Intro.

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Ognuno di noi ha quelle piccole paure, da cui è impossibile scappare.
La mia paura è quella di trasformarmi in un cubetto di ghiaccio ghiacciato.
Non che io non sia già di ghiaccio, solo che mi è rimasta quella piccola parte di me che riesce a provare quel po' di affetto verso le uniche e sole persone che ho accanto.

In questa vita è tutto difficile, almeno nella mia. Mi sono rialzata da sola, ho preso le forze rimaste nel mio misero corpo e ho camminato per anni con il dolore in una mano e nell'altra un pezzo di vetro da stringere tutte le volte che il dolore provava ad uccidermi.

Se diventava troppo forte, stringevo il pezzo di vetro e procurato ferite alla mia mano, in modo da sovrastare dolore su dolore, facendolo aumentare.
Perché questo?
Beh, facendo così mi sono abituata a quando il dolore sarebbe stato ancora più forte da non poter essere aumentato, a quando si sarebbe impossessato di me e della mia buia anima.

Penserete che io sia pazza e io vi dico che avete ragione.
Forse se io mi fossi rinchiusa in un manicomio anni fa, mi sarà risparmiata questa vita che faccio adesso.
Però, se mi fossi rinchiusa in quel lurido posto adesso sarei una come tutte; una debole.

Ed io debole non posso permettermi di esserlo

I deboli si distruggono da soli, affondano nella loro anima senza che qualcuno potesse affogarli. Io la mia anima cerco di salvarla da tutti i demoni che la padroneggiano.

Quei demoni che, forse, un giorno saprò comandare io stessa e magari anche distruggere.

Mi hanno distrutta, tradita, mi hanno infilzato tante frecce sulla schiena che mi hanno perforato il cuore.
Io un cuore ce l'ho, solo che non funziona come dovrebbe.
Non parlo di un qualche problema al mio apparato respiratorio o cose del genere, parlo dei miei sentimenti che non so esprimere.

Prima ero dolce e buona, ero la pecora nera in mezzo ad un branco di lupi affamati.
Quei lupi che mi stavano divorando.
Ora peró ho fatto capire ai lupi che i più deboli possono diventare i più forti.
Ora sono il lupo alfa, il capobranco.

Tutti mi temono, abbassano gli occhi al mio passaggio perchè hanno paura di entrare nel mio verde scuro che gli faccia passare all'inferno.

Un mostro.

Mi posso anche descrivere così, un mostro buono che vuole vendetta.
Che vuole avere ciò che le spetta di diritto.

Mi definiscono come il diavolo in persona, e a me piace. La cosa preoccupante è questa.
Mi piace che tutti mi temano,
sento che sono in grado di proteggere me stessa e tutto ciò mi piace.

Mi piace dannatamente tanto.

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