Proposta

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Capitolo V

Proposta

Alla fine erano finiti col far l'amore sul divano siccome Katsuki aveva fatto esplodere il letto. Kirishima era un bel po' confuso, ancora, dal comportamento di Bakugou e al fatto che avesse distrutto metà casa e, in particolar modo, un sacco di riviste per ragazzine che neanche avevano nella loro abitazione prima di allora.

Il biondo gli passò una mano tra i capelli. Erano duri, ancora, a causa del chili di gel che il rosso vi metteva su, ma stavano già cominciando ad abbassarsi cedendo così alla gravità dopo troppe ore che avevano tenuto su. -Katsuki, che stavi facendo quando sono tornato?- mormorò il rosso alzando la testa sul suo ragazzo che aveva un'aria pensosa. Era successo qualcosa?

Bakugou fece una smorfia e grugnì -Nulla- tagliò corto.

Kirishima lo fissò, stranito. Chiaramente non era come diceva il suo ragazzo. -Sicuro...?-

Katsuki si staccò un po' dall'altro, pronto ad alzarsi, ma Eijiro lo fermò baciandolo e posando la testa sulla sua spalla. -Sai, non devi far nulla che non vuoi per paura che io ti lasci. Non lo farei mai- gli ricordò semplicemente con un sorriso rilassato sul volto.

Vedendolo con quell'espressione le guance del biondo presero un leggero colorito rossastro. Kirishima riusciva a sciogliere con poco, o nulla, quel cuore che tutti credevano fosse esploso da tempo. -Sei ripetitivo, capelli di merda- borbottò.

Il rosso sorrise più ampiamente. -Se hai detto a Kaminari tutte quelle cose vuol dire che hai bisogno che io ti ripeta più spesso quanto ti ami.-

Katsuki sbuffò solamente e rimase in silenzio qualche attimo mentre passava la mano tra i capelli dell'altro notando la radice nera che contrastava con i capelli tinti di rosso. Chissà com'era il suo ragazzo con tutti i capelli neri... Sicuramente lo avrebbe attratto lo stesso. -Dovresti smettere di tingerti i capelli- si limitò a dire mentre Kirishima girava la testa verso di lui, confuso e sorpreso. Bakugou gli spiaccicò una mano sul volto e voltò la testa da tutt'altra parte.

Il rosso si spettinò i capelli. - Beh... se vuoi, posso anche non tingermeli- mormorò, non tanto convinto, però.

Bakugou borbottò qualcosa e alla fine i due finirono a parlare di argomenti casuali senza più toccar l'argomento "casa quasi distrutta".

***

Nei giorni seguenti, Katsuki aveva organizzato la proposta di matrimonio per il rosso, dopo aver mandato a fanculo la guida che aveva seguito fino ad allora. L'aveva, infatti, definita una "guida del cazzo" per quant'era pessima. Aveva perfino distrutto un cellulare per il nervoso.

In ogni caso, dopo aver parlato ancora con la commessa della gioielleria, che inspiegabilmente si era fatta trovare a casa di Katsuki proprio quando Kirishima era andato a far la spesa, era riuscito a creare una proposta sdolcinata al punto che avrebbe voluto farsi auto-esplodere pur di non metterla in atto davvero. Però, per amore di Eijiro, gli avrebbe fatto la proposta. E, anche, perché voleva renderlo suo per sempre davvero, anche se per lui era già così.

Proprio mentre Kacchan stava sistemando gli ultimi preparativi per la proposta Eijiro finalmente aveva staccato da lavoro.

Kirishima era parecchio stanco dopo una giornata passata al festival sportivo. Fingeva un po' ancora di essere pieno di energie, ma in verità avrebbe solo voluto tornar a casa e dormire tra le braccia di Katsuki mentre il biondo si lamentava che non ci fosse nulla in TV. Sì, proprio così. Sarebbe stato perfetto. Lui e Katsuki, non gli serviva altro.

Però... Kaminari gli aveva chiesto di andar al luna-park con lui per indagare su una serie di aggressioni che erano avvenute in quel luogo. Kirishima sorrise appena mise piede nel luogo dell'incontro. Non riusciva a non vagare con la mente a una decina di anni prima quando aveva baciato proprio lì Bakugou. Il suo primo bacio... che bei ricordi.

Era qualcosa di così bello da ricordare che gli ridiede parte delle energie perse in un batter d'occhio. -Era da molto che non ci venivamo- mormora contento guardandosi in giro in cerca del punto in cui Bakugou l'aveva sbattuto e baciato per la prima volta. Non era cambiato poi tanto lì... ma non lo ricordava bene lo stesso. "Non abbastanza. Forse qualche giorno di questi ci devo tornare con Katsuki... Sarebbe bello", pensò sorridendo.

-Ehi, Kirishima muoviti!- Kaminari lo aveva sorpassato di molto e si trovava molto più avanti, vicino al gelataio.

-Arrivo subito!- esclamò Kirishima correndo verso l'amico, raggiungendolo in un attimo. -Come sei pieno di energie dopo giorni!-

Kaminari sorrise e si spettinò i capelli biondi. -Kyouka mi è mancata. Senza di lei è stato davvero faticoso. Se non ci fossi stato tui sarei morto!- Ridacchiò andando verso uno dei vari ristorantini, scherzava ma neanche troppo.

Raccolsero informazioni casuali, nulla di che. Davvero troppe informazioni futili. Eppure Kirishima notò che Kaminari non si stava applicando quasi. Era come se non ci desse peso e il che era strano. Erano comunque delle aggressioni... Non delle sciocchezze come dei ragazzini che rubano caramelle o adulti che non trovano più degli oggetti.

Cercò di scrollarsi di dosso i suoi dubbi finché non si fece davvero tanto tardi. A quell'ora il luna park era chiuso, eppure, anche se non c'era più nessuno tranne una guardia o due, loro erano ancora lì a girare da almeno un'ora dalla stessa parte. La situazione non aveva senso. -Non vuoi tornare da Kyouka? Domani possiamo continuare- gli propose. Non c'era altro da far lì.

Kaminari diede un'occhiata al proprio cellulare e annuì, sorridendo. Con una scusa davvero molto banale gli disse di andar vicino alla ruota panoramica ad aspettarlo. Perché proprio quel posto?

Piuttosto stanco decise di far come detto dal biondo e di andar alla ruota panoramica. La giostra era stranamente ancora accesa e girava. Sorrise. Era da davvero tanto tempo che non ci saliva. Magari se c'era ancora il macchinista...

In quel momento, tra un pensiero e un altro, notò, finalmente, il tavolino con delle bottiglie di champagne dentro a un contenitore con acqua e ghiaccio, delle rose, davvero troppe, e numerosi pasticcini. Petali di rose rosse, come quelle del tavolo, erano sparsi ovunque sulla strada, ma, soprattutto, nel luogo dove c'era questo tavolo dalla tovaglia vermiglia e i diversi oggetti: lo stesso punto in cui Bakugou anni prima lo aveva baciato.

Perché Kaminari gli aveva detto di andar vicino alla ruota panoramica?

Era una sorta di prova per far una sorpresa a Kyouka? Se era così, avrebbe dovuto avvertirlo.

Oppure c'era dell'altro...

Inizialmente, Kirishima aveva pensato di essere finito in mezzo a qualche evento romantico e, per non rovinare la sorpresa a chi avrebbe dovuto ricevere il gesto, se ne stava per andare, ma, grazie al cielo, una mano lo bloccò. Non aveva neanche notato Bakugou prima. Per tutto il tempo il biondo era stato lì per godersi la reazione del rosso. -Idiota, dove vai?-

Che ci faceva il suo ragazzo nel luogo del loro primo bacio, di notte e con tutta quella... "roba romantica che normalmente Katsuki avrebbe fatto esplodere"?

Guida del cazzo - BakushimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora