1.13 [Tempo]
•Il tempo è inevitabile: passa per tutti, ci fa aspettare, ci fa soffrire. Nessuno può fermarlo. C'è chi vorrebbe molto piú tempo per fare una determinata cosa alla quale, con rammarico, non ha la possibilità di dedicarsi molto; c'è chi, invece, vorrebbe che il tempo volasse, svanisse in un lampo, perché stanco di quei momenti, di quelle situazioni e di quella monotona vita. C'è chi spreca il proprio tempo; chi, invece, lo usa per fare tutte le cose che reputa piú importanti e necessarie. C'é chi vorrebbe andare avanti nel tempo; chi, invece, indietro. Tutti quanti hanno un motivo, una ragione ed una spiegazione, che mai ci verranno esposte, perché provenienti dai meandri piú oscuri ed intimi dei nostri pensieri, sentimenti ed istinti. Il tempo è un mistero, ma l'uomo ancora di piú.
1.14 [Notte]
•Anche se a notta fonda, Katsuki aveva deciso di farsi una passeggiata risanante per rinfrescarsi le idee e scacciare i cattivi pensieri. Negli ultimi tempi, piú o meno dall'insolito episodio avvenuto a casa di Eijorou, Katsuki aveva iniziato a sentirsi piú strano, come scosso. Qualcosa lo turbava, lo mandava in confusione, lo faceva sentire terribilmente confuso. Quel rosso, in qualche modo, era la causa di quei problematici pensieri.
《Capelli di merda...》
Grugnì, calciando un sassolino immerso nella chiara e pulita sabbia della spiaggia sulla quale si trovava. Alzò la testa, rivolgendo il suo sguardo dell'incredibile e calmo mare, che, riflettendo la luce su di sé, pareva quasi cristallino, fatto di vetro. Tutta la zona, grazie a quel piacevole dettaglio, era parecchio illuminata da una fredda luce lunare. Gli splendidi occhi cremisi del biondo brillarono alla luce di quella limpida tavola composta d'acqua salata. Fu una notte piena di pensieri, riflessioni e paranoie, che sarebbero rimaste segrete a tutti, se non alla coscienza del biondo.
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Alba || Kiribaku
FanfictionTratto dalla storia: Fra tutti quegli inizi, che ogni giorno ne sorgevano di nuovi, dando inizio ad una nuova storia, una fiammella era appena nata. Era debole, flebile ed affievolita, quasi trasparente, se paragonata alle più voluminose. Quella pic...