Epilogo.

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22 Dicembre 2018.
La vita di Isabella e Francisco proseguiva a gonfie vele, quando erano insieme non facevano altro che dimostrarsi continuamente con il loro amore, ma non con effusioni esagerate, semplicemente con sguardi che parlavano già da soli. Quando si guardavano, sembrava proprio che le loro anime uscissero dai loro corpi per abbracciarsi e incontrarsi, benché i loro corpi non fossero vicini. Isabella non aveva mai vissuto un amore così travolgente e tremendamente romantico come quello che stava vivendo con Francisco che le aveva totalmente e radicalmente cambiato la vita.
In poco più di un mese dal loro incontro si era ritrovata ad aspettare un loro bambino e a vivere a Madrid insieme a lui, nemmeno nella più fervida delle immaginazioni avrebbe mai pensato ad una vita così.
Quella sera avevano appena messo a dormire Isco jr. che era in evidente agitazione, era a casa dall'asilo solo da un giorno per le vacanze e non vedeva l'ora di ricevere i regali di Babbo Natale, aveva già appeso la lettera per lui all'imponente albero che avevano fatto tutti insieme in salotto.
Aveva scritto di volere la bicicletta degli Avengers che pubblicizzavano in televisione, un pallone nuovo e una porta da calcio nuova da mettere in giardino. Poi voleva anche il camion dei pompieri telecomandato e i Lego "per costruire una torre altissima". Per ultimo ma non di importanza, aveva scritto a Babbo Natale che la cicogna doveva muoversi a portargli la sua sorellina.
Alla vista di quelle parole scritte in modo ancora un po' sgangherato, Isabella aveva sorriso e si era commossa infinitamente abbracciando il bambino e riempendolo di baci e coccole come piaceva a lui, gli sbalzi d'umore della gravidanza le facevano anche questo; non si era mai sentita più felice di così.
Francisco tornò in salotto poco dopo di lei che si era già stesa sul divano appropriandosi della chaise longue che di solito dividevano, ma a lui non importava, sarebbe stato comodo lo stesso con lei a fianco.
"Si è addormentato anche con tutta l'agitazione che ha?" chiese lei ridendo.
"Sì, la troppa adrenalina per il Natale lo ha stancato." rise lui "Quando sarà più grande odierà il Natale secondo me..." continuò subito dopo, appoggiandosi poi con il viso tra il collo e la spalla della ragazza che teneva già le mani sulla pancia.
"Si muove un po'?" chiese lui riprendendo a parlare subito dopo.
"Non trova pace..." rispose lei con un sorriso.
"Sarò gelosissimo di questa bambina..." si lasciò sfuggire Francisco.
"Cisco, non fare il padre apprensivo, per favore." disse Isabella alzando gli occhi al cielo subito dopo, era più forte di lui, amava già quella bambina alla follia, fin dal primo momento in cui Isabella gli disse di essere incinta e ancor di più quando qualche settimana prima scoprirono il sesso.
Dal ginecologo che Isabella aveva scelto perchè la seguisse in gravidanza, spesso la accompagnava anche lui sia per le ecografie, sia per visite normali o per normali consulenze, come quando avevano avuto il risultato dell'amniocentesi.
Francisco era tremendamente in ansia, sapeva che con quell'esame si poteva scoprire, oltre che il sesso, anche se il feto fosse malato o avesse qualche patologia.
Quando insieme avevano aperto la busta coi risultati, a leggere la sigla XX che specificava il sesso femminile del loro bambino, Francisco si commosse subito senza nemmeno dar tempo a nessun'altra emozione di farsi spazio nel suo corpo. Isabella era contentissima, desiderava avere una bambina e il suo desiderio era stato esaudito al massimo delle sue aspettative, forse anche leggermente di più.
"Vedrò cosa posso fare per non essere troppo apprensivo..." rispose lui avvicinandosi a lei e lasciandole un bacio sulla guancia facendole anche solletico con la barba.
"Posso chiederti perchè tutti i tifosi ti chiamano Magia?" chiese la ragazza mentre Francisco sorrideva a quella domanda e mentre continuava ad accarezzarle la spalla facendo sì che si rilassasse ancor più di quanto già la era.
"Ammettilo, a letto faccio magie..." rispose lui con un sorriso beffardo e con una risata che già sapeva il fatto suo mentre Isabella si alzava dal suo corpo per dargli uno schiaffo sul braccio dove era stata appoggiata per tutti quei minuti.
"Stupido." disse ancora lei dopo essere arrossita e dopo aver continuato a dargli alcuni schiaffi fino a farlo smettere di ridere.
"Hanno iniziato a chiamarmi così quando sono arrivato qui a Madrid, sia Sergio che Iker Casillas lo facevano, dicevano che era per il mio modo di giocare e a me non dispiaceva" rispose "La verità è che è un soprannome che mi piace, mi fa sentire sicuro di quello che faccio, mi fa combattere per dare di più in campo per cercare di essere sempre un titolare." continuò ancora mentre lei lo guardava sorridendo, nei suoi occhi si leggeva tutta la passione e il sacrificio che lui e la sua famiglia avevano fatto per far sì che arrivasse dove era arrivato, a giocare nella squadra più forte d'Europa e ad essere uno dei migliori di quella squadra, se non il migliore.
Isabella si avvicinò al fidanzato e gli accarezzò la guancia sorridendo anche leggermente per il solletico che le faceva sul palmo della mano, prima di avvicinarsi e di non lasciargli il tempo di dire o fare nulla. Entrambi amavano quei baci inaspettati, che duravano minuti lunghissimi e che, se solo il fiato avesse retto, sarebbero durati ancora di più.
Le farfalle nello stomaco di Isabella erano paragonabili a quelle vissute durante tutto il soggiorno a Málaga, fin dal primo momento in cui avevano stretto amicizia. Erano passati pochi mesi ma le sensazioni non erano affatto cambiate e lei era sicura, che se solo non fosse stata incinta, probabilmente avrebbero rifatto l'amore chissà quante volte in quei mesi.
Lei rispecchiava l'esatto prototipo di donna in gravidanza, nei primi tre mesi non aveva fatto altro che avere nausee e sbalzi d'umore, anche Francisco a volte aveva difficoltà a relazionarsi con lei, non voleva farla arrabbiare e lei sembrava essere incontentabile.
Già dopo il terzo mese tutto era cambiato, lei si sentiva più bella e gli ormoni, come sempre, facevano la loro parte. Anche Francisco la vedeva più bella, la pancia iniziava a vedersi di più, i capelli sembravano molto più folti di come erano prima, il viso era più sereno e gli occhi marroni di lei facevano trasparire quella lucentezza che lui non aveva mai visto prima e, parlando chiaramente, anche il seno le era cresciuto parecchio e a lui non dispiaceva affatto.
Francisco non le aveva mai chiesto di fare l'amore e gli andava bene così, specialmente perchè la vedeva star male e non voleva infastidirla ancora di più, anche se era stato difficile resisterle; Isabella, ai suoi occhi, rimaneva sempre bellissima.
Il ragazzo si ridestò dai suoi pensieri accorgendosi degli occhioni della fidanzata che lo guardavano come se avessero perfettamente capito a cosa lui stesse pensando, ma nemmeno quella sera affrontarono il discorso, non in quel momento almeno.
"Allora?" chiese Isabella riappoggiandosi alla spalla del ragazzo "Come la chiamiamo?" chiese ancora subito dopo.
"Come la cosa che ci ha unito più di tutto il resto e lei, che ci unisce ancora di più, ne porterà il nome..." rispose con tono ovvio Francisco, sicuro del fatto che Isabella non avrebbe capito a cosa si riferisse.
"Ovvero?" chiese lei sorridendo e accarezzando i pettorali del ragazzo da sopra la felpa.
"Alma." rispose lui sottovoce per poi girarsi a guardarla negli occhi.
Era vero, la loro anima era stata così forte da portarli a ricevere tutto insieme, finalmente erano davvero felici e potevano costruire la loro vita.
Isabella sorrise e si avvicinò ancora a baciarlo mentre lui sorrideva sulle sue labbra direttamente, per poi spingerla a stendersi sul divano sotto di lui.
Probabilmente i pensieri di Francisco si sarebbero esauditi di nuovo, probabilmente proprio quella sera.

Spazio autrice:
Anche questa storia è finita e un altro pezzo di cuore se ne va.
Era una scommessa per me scrivere su Isco, così come lo era scrivere in terza persona dato che non l'avevo mai fatto e così come era una scommessa anche l'intera trama.
Per la prima volta non ho progettato la trama per intero, per la prima volta ho improvvisato e come al solito il mio pessimismo mi impediva di essere anche solo un po' contenta di questa storia, dovevo sempre e in continuazione cercare di migliorarla.
Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine, che mi hanno consigliato cosa fare, che hanno letto i miei capitoli in anteprima consigliandomi cosa mettere e cosa correggere.
Ringrazio cantlivewithoutaball per essermi stata sempre accanto, per avermi spronata anche quando non volevo nemmeno scriverla e perché lei è stata la prima a sapere di questa mia idea e ad aiutarmi a svilupparla al meglio.
Ringrazio Footballer_life per essersi innamorata così tanto di Isabella e Francisco, così tanto da insultarmi pesantemente quando la trama voleva che si separassero. La ringrazio per aver sopportato ogni mio dubbio e ogni mia paranoia sulla trama di questa storia.
Ringrazio camir_ per aver, anche lei, letto quasi tutti i capitoli in anteprima cercando di consigliarmi al meglio e anche sclerando, alle volte, per la dolcezza di certi capitoli o per la tristezza.
La ringrazio anche anticipatamente per starmi già aiutando con la prossima storia su Isco che sarà veramente esplosiva, e non dico altro.
Per ultima, ma assolutamente non meno importante, ringrazio la più fedele lettrice di questa storia _Francesca_22 che, anche lei, ha sclerato, pianto e ci è anche rimasta male alle volte per le esigenze di trama che aveva questa storia. La ringrazio per tutti i consigli che mi ha dato e che mi sta dando per le altre storie che sto cercando di scrivere.
Ringrazio anche tutti voi che avete letto questa storia; i lettori rumorosi che hanno scritto commenti e i lettori silenziosi che non si sono mai fatti sentire. È stato veramente bellissimo misurarsi con questa sfida che mi ha permesso di migliorare il mio stile di scrittura e che mi ha permesso anche di ampliare la mia mente per le future storie che scriverò.
Ringrazio tutti quelli che hanno iniziato a seguire il mio profilo Instagram inalvarosarms e anche quelli che magari inizieranno ora o tra qualche giorno.

Credo di aver terminato con i ringraziamenti perciò qui vi saluto.
Alla prossima storia!
Un bacio grande,
-Emily.💕

Por fin te encontré. | IscoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora