Capitolo IV
L'anello, delle stupide riviste e un povero letto distrutto
Trovare un anello per Kirishima era stato più difficile del previsto, ma ce l'aveva fatta grazie alla strana commessa che lo aveva riconosciuto.
Rynek, la commessa, lo aveva guidato nella sua scelta dell'anello perfetto per Eijiro. Gli sarebbe piaciuto? Se non fosse stato così, probabilmente avrebbe fatto esplodere l'oggetto, o glielo avrebbe lanciato in faccia.
Aprì la scatolina rossa, forse per la centesima volta, e osservò l'anello quasi in cerca di qualche difetto. Con l'altra mano strinse forte il frullato che stava bevendo nel frattempo distruggendone quasi il contenitore. Infatti, dopo aver fatto la sua scelta riguardo il cerchietto di metallo, non sapeva neanche lui come, era finito con l'andare a bere qualcosa con la ragazza che aveva finito il suo turno. Probabilmente, se non fosse stato più nervoso del solito e bisognoso di consigli, l'avrebbe mandata a fanculo da tanto.
In ogni caso, l'anello scelto da Katsuki era un modello con una montatura semplice la cui fascia era più doppia del normale con un taglio maschile. Il materiale su cui aveva fatto ricadere la sua scelta era stato l'oro rosso. Il colore del metallo era così intenso che non poteva non fargli pensare al suo ragazzo.
Probabilmente Kirishima avrebbe trovato quell'anello perfetto solo per il gesto che c'era dietro e per la promessa che stava a significare.
-Allora... quando gliela farai?- domandò la ragazza posando i gomiti sul bancone e la testa sulle mani.
Sembrava più entusiasta lei per quella proposta di matrimonio che lui stesso.
Probabilmente perché lui aveva letto il terzo punto della guida alla proposta di fidanzamento e chiaramente non sapeva che fare.
3) Organizza la proposta. Posto, orario e, soprattutto, le parole da utilizzare durante la proposta.
Ma che cazzo significava?
Dovevano essere chiari o potevano benissimo morire. Che guida del cazzo che aveva trovato. Forse c'era davvero un motivo per cui aveva due stelle e solo recensioni negative che lui ovviamente non aveva letto o calcolato.
-Allora, King of Exsplotion?- Rynek lo guardava, impaziente.
-Che diavolo ti importa, stramba?!- le rispose, per nulla gentile, Bakugou.
Lei, stranamente, non ci fece neanche caso. -Vi shippo! Perciò voglio saperlo!- ribatté lei, tranquilla e sorridente mentre si sciolse i capelli e si rifece una coda di cavallo in modo che fosse più decente.
-Ci shippi?- Kacchan fece il nervoso, ma in verità, semplicemente, era stranito.
-Esiste un intero fan club su di voi come coppia!- esclamò la strana commessa, più che felice. Era davvero entusiasta... -Sappiamo tutti che state insieme, anche se molti altri non ci credono!-
-Ma che cazzo... Noi non abbiamo mai detto a nessuno niente.- Kacchan fece una smorfia. E loro che avevano tenuto tutto segreto per non aver nessuno che si intromettesse nei loro affari privati...
-Ma basta veder come vi guardate per capire che siete una coppia! Una copia stupenda che si ama tanto!- Rynek dondolò le gambe, contenta.
Katsuki si limitò a ringhiare e far una smorfia seccata.
La ragazza non perse il sorriso. -Perché non tenti questa sera?- gli domandò.
Quella sera? Ma lui doveva organizzare tutte le cose che diceva la guida scema... ugh. -Vedrò- rispose, scocciato. Non sarebbe mai riuscito ad organizzare una cazzo di proposta in qualche ora scarsa, soprattutto dopo aver impiegato mezzo pomeriggio solo per scegliere l'anello.
***
Kirishima, quando era tornato a casa, l'aveva trovata a pezzi. Bakugou si era messo a far esplodere la sua collezione di campioni di sumo, l'attaccapanni e perfino l'acquario vuoto dove tempo fa c'erano dei pesci rossi... ma che erano morti in qualche settimana tanto tempo fa. Poveri Boom e Uomo, gli piacevano quei pesciolini rossi.
Praticamente, di loro, era rimasta solo la palla di vetro con l'acqua all'interno e qualche decorazione, almeno questo prima che Bakugou facesse esplodere anche quella, proprio quel giorno, per chissà quale motivo.Il rosso aggrottò la fronte, confuso. -Bakugou, cos'è successo?!- domandò alzando la voce, un po' preoccupato per il compagno. Che avessero subito un attacco da qualche nemico?
Non sembrava... doveva essere solo opera di Katsuki. Era da qualche giorno che lo vedeva piuttosto strano.
Sentendo delle esplosioni, le seguì trovandolo intento ad eliminare delle... riviste femminili?
Eijiro si bloccò sul posto e si strofinò gli occhi con le proprie mani chiuse a pugno. Controllò di nuovo cosa stava facendo esplodere Bakugou... ed erano proprio delle riviste femminili. -Ma cosa fai...?- Lo guardò, molto confuso e perplesso. -Che ci fai tu con quelle? Non sapevo neanche che avessi qualcosa del genere a casa... Non sono virili... già.-
Bakugou sussultò sentendo la voce del proprio ragazzo. -Perché sei a casa, capelli di merda?!- gli urlò eliminando quella che credeva fosse l'ultima pila di riviste femmini che gli aveva dato Rynek, la commessa del negozio di gioielli. Avrebbero dovuto servirgli per creare una proposta di matrimonio perfetta, ma l'unico risultato che avevano ottenuto era stato quello di far andare su tutte le furie un Bakugou già nervoso di suo, come se poi fosse difficile far innervosire di più il biondo...
-Jirou è tornata a casa e allora ho pensato di venir subito da te, Katsuki.- Gli sorride, anche se ancora parecchio confuso, e gli si avvicina. -Che ti hanno fatto di male queste riviste?- domandò prendendone una che Bakugou aveva dimenticato sul comò. -"Mondo delle Pupe: Rivista per la proposta perfetta per la vostr..."- non finì di leggere il resto, di quello che diceva la copertina, che Katsuki gli fece esplodere la rivista tra le mani.
-Smettila di leggere quelle cazzate, capelli di merda!- sbottò, nervoso. Stava andando tutto a rotoli. Proprio quel giorno, tra tanti, Kyouka doveva tornare a casa dalla missione?
Kirishima lo guardò attentamente, cercando di capire, poi, improvvisamente, gli tornarono alla mente le parole di Denki. -Ho parlato con Kaminari oggi... Mi ha detto che eri preoccup...- nuovamente Kacchan non permise al rosso di parlare e fece esplodere il loro letto, dal nervoso, solo per non colpire direttamente Eijiro. Normalmente, chiunque si trovava di fronte a lui sentiva le conseguenze della sua furia, ma non Kirishima, lui spesso si salvava. Come? Eijiro non sarebbe andato a letto con lui, altrimenti, in primo luogo. Poi, Kacchan lo amava a modo suo e non era così strano da pensare che far esplodere il proprio ragazzo fosse un gesto romantico, in nessun modo.
-Che cazzo ti ha detto quel parafulmine ambulante?!- urlò il biondo, dal nervoso. Se Todoroki ci era riuscito, perché lui non riusciva a far lo stesso? Doveva solo chiedergli di sposarlo, no? Semplice.
-Ha solo detto che hai paura che io ti lasci.-
Kacchan si incazzò. -Io lo ammazzo a quel bastardo di merda di un parafulmine ambulante!-
-Katsuki... è così?- intuì il rosso, accigliandosi.
-Stai zitto, capelli di merda!- replicò Bakugou con le guance lievemente rosse dal disagio e dall'arrabbiatura.
Eijiro sorrise come un idiota e lo abbracciò, per poi prendergli la testa tra le mani e baciarlo. Il biondo fu inizialmente riluttante a ricambiare l'effusione di affetto, ma poi lo fece. Gli morse il labbro inferiore e lo guardò con la sua solita espressione incazzata e corrucciata. -Non ho alcuna intenzione di lasciarti, Katsuki!- Kirishima lo baciò a stampo, più volte, addolcito dal saper che Kacchan teneva così tanto a lui da aver dato di matto credendo che lo avrebbe lasciato.
Lo amava così tanto... mai lo avrebbe fatto.
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Guida del cazzo - Bakushima
Historia CortaKatsuki stava cominciando a dubitare un po' della sua relazione con Eijiro. Passava davvero troppo tempo fuori, mancava sempre più spesso ai loro allenamenti mattutini ed era spesso stanco quando pattugliavano la città insieme o dovevano far l'amore...