Pov's Beatrix
Non me lo aspettavo, non pensavo che Andrew Carter avrebbe preso le mie difese , era così timido e goffo che adesso sembra un'altra persona , però lo ringrazio, se non era per lui; James mi avrebbe, sicuramente, picchiata. Non ho detto nulla ai miei , infondo perché glielo dovrei dire? a loro non interessa nulla di me.
-Io che vado a ringraziare Andrew Carter, wow- dico tra me e me, ebbene sì, sono le sei di sera e mi trovo davanti alla porta di Andrew che non si decide ad aprire.
-Che vuoi? Perché sei qui?- dice scontroso
Apre la porta e devo dire che le sue condizioni sono veramente pietose, ha un occhio nero, dei graffi sul collo e le nocche decisamente spaccate.
- Tu sempre nervoso eh?, volevo ringraziarti, si insomma per oggi, per quello che hai fatto per me...- dico agitata
-Non l'ho fatto per te e non mi devi ringraziare...- dice deciso
- Ma perché mi odi così tanto, cioè capisc..- dico ma vengo interrotta
-Io non ti odio, semplicemente mi sei indifferente..ciao- dice e chiude la porta
Cazzo! Ma perché perdo tempo con lui, è così stronzo! Se gli sono così indifferente allora perché è intervenuto, non si poteva fare i cazzi suoi?.
Non mi arrendo e risuono alla porta.
- Cosa vuoi ancora ?- dice irritato
- Allora bello, tu adesso mi ascolti okay?, capisco che tu sia arrabbiato con me e ne hai tutto il diritto okay? , ma se ti sto così indifferente allora perché ti sei messo in mezzo e non hai lasciato stare!!- dico arrabbiata
-Allora scusa!se mi sono messo in mezzo , la prossima volta lascerò perdere!- dice arrabbiato sbattendo la porta
È impossibile, è letteralmente un'impresa instaurare un dialogo con lui, capisco che tra di noi non c'è mai stata simpatia, a volte ho anche esagerato, ma ormai sono passati anni e anni , dovrebbe smetterla di fare sempre la vittima della situazione, ma ancora più cretina sono io che cerco di farlo ragionare .
Ritorno a casa, mi faccio una doccia e mi butto sul letto iniziando a guardare la mia serie preferita "La casa di carta", amo questa serie!. I miei personaggi preferiti sono Tokyo e Rio, in particolare mi rivedo molto in Tokyo la classica ragazza cazzuta, ma anche molto sensibile.
Pov's Andrew
Okay, lo ammetto forse sono stato un po' troppo duro con la Evans, il problema è che con lei è come se avessi uno scudo e non riesco ad essere gentile, probabilmente perché non mi sono lasciato il passato alle spalle e ancora ripenso a quei orridi episodi che mi hanno traumatizzato da piccolo.
Si sarà incazzata, come non darle torto , mi sono comportato da vero stronzo proprio come farebbe Matson, domani sicuramente mi andrò a scusare.
Comunque poco fa ho ricevuto un messaggio da mio padre : ''stasera riunione di famiglia'', sicuramente sarà stata la mamma a dirgli di scriverlo, lui non è decisamente il tipo.
Conosco mio padre, fin troppo bene, a lui non importa come io vada a scuola se ho una buona condotta o un buon reddito scolastico, a lui interessa solamente il suo lavoro. Tuttavia, sono pronto per sorbirmi tutte le cazzate che sparerà , per fingere di essere un buon padre e per fingere che gli interessi la situazione quando in realtà non è così.
2 ore dopo...
-Siediti- mi dice mio padre deciso
E' appena tornato a casa e ci troviamo in cucina per discutere sull'episodio di stamattina.
-Io non sono come tua mamma che spara sentenze senza sapere, quindi Andrew, perché hai picchiato quel ragazzo?-
Nonostante mio padre abbia mille difetti, è una persona davvero ragionevole, a differenza di mia madre che vuole avere sempre ragione.
-Ho solo aiutato una ragazza papà!, la stava importunando e allora mi sono messo in mezzo- dico esausto
-Questo lo sa la mamma?- mi domanda mio padre, fissandomi negli occhi
-No, non lo sa nessuno nemmeno la scuola –
-Perché non l'hai detto?, avresti evitato la sospensione , dovevi dirlo!-
-E' meglio evitare, tanto non cambierebbe la situazione , nonostante abbia ragione ho comunque alzato le mani-
Francamente mi va bene così, io manco ci volevo venire in questa città di merda.
Mi manca tutto della mia vecchia città: i miei amici, la mia scuola , i non ritorni a casa, le lunghe passeggiate, di tutto e di più. A Manchester la mia vita cambiò radicalmente, si può dire che quella città mi ha salvato , appena arrivai ero il solito ragazzo timido che non riusciva a socializzare, ma bastò poco per far si che mi sbloccassi. All'inizio i miei amici cercavano di farmi parlare , mi spronavano poi presi molta confidenza e diventai tutto, tranne che timido .
A Manchester cambiai anche molte ragazze, ero un vero e proprio rubacuori, ma purtroppo non mi sono mai innamorato veramente, diciamo che in amore tendo a non accontentarmi, cioè si, erano tutte brave ragazze, ma oltre allo star bene non mi scaturivano nient'altro.
Nonostante la mia giovane età, cerco una ragazza che mi sappia prendere soprattutto mentalmente perché , insomma, cosa te ne fai di un bel faccino e di una testa non pensante?, se dicessi cio' a molti miei coetaneii mi prenderebbero in giro e si farebbero solo una grassa risata, a loro importa solo fare sesso, bere alcool, fare sesso e bere alcool , sempre la solita cazzo di routine!.
E pensare che qualche anno fa, nessuna mi avrebbe guardato mentre ora mi apprezzano tutti , quasi come se fossi un'altra persona. Okay, lo riconosco, sono cambiato e anche molto, se prima non andavo mai a ballare, beh adesso lo faccio, se prima non avevo il coraggio di chiedere di uscire ad una ragazza, adesso ce l'ho. Diciamo che ho conquistato fiducia in me stesso e mi sono curato un po' di piu', ma dentro di me sono sempre lo stesso ragazzo timido e insicuro.
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Promise || Zayn Malik || Harry Styles
FanficAndrew Carter, vittima di bullismo, ritorna a Londra dopo svariati anni, ma completamente diverso e più sicuro di sé. Durante la sua assenza , non è solo lui a esser cambiato, ma l'intera città. Come reagiranno i suoi ex compagni di scuola?, ma sopr...