Capitolo 6: Pace dopo la tempesta

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Norval indietreggiò da terra osservando l'essere con curiosità e confusione.
Nam, vicino a lui, non si mosse di un centimetro dallo stupore.

"Non so se è più spaventosa la zucca o il corpo in sé per sé " pensò il giovane serrando la mascella.

-E che diavoleria saresti?!-
Sussurrò Nam con gli occhi sgranati.

-Diavoleria! Come ti permetti!-

Il Conte Zuckemberg, sentendosi offeso dalle parole della cinese, alzò la sua vanga al cielo e la scagliò nella sua direzione con violenza.
Non ammetteva di essere insultato da nessuno, chiunque osasse veniva smembrato.

L'arma stava ad un pelo da Nam che, non avendo ancora realizzato la situazione, non accennò a spostarsi da lì. Il sorriso sinistro della zucca risplendeva nel buio e un lampo, seguito da un violento tuono, la  illuminò rendendola più spaventosa.

-Che cazzo fai? Levati!-
Urlò Norval.

Il biondo si precipitò da Nam e le si mise davanti per proteggerla.
Il suo braccio armato afferrò la vanga la quale bloccò la sua corsa ad un centimetro dal suo viso teso. I suoi occhi azzurri erano severi e alcune ciocche bionde gli si posarono su di essi rendendolo più accattivante.

La ragazza si riprese vedendo il criminale e non si aspettò un tale gesto da parte sua. Come, aveva tentato tutto quel tempo ad ucciderlo e ora si stavano salvando la vita a vicenda?

-Vuoi levarti da lì o no?!-

Nam finalmente si alzò e diede l'opportunità al ventenne di levarsi da sotto l'attacco del Conte che sparì nel nulla.

La cacciatrice di taglie e l'assassino si misero schiena contro schiena e si guardarono intorno.

-Direi che siamo pari-
Disse Norval sfilando il secondo pugnale dallo scarpone.

Calò un silenzio tombale, opprimente.
Il cuore di Nam batteva forte mentre quello di Norval non era cambiato minimamente.
La ragazza si maledì di aver abbandonato le sue armi, senza di esse si sentiva particolarmente vulnerabile.

-Norval! Sopra!-

Norval, all'esclamazione di Kyrie, scattò lo sguardo sul soffitto dove il fantasma stava volteggiando.

Il conte lanciò nuovamente la sua arma che roteò verso Norval il quale saltò in avanti e fece una capriola per poi lanciare il pugnale verso lo spirito che sparì nel nulla.

-Merda...-
Imprecò il biondo.

-Cucù!-

Norval sobbalzò quando udì quella voce dentro al suo orecchio e si voltò; non fece in tempo a reagire che fu afferrato dal collo e sollevato da terra dal Conte.

-Mi hanno chiesto di ucciderti, qvesto essere gioco da ragazzi per me-
Rise la zucca.

-Mi rubi il lavoro?!-
Ironizzò Norval.

La presa sul suo collo divenne più stretta tanto da non farlo respirare.
Con le mani afferrò il polso del fantasma cercando di liberarsi inutilmente.

Quella tortura durò pochi secondi  fino a quando il mostro non urlò e lasciò la presa dal suo collo.

Norval si accasciò a terra e si portò una mano al collo mentre tossiva violentemente .
Nam lo raggiunse e lo aiutò ad inginocchiarsi, tuttavia lui non se ne accorse e rimase meravigliato da quello che stava vedendo.

Il Conte si stava agitando e saltellando sul posto mentre una bestiolina gli stava correndo per tutto il corpo.

-Kyrie...-
Sussurrò Norval.

Iron Heart [Steampunk Revolution 2018]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora