I raggi del sole mi riscaldano ed e una fortuna che facciano questo e che non mi uccidano, tutto lo devo alla mia collana a forma di goccia che mi permette di muovermi al sole.
Mi vesto molto velocemente e mi dirigo al piano di sotto nella sala in cui i vampiri egiziani si allenano.
Li ammiro uno alla volta mente si allenano, sembrano bravi a proteggersi ma non potranno mai sconfiggere le streghe se combattono tra loro, non arriverebbero mai al punto di farsi del male troppo leali gli uni con gli altri.
- Signorina Ginevra i suoi ospiti sono arrivati.
Mi sento annunciare da Adam.
- Falli venire qui dentro, grazie.
Dopo le miei ultime parole li vedo entrare, la mia famiglia, coloro che mi hanno resa chi sono oggi.
- Sandro finalmente siete arrivati.
Lo accolgo abbracciandolo, alla fin fine e come se fosse un secondo o terzo padre per me.
- Tu chiami e la famiglia arriva.
Mi risponde lui abbracciandomi forte.Senza neanche rendendomene conto cala un silenzio tombale nella stanza, dove i vampiri e i cacciatori si trovano nei lati opposti della stanza.
- Che succede qui dentro?
Interrompe quel silenzio Victor entrando con al suo fianco Louis.
- Ci serve un esercito e io ho chiamato degli amici.
- Dei cacciatori?
Sento domandare Victor stupito.
- Ma hai visto come combattono Victor? Non si farebbero mai del male uno l’altro e questo li mette in difficolta, invece se i cacciatori si allenano con loro c’è la probabilità che possano migliorare.
Gli rispondo.
- L’importante e che non ammazzino nessuno.
Sento rispondere Victor, e arrabbiato e forse so anche il perché.
Ma lui sa che la mia è una buona decisione.
- Non ammazzeranno nessuno ma anche i vampiri devono fare i buoni.
Rispondo guardando i vampiri davanti a me.
- Se loro non ci impalano noi, non gli faremo nulla.
Sento rispondere uno di loro.
- Ok iniziate tutti a prepararvi io devo chiamare altri vampiri dall’Inghilterra e Francia torno presto.
Sento rispondere Victor prima di far segno a Louis di seguirlo.
Mentre i cacciatori e i vampiri si allenano, io e Sandro camminiamo a braccetto per il giardino della villa. Gli racconto tutto, tutto quello che ho scoperto su di me e sulla mia vera famiglia. Ma quello che mi stupisce e che lui già sapeva tutto.
- Che significa che tu sapevi tutto?
Gli chiedo con voce alterata, non sopporterei se qualcun altro mi avesse mentito.- Dal primo momento che ti ho incontrato, mi sono accorto della tua somiglianza con lui.
- Lo hai conosciuto?
Gli chiedo stupita.
- Sì la notte in cui tu andassi in Francia per dare la caccia a Victor.
- Lui sapeva che io?
Le parole mi muoiono in gola.
- Lui sa tutto di te. Sa di Victor e Louis dell’amore che provi per entrambi, del perché sei scappata da loro, lui ti ha seguita in questi secoli Ginevra.
- E io non mi sono mai resa conto di nulla.
Gli rispondo fermandomi in mezzo all’enorme giardino.
- Ti e sempre stato affianco, la collana che indossi me la donata lui anni fa.
- Vi parlate ancora?
Gli chiedo.
- No mi disse che per qualche anno si sarebbe diviso da te perché aveva delle faccende da sbrigare per la tua protezione ma mi assicurò che sarebbe tornato.- Sei arrabbiata?
Mi sento chiedere da Sandro dopo aver ricominciato a camminare dirigendoci verso la porta principale del castello.
- No, come potrei. Mi hai addestrata e fatta diventare quella che sono oggi, ti devo molto.
- O no bambina mia io ti devo molto, hai liberato le mie terre dai mostri, anche se tuoi simili.
- Odiavo i vampiri perché pensavo che mi fosse stato imposto di diventare cosi.
- Ora non li odi più?
- Un po’ si soprattutto quelli che pensano di essere grandi e forti.
- Come Victor?
Mi sento chiedere.
- Come Victor...Gli rispondo sorridendo.
- Signorina Ginevra la prego vendo i signori Louis e Victor si stanno battendo a duello.
Non smetteranno mai di fare i bambini, penso mentre seguo Adam per il castello per poi ritrovarmi i vampiri ad assistere al duello e Louis e Victor con i vestiti sporchi di sangue.- CHE SUCCEDE QUI?
Urlo entrando nel saione.- CI SEI ANDATO A LETTO
Sento urlare Victor, mentre accoltellava lo stomaco di Louis.
- Sei geloso
Sento rispondere Louis, prima di rialzarsi e pugnalare a sua volta Victor.
- ORA BASTA.
Mi metto ad urlare.
- VOI FUORI E NON AZZARDATEVI AD ORIGLIARE.
Urlo rivolto ai vampiri che dopo il mio urlo iniziando ad uscire dalla sala chiudendo la porta.
- E VOI SI PUO SAPERE CHE VI SALTA IN TESTA?
Chiedo urlando ancora.
- Chiedilo a lui e stato lui ad iniziare.
Mi risponde Louis.- Si può sapere che ti e saltato in testa di fare? E tutto oggi che sei rabbioso.
- Non sono affari tuoi.
Mi risponde mentre butta la spada, a terra e cerca di uscire.
- No ora tu parli qui e ora, sono stanca di vostri conflitti.
- Sei andata a letto con lui.
Mi risponde mentre con la mano destra mi porta dietro una ciocca di capelli che per la rabbia e finito sul viso.
- Mi hai vista stamattina all’alba non e una novità e io ho visto Corinne la nuova cena.
Gli rispondo dopo aver fatto un passo indietro, non posso ricaderci no non posso.Improvvisamente lo vedo prendere un tavolo e scaraventarlo sul muro.
- COME PUOI SOLO PENSARE CHE CORINNE O RAMONA O TUTTE LE DONNE CHE ESISTONO SU QUESTO PIANETA POSSANO SOLO AVERE UN CONFRONTO CON TE.
Mi urla contro, con i canini di fuori come se fosse pronto da un momento all’altro a mordermi.
- Lo stai facendo di nuovo stai scegliendo lui, ma e normale lui e Louis, quello buono e romantico, chi sceglierebbe mai un mostro come me.Continua a parlare, prima di sorpassarmi di nuovo ma non ho intenzione di lasciar correre forse e un bene mettere la parola fine a questa storia durata fin troppi anni.
- NON AZZARDARTI AD USCIRE DA QUELLA PORTA ORA.
Gli urlo alle spalle prima di vederlo girarsi e fissarmi.
- Sono stanca di voi quindi lo dirò una volta sola e che vi rimanga in mente.
E vero sono andata a letto con Louis e non me ne pento, perché era la nostra ultima notte in cui saremmo stati insieme, e vero anche il fatto che in più di un’occasione io abbia scelto lui a te e non perché e romantico e buono, ma perché la mattina quando mi svegliavo lui era al mio fianco e non mi ha mai fatto sentire una poco da buono da portarsi a letto la notte e scaricare al mattino.Ho la furia nella voce ma anche negli occhi.
- E PERCHE IO TI AVREI TRATTATA COME UNA PORSTITUTA PER CASO.
Mi sento urlare da Victor.
- LA MATTINA QUANDO TI CERCAVO ACCANTO A ME TU NON C’ERI MI LASCIAVI SEMPRE DA SOLA COME SE IO FOSSI SOLO UTILE PER LE TUE VOGLIE.
Gli urlo di rimando, ora ho iniziato a parlare e non mi fermerò tanto facilmente. Improvvisamente cala il silenzio più assordante che io abbia mai sentito.
- Quindi cosa si fa?
Sento chiedere da Louis, che fino a quel momento era rimasto zitto.
- Combatteremo le streghe e vinceremo.
Rispondo.
- Poi dopo?
Chiede Victor.
- Io andrò via e voi tornerete ad essere una famiglia come eravate già da prima che arrivassi io, perché a quanto sembra non posso più convivere con voi.E con queste miei ultime parole esco dalla stanza lasciandoli soli, sono stanca di loro e sono stanca anche del mio cuore confuso.
Angolo Autrice
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La Vampira cacciatrice di Vampiri ||Completa
VampirosGinevra non è un vampiro come gli altri, lei è una vampira cacciatrice di vampiri. Trasformata contro la sua volontà alla giovane età di diciotto anni ha deciso di uccidere tutti coloro che fanno parte della sua specie. Ma colui che più di tutti cer...