15 Andrò via da voi

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I raggi del sole mi riscaldano ed e una fortuna che facciano questo e che non mi uccidano, tutto lo devo alla mia collana a forma di goccia che mi permette di muovermi al sole.
Mi vesto molto velocemente e mi dirigo al piano di sotto nella sala in cui i vampiri egiziani si allenano.
Li ammiro uno alla volta mente si allenano, sembrano bravi a proteggersi ma non potranno mai sconfiggere le streghe se combattono tra loro, non arriverebbero mai al punto di farsi del male troppo leali gli uni con gli altri.
- Signorina Ginevra i suoi ospiti sono arrivati.
Mi sento annunciare da Adam.
- Falli venire qui dentro, grazie.
Dopo le miei ultime parole li vedo entrare, la mia famiglia, coloro che mi hanno resa chi sono oggi.
- Sandro finalmente siete arrivati.
Lo accolgo abbracciandolo, alla fin fine e come se fosse un secondo o terzo padre per me.
- Tu chiami e la famiglia arriva.
Mi risponde lui abbracciandomi forte.

Senza neanche rendendomene conto cala un silenzio tombale nella stanza, dove i vampiri e i cacciatori si trovano nei lati opposti della stanza.
- Che succede qui dentro?
Interrompe quel silenzio Victor entrando con al suo fianco Louis.
- Ci serve un esercito e io ho chiamato degli amici.
- Dei cacciatori?
Sento domandare Victor stupito.
- Ma hai visto come combattono Victor? Non si farebbero mai del male uno l’altro e questo li mette in difficolta, invece se i cacciatori si allenano con loro c’è la probabilità che possano migliorare.
Gli rispondo.
- L’importante e che non ammazzino nessuno.
Sento rispondere Victor, e arrabbiato e forse so anche il perché.
Ma lui sa che la mia è una buona decisione.
- Non ammazzeranno nessuno ma anche i vampiri devono fare i buoni.
Rispondo guardando i vampiri davanti a me.
- Se loro non ci impalano noi, non gli faremo nulla.
Sento rispondere uno di loro.
- Ok iniziate tutti a prepararvi io devo chiamare altri vampiri dall’Inghilterra e Francia torno presto.
Sento rispondere Victor prima di far segno a Louis di seguirlo.
Mentre i cacciatori e i vampiri si allenano, io e Sandro camminiamo a braccetto per il giardino della villa. Gli racconto tutto, tutto quello che ho scoperto su di me e sulla mia vera famiglia. Ma quello che mi stupisce e che lui già sapeva tutto.
- Che significa che tu sapevi tutto?
Gli chiedo con voce alterata, non sopporterei se qualcun altro mi avesse mentito.

- Dal primo momento che ti ho incontrato, mi sono accorto della tua somiglianza con lui.
- Lo hai conosciuto?
Gli chiedo stupita.
- Sì la notte in cui tu andassi in Francia per dare la caccia a Victor.
- Lui sapeva che io?
Le parole mi muoiono in gola.
- Lui sa tutto di te. Sa di Victor e Louis dell’amore che provi per entrambi, del perché sei scappata da loro, lui ti ha seguita in questi secoli Ginevra.
- E io non mi sono mai resa conto di nulla.
Gli rispondo fermandomi in mezzo all’enorme giardino.
- Ti e sempre stato affianco, la collana che indossi me la donata lui anni fa.
- Vi parlate ancora?
Gli chiedo.
- No mi disse che per qualche anno si sarebbe diviso da te perché aveva delle faccende da sbrigare per la tua protezione ma mi assicurò che sarebbe tornato.

- Sei arrabbiata?
Mi sento chiedere da Sandro dopo aver ricominciato a camminare dirigendoci verso la porta principale del castello.
- No, come potrei. Mi hai addestrata e fatta diventare quella che sono oggi, ti devo molto.
- O no bambina mia io ti devo molto, hai liberato le mie terre dai mostri, anche se tuoi simili.
- Odiavo i vampiri perché pensavo che mi fosse stato imposto di diventare cosi.
- Ora non li odi più?
- Un po’ si soprattutto quelli che pensano di essere grandi e forti.
- Come Victor?
Mi sento chiedere.
- Come Victor...

Gli rispondo sorridendo.
- Signorina Ginevra la prego vendo i signori Louis e Victor si stanno battendo a duello.
Non smetteranno mai di fare i bambini, penso mentre seguo Adam per il castello per poi ritrovarmi i vampiri ad assistere al duello e Louis e Victor con i vestiti sporchi di sangue.

- CHE SUCCEDE QUI?
Urlo entrando nel saione.

- CI SEI ANDATO A LETTO
Sento urlare Victor, mentre accoltellava lo stomaco di Louis.
- Sei geloso
Sento rispondere Louis, prima di rialzarsi e pugnalare a sua volta Victor.
- ORA BASTA.
Mi metto ad urlare.
- VOI FUORI E NON AZZARDATEVI AD ORIGLIARE.
Urlo rivolto ai vampiri che dopo il mio urlo iniziando ad uscire dalla sala chiudendo la porta.
- E VOI SI PUO SAPERE CHE VI SALTA IN TESTA?
Chiedo urlando ancora.
- Chiedilo a lui e stato lui ad iniziare.
Mi risponde Louis.

- Si può sapere che ti e saltato in testa di fare? E tutto oggi che sei rabbioso.
- Non sono affari tuoi.
Mi risponde mentre butta la spada, a terra e cerca di uscire.
- No ora tu parli qui e ora, sono stanca di vostri conflitti.
- Sei andata a letto con lui.
Mi risponde mentre con la mano destra mi porta dietro una ciocca di capelli che per la rabbia e finito sul viso.
- Mi hai vista stamattina all’alba non e una novità e io ho visto Corinne la nuova cena.
Gli rispondo dopo aver fatto un passo indietro, non posso ricaderci no non posso.

Improvvisamente lo vedo prendere un tavolo e scaraventarlo sul muro.
- COME PUOI SOLO PENSARE CHE CORINNE O RAMONA O TUTTE LE DONNE CHE ESISTONO SU QUESTO PIANETA POSSANO SOLO AVERE UN CONFRONTO CON TE.
Mi urla contro, con i canini di fuori come se fosse pronto da un momento all’altro a mordermi.
- Lo stai facendo di nuovo stai scegliendo lui, ma e normale lui e Louis, quello buono e romantico, chi sceglierebbe mai un mostro come me.

Continua a parlare, prima di sorpassarmi di nuovo ma non ho intenzione di lasciar correre forse e un bene mettere la parola fine a questa storia durata fin troppi anni.
- NON AZZARDARTI AD USCIRE DA QUELLA PORTA ORA.
Gli urlo alle spalle prima di vederlo girarsi e fissarmi.
- Sono stanca di voi quindi lo dirò una volta sola e che vi rimanga in mente.
E vero sono andata a letto con Louis e non me ne pento, perché era la nostra ultima notte in cui saremmo stati insieme, e vero anche il fatto che in più di un’occasione io abbia scelto lui a te e non perché e romantico e buono, ma perché la mattina quando mi svegliavo lui era al mio fianco e non mi ha mai fatto sentire una poco da buono da portarsi a letto la notte e scaricare al mattino.

Ho la furia nella voce ma anche negli occhi.
- E PERCHE IO TI AVREI TRATTATA COME UNA PORSTITUTA PER CASO.
Mi sento urlare da Victor.
- LA MATTINA QUANDO TI CERCAVO ACCANTO A ME TU NON C’ERI MI LASCIAVI SEMPRE DA SOLA COME SE IO FOSSI SOLO UTILE PER LE TUE VOGLIE.
Gli urlo di rimando, ora ho iniziato a parlare e non mi fermerò tanto facilmente. Improvvisamente cala il silenzio più assordante che io abbia mai sentito.
- Quindi cosa si fa?
Sento chiedere da Louis, che fino a quel momento era rimasto zitto.
- Combatteremo le streghe e vinceremo.
Rispondo.
- Poi dopo?
Chiede Victor.
- Io andrò via e voi tornerete ad essere una famiglia come eravate già da prima che arrivassi io, perché a quanto sembra non posso più convivere con voi.

E con queste miei ultime parole esco dalla stanza lasciandoli soli, sono stanca di loro e sono stanca anche del mio cuore confuso.

Angolo Autrice
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La Vampira cacciatrice di Vampiri ||CompletaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora