Why Don't You Do Right? Parte 2

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Trama? Quale trama?
Anche questa parte è sconcia. Sconcia e squallida. Ciao.



Tebaldo non aveva idea di come ci fossero arrivati in quella stanza, non sapeva nemmeno che fine avessero fatto i suoi vestiti.
Sapeva solo di star provando a mantenere la concentrazione per portare a termine la missione di infilarsi il preservativo, tuttavia il tutto era reso complicato da Mercuzio ansimante, a gambe aperte sul letto, con indosso il solo corsetto, che si stava preparando.
Da solo.
Per lui.
Cazzo.
-Ti Prego, Tebaldo. Ti prego. -
Per un attimo si chiese come facesse a conoscere il suo nome, poi di ricordò di quel coglione di Benvolio.
-Dimmi, cos'è che vuoi? - questa volta fu il turno di Tebaldo per ghignare, ricordando la scena di poco prima.
Il biondo rispose, senza batter ciglio e senza smettere di muovere le dita nella sua apertura: - Che mi scopi. Adesso. -
-Ah sì? -
-Ti prego. -
- Dovresti vederti...- fece Tebaldo, accompagnando la frase ad una risata gutturale.
Con un gesto rapido, afferrò i polsi di Mercuzio e glieli bloccò con una mano al di sopra della testa, per poi fissare i suoi occhi glaciali in quelli castani dell'altro.
-Potrei avere un orgasmo anche solo per come mi stai guardando. -
-Sarebbe divertente provare. -
Concluse, con un morso alla base del collo del biondo, per poi tornare a guardarlo intensamente.
-No! Nonononono ti prego. Ti prego.-
Mercuzio stava praticamente miagolando, dimenandosi sotto la sua presa, cercando di scontrare il suo bacino con quello di Tebaldo.
-Ti supplico, ti scongiuro, fottimi. -
Tebaldo lo costrinse in un nuovo scontro di labbra denti e lingua, per poi staccarsi e ordinargli con voce profonda di mettersi sulle ginocchia.
Il biondo obbedì e immediatamente il moro entrò in lui con una spinta decisa.
Ovviamente Mercuzio non era adeguatamente preparato, tuttavia quell'accenno di dolore non faceva che migliorare il tutto, dal suo punto di vista.
Per qualche secondo, Tebaldo rimase fermo, per fare in modo che il biondo si abituasse. Tuttavia, Mercuzio era impaziente e cominciò a muoversi da solo. Tebaldo cercò di mantenere la sua posizione, per vedere Mercuzio scoparsi da solo sulla sua erezione, bisognoso com'era. Mercuzio gemeva rumorosamente e oscenamente, voleva di più e quei suoni lo facevano diventare matto.
Allora Tebaldo, come una divinità misericordiosa, portò le mani ai fianchi dell'altro e iniziò a muoversi davvero.
Per la forza travolgente delle spinte, Mercuzio si trovò a gemere con la faccia sepolta nel cuscino davanti a sé.
Tebaldo lo prese per i capelli e lo costrinse ad appoggiarsi al suo petto, senza mai rallentare il ritmo o smettere di tirargli i capelli.
Mercuzio gemeva senza ritegno, si sentiva così bene, e guardava alla sua sinistra.
Tebaldo seguì il suo sguardo e capì: stava osservando la loro immagine riflessa in uno specchio.
-Guardati...guardati come ti lasci scopare come una comune puttana. Scommetto che se entrasse quello sporco Montecchi succhieresti anche il suo cazzo. L'idea ti eccita, guardati. L'idea che qualcuno ti veda in queste condizioni, bisognoso, mentre mi implori di scoparti...potresti venire al solo pensiero. Quelli come te non sono meglio di una comune prostituta.- ad ogni frase, Tebaldo marchiava Mercuzio a forza di morsi.
-Ti prego.-
-Che cosa, Mercuzio? -
-Fammi male. -
Tebaldo smise di muoversi, repentinamente.
-Cosa fai? Non fermarti. Ti pregotisupplico non lasciarmi cos...oh!. -
Una sonora pacca sul culo lo fece gemere di dolore.
-Non avevo chiesto il tuo parere. -
Tebaldo affondò in lui con violenza inaudita.
Mercuzio venne, senza che il suo membro fosse stato neanche sfiorato, in in gemito prolungato, mentre Tebaldo cercava di ricomporsi in seguito al secondo orgasmo della giornata.
-Ma se muori dopo aver fatto sesso...prima vieni e poi te ne vai- riuscì a dire.
Poi vide solo nero.


Romeo E Giulietta Ama E Cambia Il MondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora