«Rebecca svegliati o farai tardi.»
«Uhm.» È la mia risposta. Ho sonno e non ho voglia né alzarmi né tantomeno di andare a scuola.
«Dai sbrigati.»
«Kim, non vado a scuola. Non ne ho voglia» le rispondo con voce assonnata.
«Oh sì che ci andrai, tesoro. Forza, alzati e preparati. Se tra venti minuti non sei sotto, ti prendo di forza e ti faccio uscire con il pigiama.»
Scoppio a ridere. «Non ne avresti il coraggio.»
«Vuoi scommettere?»
«No, ho troppo sonno per scommettere.» Apro gli occhi. «Tra venti minuti sarò pronta.»
Mi stiracchio e sbadiglio, alzandomi e prendendo la biancheria intima per la doccia. Amo lavarmi e stare sotto il getto bollente. Mi rilassa, anche se poi mi ritrovo con tutta la pelle arrossata per via del calore dell'acqua.
Scendo di sotto e trovo mia sorella che beve caffè e mangia un cornetto. «Ti ho riscaldato un po' di latte e c'è un cornetto anche per te. Quello alla crema è il tuo preferito, giusto?»
Annuisco e mi siedo a tavola cominciando a mangiare. Tra poco dovrebbero passare i ragazzi a prendermi, infatti nel giro di cinque minuti sento il clacson della macchina di Jason. Finisco di bere velocemente il latte e afferro la borsa che avevo lasciato sulla sedia.
«Io vado Kim, a più tardi.»
«A più tardi scimmietta! Ti voglio bene» mi saluta lei mentre esco di casa.
Lucas e Jason mi sorridono ed io mi siedo sui sedili posteriori del suv del mio amico.
«Buongiorno ragazzi.»
«Ciao Becca! Pronta per andare in quello che sarà il nostro inferno per i prossimi mesi?»
«Zitto e guida, Jason.»
Jason mi fischia in risposta. «Sei già scontrosa alle 7:45 di mattina! Questo è un record anche per te.»
«Semplicemente perché mi sono svegliata tardi durante tutta l'estate, e non sono abituata a fare il contrario adesso. Ora muoviti, dai.»
«Agli ordini, mia regina!» mi risponde, facendomi il saluto militare mentre Lucas ride.
Quest'ultimo sa benissimo che non m'interessa parlare di quello che è successo ieri sera, quindi gli sono grata per non aver aperto il discorso.
Arriviamo a scuola in perfetto orario, e Caleb, Finn e Jonathan ci stanno già aspettando all'ingresso.
I ragazzi iniziano a parlare tra loro di una nuova ragazza che hanno visto entrare a scuola poco fa, sicuramente una nuova studentessa; ha attirato la loro attenzione principalmente per via del colore di capelli.
Il discorso non m'interessa, quindi mi isolo, cosa che ultimamente faccio spesso, finché Lucas non mi dà una spintarella, facendomi quasi cadere per terra perché presa completamente alla sprovvista.
«Bentornata tra noi, Rebecca» dice, mentre sul suo viso si formano quelle adorabili fossette che amo toccare. Cerco di spingerlo a mia volta, ma lui ha già iniziato a correre per allontanarsi ed io ad inseguirlo.
«Sei un cretino! Fermati.»
Ma lui non si ferma ed io continuo ad inseguirlo finché non sono abbastanza vicina da saltargli sulla schiena. Lui prontamente mi afferra, senza perdere l'equilibrio. Lo abbraccio da dietro mentre lui mi stringe dalle gambe. «Dai andiamo in classe che sennò perdiamo i posti migliori.»
STAI LEGGENDO
DISPONIBILE SU AMAZON - You take my breath away
Literatura FemininaLIBRO DIVISO IN DUE PARTI, ENTRAMBE PRESENTI SU AMAZON IN VERSIONE EBOOK E CARTACEA! Rebecca Sanders non ha mai provato attrazione verso le ragazze. È sempre stata attratta dai ragazzi, ha perso la verginità con il suo migliore amico, e continua a f...