Quel bacio fu la scintilla che fece accendere il fuoco, tutta la passione che provavano l'uno per l'altra la sprigionarono in quella notte, i loro corpi senza veli erano in perfetta sintonia; trascorsero una serata piena di passione, brividi e amore. fu la prima volta che Cristina provò delle emozioni così intense per qualcuno senza vergognarsi.
-la mattina seguente-
La ragazza si svegliò sentendo l'odore pungente di una sigaretta accesa, non ha mai sopportato quell'odore sin da piccola anche quando suo padre era solito fumare.
Si alzò dal letto, si mise addosso una maglia e si diresse verso la terrazza accessibile dalla camera e abbracciò Marco da dietro baciandogli la schiena -buongiorno, come sei mattiniero oggi-
Il ragazzo si girò verso di lei -buongiorno piccola- disse con il fumo che gli usciva ancora dalla bocca - come mai già sveglia?-
Cristina sentendo ancora l'odore della sigaretta non riuscì a trattenersi e dal suo volto si fece scappare una smorfia di disgusto. -la prossima volta chiudi la porta se devi fumare- disse con un sorriso espresso solo per cortesia. -oh scusami avrei dovuto chiedertelo, non pensavo ti dasse fastidio, scusa- disse spegnendo la sigaretta appena iniziata.
-emh io vado a farmi una doccia veloce almeno mi sveglio un po', non sono abituata a svegliarmi così presto- Marco accennò un sorriso e annuì.
Lei ritornò in camera e prese un paio di mutande e una maglia nuova, si diresse in bagno ed entrò in doccia.
Nel frattempo Marco andò in cucina e preparò la colazione per entrambi. -Cri, la colazione è pronta!-
-ARRIVO-
uscì dal bagno già vestita, con i capelli raccolti in un asciugamano e con gli occhiali da vista.
Era la prima volta che Cristina si faceva vedere così, è sempre stata molto severa e precisa con il suo aspetto ma con Marco era diverso, si sentiva a proprio agio in ogni situazione.
Si sedettero al tavolo e parlarono del più e del meno, dall' ex lavoro di Cri a ciò che avevano fatto la sera prima; fino a quando Marco diventò serio e disse quelle due parole che appena pronunciate fanno venire mal di stomaco a chiunque -devo parlarti-
Cristina appunto sentí una lieve fitta allo stomaco provocato dall'ansia, rimase in silenzio ad ascoltare ciò che il ragazzo aveva da dirle
-Cri, dalla prima volta che ci siamo visti mi sono espresso sulla tua meravigliosa voce, ieri sera ho avuto la conferma. Hai una voce meravigliosa e secondo me dovresti sfruttarla a dovere-
La ragazza non lo fece finire che subito iniziò a sminuirsi come era solita fare -ci sono persone di gran lunga più brave di me a cantare, non ho mai portato avanti questa mia passione, non ho mai avuto la possibilità di prendere lezioni di canto, non posso permettermelo, soprattutto ora che non ho più un lavoro-
Marco la guardò fissa negli occhi, come se volesse farle capire che non c'è motivo per sminuirsi e che doveva credere di più in se stessa -ho parlato con Andrea, il vocalist della mia piccola band ed è ora di proporlo a te, per il genere che facciamo noi una voce femminile ci starebbe benissimo, perciò, ti andrebbe di provare a lavorare con noi? Per il momento non è nulla di impegnativo, la band deve ancora crescere e la tua voce è ciò che alimenterà la crescita-
Alla proposta del ragazzo Cristina rimase senza parole, improvvisamente le si creò confusione nella sua testa, non sapeva cosa dire, se accettare o rimanere con i piedi per terra, da un lato avrebbe voluto saltellare per tutta la casa di felicità e dall'altra avrebbe voluto mettere la testa sotto la sabbia per non dover prendere una decisione.
-io sono una ragazza semplice, Marco ho sempre lavorato in un pub e non ho mai aspirato a diventare una cantante o nemmeno avere un impiego un po' impegnativo, potrei accettare ma non saprei se questa è la mia strada capisci..?-rispetto le tue idee e le tue scelte, ovviamente non mi devi ora una risposta, potresti magari iniziare registrando qualcosa, poi prenderai una decisione, ci stai?-
Cristina con molto imbarazzo accettò, i giorni successivi li passò pensando a come sarebbe stato l'incontro con gli altri ragazzi della band. La settimana successiva i ragazzi si incontrarono a casa di Marco che presentò Cri agli altri, i ragazzi la fecero subito sentire a suo agio, e senza che se ne accorgesse Cri iniziò a cantare senza timidezza.
si integrò molto bene con gli altri ragazzi e diventarono tutti buoni amici.
Dopo svariati incontri di lavoro riuscirono a creare 9 pezzi e arrivò il giorno in cui andarono nel loro piccolo studio di registrazione, sembrava di stare in un piccolo appartamento, c'era un divano, televisione, bagno..e L'attrezzatura arrangiata in maniera molto sbarazzina con un microfono circondato da un pannello isolante e un quadro per il mixaggio.Fu una giornata particolarmente lunga e stancante per tutti i ragazzi, dopo aver registrato si e no tre pezzi decisero di prendere una piccola pausa, due giocavano con i videogiochi, uno strimpellava note alla chitarra e Cristina si lasciò cadere sul divanetto e Marco fece la stessa cosa mettendosi in modo da portare il suo braccio dietro al collo della ragazza per coccolarsela.
Cristina si sentì come se tutti nella stanza la stessero guardando, sperò fosse solo una sua impressione ma uno dei ragazzi disse -ah lo sapevo, cris mi devi 5 euro- tutti scoppiarono a ridere, tutti tranne Cristina. Si sentì presa in giro, come se loro avessero scommesso che fosse entrata a far parte del gruppo solo perché lei e Marco stavano insieme. Non ebbe il coraggio di replicare, semplicemente si scansò da Marco e si alzò dal divanetto uscendo sul piccolo balconcino, Marco dopo aver inevitabilmente rivolto ai ragazzi uno sguardo quasi di disprezzo raggiunse Cri sul balcone e la vide piangere, lui tentò di abbracciarla ma lei cercò di evitare qualsiasi tipo di contatto fisico e gli volse le spalle, Marco l'afferrò per i fianchi e le prese il viso tra le mani, la guardò negli occhi e le chiese scusa,Cristina cercò nuovamente di sfuggire ai suoi sguardi e disse-Ci sono rimasta molto male, lo sai la mia vita non è stata facile,per quanto possa sembrare forte ho sempre avuto bisogno dell'approvazione degli altri, ho sempre fatto in modo di accontentare tutti e soprattutto di non far pesare la mia presenza, con te sto bene, lo sai e con i ragazzi mi sono sentita accolta e accettata come non mi era mai capitato prima, però a quanto pare non sono adatta neanche per stare con voi, probabilmente merito di vivere la mia vita da sola, non merito nessun aiuto e nessun tipo di amore- -Per favore, perdonami, ho sbagliato, ti chiedo scusa anche da parte dei ragazzi, ma non ho affatto riso per la scommessa, mi ha solo fatto ridere il modo in cui Andi lo ha detto, e ricorda, tu meriti tutto l'amore del mondo e io voglio dartelo, sei la mia piccola donna e per sempre voglio starti vicino, io sono orgoglioso di te, quando cammino con te per strada mi sento forte, mi sento privilegiato perchè tu sei con me, tu sei parte di me e per sempre ti difenderò e difenderò il nostro amore, ti prego perdonami- Cristina solo dopo l'affermazione di Marco riuscì ad alzare di nuovo lo sguardo e istintivamente lo abbracciò forte e disse-Giurami che non mi lascerai mai, giuralo- non servirono parole, bastò uno sguardo e un dolcissimo bacio, perchè è così che accade quando si ama, tutto si risolve, tutto torna perfetto perchè il sentimento è più forte di ogni ingustizia, di ogni delusione. -So quanto pesano in te quelle paure e tutta quella solitudine, so che non potrai certo dimenticarle ma adesso ci sono e per sempre ci sarò io- disse Marco. I due restarono per un po' in silenzio ad osservare il tramanto giurando davanti a quella meravigliosa e particolare luce che il loro amore non sarebbe mai finito e che sarebbero rimasti legati per sempre, poi tornarono dai ragazzi che subito si scusarono con Cristina e Marco.

STAI LEGGENDO
Toxic Love
Romanceuna ragazza piena di talento, un talento che però deve ancora scoprire.