinsi con forza la sua mano quando fui travolta dagli sguardi delle persone che stavano all'interno della casa e che erano radunate intorno ad un tavolino. Un paio d' occhi si aggiunse con un po' di ritardo agli altri che mi fissavano con perplessità. Dedussi che stavano bevendo della Vodka dalla bottiglia che uno di loro impugnava, poi finalmente Kyle interruppe l'imbarazzante silenzio
-lei è Amy, la ragazza di cui vi ho parlato-
Tutti mi salutarono, io ricambiai scuotendo la mano timidamente e poi ci invitarono a sederci.
-io sono Andrew- disse sorridendo un ragazzino dai capelli biondo cenere. Al contrario di Kyle, Andrew aveva i capelli corti e degli occhi grigi come le nuvole che affollavano il cielo quel giorno, era molto esile e la sua altezza lo rendeva ancora più magro di quello che era. Strinsi la sua mano sottile quanto la mia e ricambiai il sorriso.
-io sono Jeremy!- esclamò entusiasta un altro ragazzo che pareva più grande del primo, forse per il suo fisico palestrato. Lui aveva i capelli castani come i miei e gli occhi neri come la pece, la sua pelle era scura al contrario di quella di tutti gli altri e si accarezzava con stile la barbetta un po' trascurata.
Infine si presentò una ragazza -io sono Evelyin- disse dolcemente con un sorriso che fece comparire due piccole fossette sul suo viso delicato. Lei aveva i capelli bianchi, probabilmente tinti (o almeno lo speravo per lei), raccolti in uno chignon disordinato, i suoi occhi azzurri e freddi come il ghiaccio erano evidenziati dall'abbondante trucco e le sue labbra parevano quasi rosse sul suo volto pallido.
Rimasi incantata dalla sua imperfetta bellezza per qualche secondo prima di tornare alla realtà.
-Ti unisci a noi?- fece Jeremy accennando alla bottiglia di alcolico ora poggiata in un angolo del tavolino.
-perchè no- risposi con aria maliziosa.
Notai sul volto di Kyle un pizzico di stupore, poi fece capolino il suo sorriso caldo e afferrò la bottiglia, si versò una buona dose di Vodka e me la passò. Feci lo stesso, portai il bicchiere alla bocca, volsi uno sguardo ad Evelyin che era concentrata nel versare li liquido nel bicchiere, sorrisi e poi mandai giù.
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Ringrazio molto chi sta seguendo e leggendo la mia storia, spero che vi piaccia, mi farebbe molto piacere conoscere le vostre opinioni visto che è la prima che scrivo, grazie ancora per l'attenzione :)
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"Come una foglia in autunno."
Teen FictionAmy, una ragazza di 18 anni, riesce dopo una lunga attesa a realizzare il suo sogno nel cassetto trasferendosi in Canada. Qui finalmente si sentirà libera di essere se stessa evadendo dalla monotona realtà che la circondava, ma purtroppo per Amy le...